In UK consentono aborti selettivi per non passare per razzisti

La legge è uguale per tutti. Abortire le figlie femmine perché si odiano è illegale (aborto selettivo), perché discriminatorio contro il genere femminile, ma la legge chiude un occhio se, sotto le continue pressioni dei benpensanti di 'sta social justice warrior, a richiedere una cosa simile è uno straniero.
Tutto per paura che si venga accusati di razzismo.

Capita infatti che una donna di origini asiatiche (non specificano, ma si tratta quasi sicuramente di pakistani) rimasta incinta di una bambina abbia subito pesanti pressioni psicologiche da parte della famiglia per convincerla ad abortire.
Avevano avuto già un'altra figlia femmina, e con la scusa che non potevano permettersi un'altra dote volevano convincerla ad abortire, cosa che lei non voleva fare ma che alla fine l'hanno di fatto costretta a fare.

Così, viste le continue pressioni, denuncia il fatto alla polizia. Finalmente giustizia sarà fatta, potrebbe pensare una persona normale... e invece no.
Non riconoscono il fattaccio come crimine nonostante donna ha insistito per denunciare la cosa.

Il CPS, Crown Prosecution Service, ha rifiutato la denuncia sostenendo che si tratta di affari di famiglia  e non pubblici, lasciando decadere il caso.

Questo è sbagliato, è misoginia, ma se lo fa
una "minoranza" allora è cultura.
Non è nemmeno il primo che lasciano decadere, visto che alcuni dottori erano stati colti mentre organizzavano un aborto selettivo, e anche in quel caso non avevano proceduto a contrastare il crimine...

Hanno anche lasciato perdere un caso di matrimonio forzato per non "causare tumulto nelle comunità asiatiche", facendo infuriare la polizia perché quel caso avrebbe potuto dare un messaggio molto forte.

Il CPS nega che le decisioni siano prese per il politicamente corretto, ma se la cosa si dimostra vera e loro stanno ignorando casi simili per paura di essere definiti razzisti, come sostiene una "government advisor" (non credo che da noi abbiamo cariche simili), allora ci troviamo di fronte la peggiore catastrofe creata dal politicamente corretto di sinistra odierno: il negare delle porcate per "rispetto" delle culture altrui.

Che finché le fanno a casa loro è loro responsabilità gestirle, ma se le fanno in Europa sono illegali, inaccettabili e da condannare. Invece lasciano correre, perché tanto gli unici misogini al mondo sono i bianchi, gli altri son tutti santi e sicuramente non avevano cattive intenzioni nell'abortire unicamente femmine.

E qui ci colleghiamo al discorso fatto prima: il politicamente corretto, il voler essere a tutti i costi dei "progressisti", il tutto portato a livelli di estremismo quasi religioso, è un cancro.
Perché giustificare quelli che sono crimini solo perché lo fanno degli stranieri, e quindi poverini, è una cretinata astronomica.

Ma in tutto questo quello che più colpisce è il silenzio delle femministe, che collocandosi nella cloaca maxima del politicamente corretto difendono a spada tratta queste "culture" additandoti, appunto, di razzismo, xenofobia, islamofobia in caso tu dica qualsiasi cosa contro le loro pratiche misogine. 

Quanto siano diventati ridicoli questi "politicamente corretti" di una sinistra politica malata e corrotta credo sia impossibile calcolarlo. Ma i danni che stanno creando, al contrario, sono quantificabili e tangibili.

Aborto selettivo