Vegan: setta da evitare

Ormai ho scritto diversi post che smascherano i fanatismi e le menzogne di quella piccola parte della popolazione che risponde al nome di vegan, o vegani.
Ma stavolta voglio sottolineare alcune cose sconcertanti riguardo alcuni gruppi di loro.
Sono come un'associazione a delinquere, come i testimoni di Geova, come le sette: se entri, non ne esci più, pena una vita distrutta.
Sotto l'ipocrisia del loro far finta di essere "animi sensibili" o persone "etiche" infatti si celano molti punti oscuri, che ti vado a mostrare:

La prime cose sono la violenza e l'aggressività che caratterizza certi vegani.
Molto marcata rispetto agli altri, intendo i vegani normali, ma soprattutto ben vista all'interno della comunità vegana.

Per esempio ho visto tanta gente indignarsi per il duomo lanciato sulla faccia di Silvio Berlusconi, sostenendo che un atto di violenza non è mai giustificabile.
Mentre diversi vegani vorrebbero compiere violenza fisica, anche atroce e disgustosa, contro le persone che hanno l'unica colpa di non essere come loro.

E questa violenza non è condannata dalla gente che li circonda, che anzi la elogia, la incita e la giustifica. Spesso si assiste a copiose donazioni di denaro da parte di vegani animalisti per premiare azioni illegali distruttive, aggressioni verbali o fisiche e vessazioni al limite dello stalking della vittima di turno.

Nemmeno i parenti più prossimi si salvano dall'odio incontrollabile, la rabbia galoppante e la psicosi dell'animalista vegano violento.
Un esempio è questo testo che ho trovato in un sito di vegani, che pare abbiano preso di mira il mio blog per quanto riportato, che dimostra come sia un'emerita boiata sostenere che le persone sono violente perché mangiano carne:
 Qui il thread viene intitolato "mi è venuta una gran voglia di far fuori mio padre."
E quale reato ha commesso quest'uomo? Ha voluto organizzare una cena in un ristorante normale e non vegan.
Poco male, il vegan può limitarsi a non toccare la carne, no? Eh no.
Visto che non è riuscito di piegare il mondo alla sua deviata volontà deve eliminare chi non segue i suoi ordini. Per cui:
 
"Ho deciso, pertanto, anche per salvaguardare gli altri componenti della famiglia, di decapitarlo."
E questa è gente che dice di rispettare la vita e che per "etica" decide di non far del male a nessun essere vivente.
Ovviamente gli altri " amanti degli animali " hanno giustificato la cosa, definendolo "vegan inca*zato"
E a tal proposito apro un paragrafo in questo stesso post, ma lo vedremo più avanti: rimaniamo in tema:
Altro thread: "messaggio di una stupida onnivora su faicebook"
A parte che Facebook non si scrive in quella maniera, in questo post viene a galla l'odio atavico che provano verso chi mangia quel che gli pare. Ci chiamano onnivori, ci disprezzano, ci insultano e vorrebbero far fuori tutti.
Poi dicono che mangiare vegan fa vivere in armonia!
Ma in armonia di cosa se passano il tempo in quelle condizioni?

Ma torniamo ai "vegan inca*zati", perché è molto importante:
In quel sito stesso è presente un test per verificare che tipo di vegan si è, qualunque cosa significhi.

Ad ogni situazione "tipica" che secondo loro i vegani devono "sopportare" ci sono quattro risposte.
Ovviamente a questi normalissimi fatti che accadono tutti i giorni due risposte su quattro sono o azioni di violenza gratuita o di vendetta.

Per esempio secondo loro uno che vuole pestare un cameriere e infilargli la testa nei fornelli ed accenderli è semplicemente "vegan inca*zato". Tale comportamento viene più che giustificato da questi vegani con la macabra frase "in fondo hai ragione"! Roba da pazzi scellerati.

Ma questo è nulla, da quel test trasudano odio, disprezzo e violenza estremizzate fino alla forma più becera possibile, il tutto sulla base di semplici scelte culinarie.

Inoltre, come accennavo all'inizio, questi gruppi estremisti pregni di disprezzo e astio sono vere e proprie sette religiose.
Possono pure venire a scrivere decine di commenti lunghi come l'anno della fame sostenendo di non essere dei fanatici assimilabili a quelli religiosi, ma è così.
Si capisce dal loro comportamento. E' un fatto cristallino.

Se qualcuno si fa inebetire dalla loro propaganda martellante e menzognera praticata con un continuo indottrinamento giornaliero con volantini, messaggi, monologhi, vaccate antiscientifiche e menzogne e inizia a vivere in modo "vegan", sono guai amarissimi per lo sprovveduto!

Il cibo costa così tanto (biologico bioetico evolutivo e chissà quante altre vaccate si sono inventati) che difficilmente si riesce ad arrivare alla fine del mese. Un esempio: gli "insaccati vegani" vengono a costare perfino 40 euro al kg, e sono fatti con materiali di bassissimo valore sia economico che organolettico.

Una volta che il povero disgraziato si rende conto che spendere 1500 euro al mese solo per mangiare quattro cagate insipide color fango non è cosa sostenibile e decide di tornare a mangiare normalmente, accettando anche un lavoro normale (vietato dai fanatici perché non "cruelty free"), allora scatta la vendetta:

Alla faccia del loro blaterare di "vivere sano e sereno" e della loro "etica non violenta" di "amore verso la vita" questi individui rancorosi e violenti palesano il loro estremismo con azioni squadriste contro questo "traditore", come lo chiamano loro.

Mettono in giro voci contro la persona fra parenti, familiari, amici, colleghi, datori di lavoro. Lo isolano, gli mettono i bastoni fra le ruote, gli fanno perdere il lavoro, ti tolgono la famiglia e le amicizie. Ti tolgono tutto.
Seguite un mio consiglio, quando incontrate uno di questi pazzi invasati, EVITATELO come la peste.

Aggiornamento:
Secondo alcuni io mi sono inventato questa storia delle persecuzioni.
Ebbene, conosco di persona questo ex vegano che ha testimoniato questo comportamento, così come ho conosciuto altri ex vegani, per motivi di salute in questi casi, che hanno subito lo stesso trattamento. Anche chi ha sollevato questa obiezione (il vegan warrior) è stato attaccato, denigrato ed insultato dai suoi colleghi vegani "non settari" per il solo fatto di aver fatto amicizia con la "mangia carogne pro vivisezione" Giulia Corsini, finendo vittima della vendetta della setta vegana.

I fatti confermano quanto ho scritto, come sempre.