NYT accusa Beppe Grillo di aver contribuito all'epidemia di morbillo del 2017

Il New York Times ha puntato il dito contro il movimento cinque stelle indicandolo come fattore che ha incrementato l'epidemia di morbillo del 2017. Incremento avvenuto a causa della sua incessante propaganda antivaccinista. Beppe Grillo ha avuto il coraggio di urlare alla bufala, alla fake news internazionale.

Cinque stelle contro i vaccini


Che Beppe Grillo sia sempre stato contro la scienza non è un segreto, del resto ci ha costruito sopra parte della sua propaganda politica ed è stato votato anche dagli antivaccinisti (o novax) e i complottisti della medicina, oltre ad aver messo in parlamento certi relitti della sapienza umana che Razzi sembra una persona normale a confronto.
Questo è un piccolo esempio d'altri tempi della sua disinformazione sui vaccini:



Grillo dice che sui vaccini si guadagna, che i vaccini "iniettano un virus che rimane in circolo a vita compromettendo le difese immunitarie" roba che nemmeno un becco montano potrebbe prendere per vera.

Lo sanno pure i sassi che il vaccino introduce cellule di virus "mezze morte", cioè che non arrecano danni all'organismo, in modo che vengano individuate dal sistema immunitario che le combatte registrandole come "nemiche" e "imparando" come distruggerle velocemente. 

Aggiunge che vaccinarsi non serve a nulla perché, sostiene lui, la difterite stava scomparendo per i fatti suoi. Cosa non vera, visto che il picco del 1900 era dovuto a condizioni igieniche scarse e sovraffollamento delle città risolti i problemi sono diminuite le epidemie, ma non significa che la malattia si sarebbe annullata con la sola igiene.

Il filmato mostrato e di cui parlo è del 1998, sono decenni che grillo disinforma su vaccini, medicina, ambiente e altro.

Roberto Burioni lo ha sbugiardato in diretta su Twitter mostrando una proposta di legge del mo' vi mento in cui si parlava proprio dei vaccini e dell'autismo:

Proposta di legge cinque stelle contro vaccini

Senza contare i post sul suo blog, vetrina propagandistica del mo' vi mento che fa intascare a lui e alla Casaleggio Associati non si sa quanti milioni di euro all'anno:

Articolo Grillo vaccini causano autismo

Che se guadagnassero quei soldi onestamente non ci sarebbe nessun problema. Il fatto è che li intascano facendo disinformazione becera.

Di esempi ce ne sono a decine, a palate. Le cretinate dette da Grillo e per Grillo sul blog, in interviste, in spettacoli e addirittura tramite proposte di legge sono troppe.
E non ho dato un occhio a "la fucina" o altri canali di indottrinamento forzato delle greggi di elettori che vengono bombardati con notizie polarizzate e false.

Troppe per negare tutto come ha fatto Beppe:

"Un vaccino contro le c***ate dei giornali" Certo beppe, certo.

"Oggi il New York Times ha pubblicato un articolo in cui afferma che "In Italia il movimento Cinque Stelle (M5S) guidato da Beppe Grillo ha portato avanti una campagna attiva su una piattaforma anti vaccini ripetendo i falsi legami tra vaccinazioni e autismo." A sostegno di questa balla non c'è nulla, neppure un link, un riferimento, una dichiarazione. Nulla. Non c'è perché è una balla."

Confermo, io ero la balla!
Gli screen e i filmati che ho pubblicato però smentiscono queste sue affermazioni. Con quale faccia di bronzo nega la realtà che è sotto gli occhi di tutti è un mistero.

Grande delusione: proprio lui è scaduto in questo patetico cercare di rifarsi una verginità online quando per anni ha urlato "la rete ha memoria".
Esatto la rete ha memoria e ha sbugiardato il cacciapalle impunito.

E nei commenti a questo delirio sono spuntati gli antivaccinisti a favore di Beppe, strana cosa che non avendo mai detto nulla sui vaccini e sull'autismo questi personaggi lo difendano.

Erano contro i vaccini, erano contro l'obbligo della vaccinazione, erano a favore della teoria dell'autismo causato dalla vaccinazione e propagandavano un fiume di melma clamoroso, adesso negano tutto per lavarsi le mani della loro responsabilità nelle epidemie che hanno contribuito a scatenare.

Almeno avere il coraggio di prendersi le proprie responsabilità.