Il delirio antimaschile di Emma Dante a parti inverse

 Capita spesso, specialmente in questo fosco periodo storico, di leggere retoriche di una violenza e odio tali che si rimane stupefatti come tanta barbarie sia non solo permessa, ma anche appoggiata da una vasta porzione dei media e politici. E spesso ci si domanda cosa accadrebbe se tali discorsi avvenissero a parti inverse.

Vediamo prima il delirio di Emma Dante e parliamone brevemente:


Esordisce rivolgendosi ad una specifica parte di cittadinanza, quella che commette atrocità fisiche che nessuno appoggia, nemmeno i carcerati. Immagino lo abbia fatto per evitare troppe polemiche, però poi sin dall'inizio si vede chiaro e cristallino che molto probabilmente non ce l'ha solo con "loro". Tutta la prima parte tradisce immensamente una malcelata idea anti maschile e fa decadere quell'introduzione ipocrita.

E infatti mi è stato confermato che quella introduzione originariamente NON C'ERA ed è stata aggiunta diverse ore dopo a puro scopo paraculistico.

"A che vi serve quel coso moscio, quel pezzetto di carne che pesa meno di un etto, quella protuberanza fastidiosa che a volte mettete a destra e a volte a sinistra, quel naso brutto senza narici, quella piccola sporgenza imbarazzante, quell'illusione del centro del bacino, centro del maschio, centro del mondo, quel palloncino che si gonfia con la pompetta della libido e diventa arma tagliente, pugnale penetrante, esaltazione dell'io, pene immondo che insozza la poesia di corpi sublimi fatti di vallate e promontori? Perché non asportarlo subito quel pungiglione velenoso? Sarebbe un grande rimedio, finalmente, evirare il maschio portatore di fallo fallace a scopo sanitario e ascetico. Allora, questo genere di maschi, ripuliti da superflui pezzi di carne, canterebbero melodie soavi con le loro voci bianche...."

Coso moscio, pezzetto di carne, protuberanza fastidiosa, naso brutto, sporgenza imbarazzante, centro del maschio, palloncino che si gonfia, immondo. Che insozza corpi sublimi.
Ecco, in tutto questo non ci vedo una reale condanna a quell'immondo crimine che è la violenza sessuale. Nemmeno una virgola. Vedo solamente un lunghissimo testo che descrive il corpo maschile come qualcosa di orrendo.

E lo fa anche in maniera così ignorante da essere ridicola: cosa c'entra l'evirazione con le voci bianche, ottenute con la castrazione, me lo deve proprio spiegare. Senza contare che in ogni caso la mancanza di ormoni non produrrebbe comunque una voce bianca.

Ma tralasciamo l'immensa ignoranza di questo personaggio e il suo malcelato odio e veniamo al punto:
Cosa accadrebbe a parti inverse?
E' quello che si sono chiesti i ragazzi che gestiscono la pagina "Idioti Senza Frontiere" e hanno preparato questo testo "alternativo":

"A cosa serve quella cosa umida, quel pezzetto di carne che pure sanguina, quella montagnola fastidiosa che a volte è umidiccia e altre puzza di pesce, quella specie di naso brutto e senza narici, quell'imbarazzante zoccolo di cammello, quell'illusione di centro del bacino, centro della donna, centro del mondo, quella montagnola che si gonfia con la pompetta della libido e che diventa arma tagliente, pugnale alle spalle dopo mesi o anni, esaltazione dell'io, vulva immonda che insozza la poesia di corpi sublimi, fatti di vallate e promontori.
Perché non chiuderla subito quella lancia velenosa? Sarebbe un grande rimedio, finalmente, evirare la donna, portatrice di vulva vulvace a scopo sanitario e ascetico.
Allora, questo genere di donne, ripulite da superflui pezzi di carne, canterebbero al cielo melodie soavi con le loro voci bianche."

Sono sincero avrei fatto una cosa un po' più "poetica" invece di traspondere a piè pari. Cioè evirare una donna mi pare un tantino strano, avrei usato il termine più consono ma è un dettaglio e una mia opinione.
L'esperimento inoltre è riuscito perfettamente:


Blocco, ban, cancella tutto!
Il discorso che era trattato come profonda analisi intellettuale della modernità diventa incitamento all'odio solamente perché dall'essere rivolto agli uomini è stato rivolto alle donne.
Questo si chiama doppio standard.
Questo si chiama ipocrisia.
 
Messaggi come quello di Emma Dante vengono fatti passare tutti i giorni con una naturalità disarmante.
Ormai tantissime persone provano disgusto verso gli uomini e ci ritengono delle bestie capaci di qualsiasi nefandezza.

La scusa è che viviamo in una società con la "cultura dello su*ro" e maschilista. Ma se, come accennavo prima, perfino i peggiori criminali che stanno nelle carceri, e in Italia la devi fare grossa per stare in galera, non vedono l'ora di mettere le mani sopra i violentatori perché sono visti come feccia.

Feccia che si approfitta di una donna, che prende una persona più debole e ne fa la sua vittima.
Se perfino loro che sono criminali detestano tanto i violentatori dove esiste questa fantomatica "cultura"?

Sono domande ovviamente retoriche, perché l'intento dei media è quello di continuare a sminuire e demolire la figura maschile perché così hanno deciso le misandriche. Ecco quindi la continua propaganda della "violenza sulle donne" tacendo e anzi silenziando attivamente quella che avviene sugli uomini, non meno grave e nemmeno così rara come vogliono far credere.