Soprano si rifiuta di farsi truccare di nero

La soprano Tamara Wilson doveva interpretare l'Aida all'arena di Verona ma si rifiutò di farsi truccare di scuro scatenando una polemica. Lei, americana statunitense, si rifiutava di farlo perché sarebbe stato razzista.

Abbiamo già sentito parlare di questa cosa: la blackface.
Era un modo di denigrare i neri negli spettacoli di cabaret e di piccoli teatri: un bianco si truccava in maniera molto stereotipata per somigliare ad un nero e lo dipingeva in maniera negativa o grottesca con i suoi comportamenti.

Da allora la così detta blackface è vista come razzista dagli americani, e ultimamente con i tempi che corrono hanno rincarato la dose e ormai è vista come "blackface" anche il solo trucco per scurirsi, senza stereotipi, deformazioni o altro. Un esempio di blackface giusto per chi non sa come era dipinta:


Come si può ben vedere erano praticamente dei pagliacci neri... per quello credo che definire blackface il semplice scurirsi la pelle per rendere un attore bianco più simile all'originale non nasconda razzismo.
Anche perché se rendono Achille nero, Odino nero, Machiavelli nero, gli antichi romani neri e dicono che non è razzista, perché questo dovrebbe esserlo?

La soprano poi sui social ha scritto che "vorrebbe vedere più neri lavorare a teatro". Anche dietro le quinte. Ora non ricordo bene quanta percentuale di popolazione costituiscono i neri in America è di poco più del 13%, non pochissimi. Qui in Italia quanti sono? Tutti gli immigrati messi assieme sono l'8% della popolazione, fra cui gli africani sono il 21,3%. E questa non è nemmeno la cifra esatta, perché non tutti gli africani sono subsahariani...

Ma in ogni caso parlando di cifre simili, meno del 2% della popolazione, come muzzo si fa a pretendere che ci siano più africani in teatro? Che si fa si fanno offerte di lavoro riservate in base all'etnia? Non è discriminazione razziale quella?
Insomma, questa uscita se la poteva risparmiare benissimo.

In ogni caso alla fine ha ottenuto che il trucco fosse meno scuro e già lì si è un po' ammorbidita e l'ha vista come una piccola vittoria.
Poi si è ammalata e l'hanno sostituita... e vabbè

In ogni caso riconosco che la blackface sia effettivamente un problema, però c'è un limite entro il qualcosa è definibile e costituisca tale cosa oppure non sia veramente nulla di razzista.