Di Maio e i Tomahawk

Hanno intervistato Di Maio sulla questione Tomahawk e in pochi secondi con una frase ha sparato due cacchiate. Una è che il costo dell'operazione militare è stata di 60 milioni di dollari (cifre sparate più a caso dei missili stessi) mentre l'altra è che quei soldi li dovevano dare ai civili siriani...

Lanciamo soldi ai siriani

Quella di lanciare soldi alla gente è la solita demagogia che funziona sempre e solo quando si parla di guerra, perché il bipensiero gentista va in cortocircuito e ammette la cosa come fattibile e accettabile solo se si va contro "la guerra", solo perché sembra che blaterare boiate per dire che la guerra è brutta pare molto bello.

La guerra fa schifo, non c'è bisogno di dire nulla a riguardo.



La verità è che qualsiasi centesimo venga investito per aiutare i siriani fa imbufalire gli stessi gentisti che fino un attimo prima urlavano a squarciagola come dei pazzoidi che andavano aiutati, ma se li aiuti qui urlano "AIUTIAMOLI A CASA LORO" e se li aiuti a casa loro urlano "PERCHE' NON AIUTANO PRIMA GLI ITALIANI!?1'1!" e dal circolo non se ne esce.

Quindi già mi stupisce molto che Di Maio possa aver detto "Dovevano mandare 60 milioni ai civili che li aiutavano meglio" senza essere inondato di rabbia populista...

Ma veniamo alla questione "son costati tot".
Il costo dei missili Tomahawk lanciati sulla base aerea siriana cacando in testa a ONU e chichessia è stimato in modo molto diverso a seconda che la fonte sia anti Trump o semplicemente neutrale.
Gli antitrumpisti infatti buttano nel conto il costo dei Tomahawk di ultimissima generazione che costano la bellezza di un milione e mezzo l'uno e sparano la cifra sproporzionatissima di 90 milioni di costo, i moderati dicono che i missili valgono 800 mila dollari l'uno specificando che sono stati comprati nel 1991 e hanno adeguato il costo all'inflazione odierna.

Insomma i missili sono residuati bellici della guerra del golfo, comprati nel 1991 al costo di circa 500 mila dollari l'uno, costo tutt'oggi valido per i modelli "base" di quei missili.

L'azione è stata puramente dimostrativa e quindi hanno usato armi che facevano schifo al mazzo, addirittura solamente una ventina, meno di trenta comunque, di missili ha colpito il bersaglio, bersaglio che era già stato sgombrato dopo l'avvertimento ai russi e dove avevano lasciato qualche MIG più vecchio dei missili stessi.

Insomma il costo dell'operazione non è di 60 milioni, comunque la si giri era della metà o perfino meno, ma specificarlo è comunque semplice "pignoleria", visto che cambia poco riguardo al "diamoli ai civili" che se appena ti azzardi a farlo la gente si fa venire un'aneurisma dal nervoso, ma se lo dice un grillino allora va benissimo.

Oltre avere comunque pochissimo senso: gli dai soldi e dopo? Ci si puliscono il culo visto che in zona di guerra ci puoi fare pochissimo, tranne forse pagare gli scafisti e arrivare comunque in Italia, ma queste sono supposizioni senza fondamento, esattamente come le sparate populiste di Di Maio.

Sito che parla del costo dei missili