🧠 Violenza domestica e femminicidio: dinamiche complesse
È vero che gli omicidi in Italia sono in calo, ma quelli che coinvolgono donne — soprattutto in ambito familiare — restano stabili. Questo non prova automaticamente la teoria del patriarcato, come sostengono gli speculatori ideologici: piuttosto, indica che la violenza relazionale non segue le stesse logiche della criminalità comune.
Infatti in Italia sono calati gli omicidi di mafia e altri omicidi legati alla criminalità, che relazione vogliamo tracciare con la violenza domestica? Non c'è alcun filo conduttore, quindi urlare "gli omicidi calano ma non i femminicidi" è un puro slogan ideologico.
Come sottolineano diversi psicologi e criminologi, la violenza nelle relazioni affettive — da parte di uomini e donne — nasce da disturbi della personalità, dinamiche tossiche e dolore non elaborato. Non sempre da ideologie culturali.
A tal proposito ho scritto un articolo di approfondimento.
⚖️ Il ruolo della comunicazione mediatica
Se si cerca “violenza domestica” su Google, si troveranno quasi esclusivamente immagini di donne vittime di uomini. Questo rafforza uno stereotipo, ma non restituisce una visione completa: anche gli uomini sono vittime di violenza, fisica e psicologica, da parte di donne. Eppure, queste situazioni sono sottorappresentate. Eppure parliamo del 44% del totale delle vittime di violenza domestica. Non lo sapevi? Ovviamente, la narrazione mediatica vuole farti credere sia un fenomeno a senso unico con una sola vittima.
Un esempio frequente di distorsione narrativa è l’uso del termine “femminicidio” anche quando:
la relazione era omosessuale (donna che uccide un’altra donna)
la responsabile dell’omicidio è una donna (figlia, sorella)
il movente è familiare, personale, non riconducibile a dinamiche di controllo patriarcale come gli omicidi/suicidi o addirittura una lite condominiale!
La cosa più sconfortante è vedere come definiscono come "patriarcale" anche quando la donna uccide l'uomo (ci sono numerosi casi ogni anno, se vengono uccise 100 donne l'anno dai compagni ci sono almeno 33 uomini uccisi dalle compagne), insomma anche quando la mano è femminile e la vittima è maschile è comunque colpa dell'uomo. In qualche maniera.
Forzare queste letture ideologiche genera confusione, polarizza il dibattito e ostacola strategie di prevenzione mirate. Leggi i commenti festosi ad ogni notizia di un uomo ucciso dalla compagna per farti un'idea di cosa intendo.
🌍 Violenza nelle coppie LGBT+ e nelle società più paritarie
La violenza domestica è presente anche nelle coppie LGBT+, a livelli percentuali superiori rispetto alle coppie eterosessuali. E nei Paesi del Nord Europa, dove la parità di genere è tra le più avanzate al mondo, il tasso di donne uccise in ambito familiare è simile — se non più alto — rispetto all’Italia.
Ricordiamoci che l'Italia ha il numero più basso in Europa di omicidi in ambito familiare.
Questi dati suggeriscono che la causa non è esclusivamente culturale, ma relazionale e psicologica.
🚩 Segnali da intercettare
Stare a raccontare di come il maschio bianco è brutto e cattivo non ferma di certo gli omicidi. Avendo ormai l'orticaria di gente che strumentalizza e basta vorrei contribuire a mettere in guardia sui campanelli d'allarme che indicano una persona disturbata, violenta e gelosa.
L’intervento precoce è fondamentale. Alcuni campanelli d’allarme includono:
isolamento sociale
gelosia ossessiva
umiliazione e controllo
minacce verbali o emotive
Se riscontri uno o più di questi segnali, che tu sia uomo o donna, proteggiti! Proteggiti da eventuali manipolazioni psicologiche in caso tu ti allontani, proteggiti da eventuali ricatti e false accuse.
Proteggiti e scappa!