La moda vegana ormai è passata di moda, me ne sono accorto dalla diminuzione di insulti e minacce rivolti alla mia persona e altrui. Anni fa erano diventati tanti, e la crescita "esplosiva" coincideva con una massiccia campagna di disinformazione e terrorismo mediatico da far paura. Analizziamo come è andata:
Il Boom fino al 2017
Nel 2017 i vegani raggiunsero un numero piuttosto elevato: il 3% della popolazione. Solamente l'anno precedente erano appena l'1%. Questa crescita era dovuta ad un certo interesse di media e politica su quel mondo. Un bacino elettorale di nicchia ma molto compatto in cui pescare un buon 1% di voti non è per niente male, inoltre con un buon margine di crescita (come è avvenuto).Ma l'esposizione mediatica non era tutta positiva, come ben sa chi ha seguito questo sito da tanti anni, specialmente in quei tempi bui.
I fattori scatenanti
L'interesse di politica e aziende alimentari deve aver scatenato un certo interesse da parte della popolazione normale, ma al contempo questo ha scatenato un problema: le sparate di certi esponenti del veganismo, che erano attivi già da parecchi anni, sono state scoperte da persone ignare che si affacciavano sul web per trovare informazioni su cosa fosse questo veganismo.
Così facendo si sono imbattuti in sparate del tipo "i vegani non si ammalano mai e vivono 150 anni sembrando sempre cinquantenni". Chiaro che il fenomeno poi avesse dei fenomeni di crescita.
Iniziale, perché poi i nodi tornano al pettine:
La propaganda mendace dell'estremismo vegano
Infatti i loro numeri sono sempre stati un continuo sali e scendi nel corso degli anni. Ad esempio erano lo 0,6% della popolazione italiana nel 2014, per poi scendere allo 0,2% nel 2015.
Perché questo fenomeno? Appunto per le promesse prive di fondamenti scientifici e mendaci che facevano. L'esempio del "non si ammalano mai e vivono 150 anni" è solo il più comico, posso citarne tantissimi altri:
Siamo erbivori, siamo frugivori, non possiamo digerire la carne, la carne fa diventare gay, i vegani non hanno infarti, i vegani non hanno tumori, i vegani godono di salute di gran lunga migliore rispetto tutti gli altri, i sardi sono centenari perché sono vegani (eja sicuro!), i vegani camminano sull'acqua. Ah no aspetta, quest'ultima non l'hanno detta loro.
Queste menzogne hanno contribuito ad attirare numerosissimi curiosi e probabilmente persone che non si sentivano molto bene, più mentalmente che fisicamente (ho le prove non preoccuparti). Ma queste una volta iniziata la dieta si sono accorte di non stare meglio di prima, ma molto peggio!
Ecco perché se ne allontanavano: le promesse erano vuote e mendaci, una trappola a scopo propagandistico. Inoltre l'ambiente era tutto fuorché accogliente:
Il fanatismo settario
All'epoca le loro "battaglie" erano quanto di più divisivo e distruttivo possibile: propaganda e falsità a palate, odio riversato sul "nemico" che poteva essere un allevatore di maiali o un ricercatore.
La quasi totalità delle loro affermazioni, sia da parte di piccoli esponenti erti a "guru" che di realtà più grosse, era mendace. Inoltre chiunque osasse smettere di diventare vegano diventava il loro "peggior nemico" e si ritrovava vittima di una campagna di odio e persecuzione ferocissima (un esempio qui, e un altro qui).
Perché smettevano di esserlo? Problemi di salute, difficoltà economiche o entrambe. Eppure tutto questo non era sufficiente per i zeloti del "sacro cavolo d'argento".
Questo blog con l'archivio storico di articoli ne tiene una memoria storica immensa.
Italia vegana nel 2017
Un'altra bella dimostrazione di quanto fossero avvezzi a dati confezionati ad arte. Il gestore di una pagina facebook chiamata "Il moralizzatore vegano", che pubblicava contenuti mendaci fino al 2017, aveva lanciato il monito che tutti gli italiani sarebbero stati vegani entro la fine del 2017.
Come era arrivato a tale conclusione? Semplice: ogni volta che i vegani salivano di numero si segnava la cifra, ignorando che due mesi dopo questi al 95% smettevano. Ecco quindi che "registrò" un aumento del 10% di vegani in pochi anni e si distinse nella sua "previsione", convinto che poi i numeri sarebbero cresciuti esponenzialmente.
Anche perché avevano aperto due ristoranti vegani a Milano! Grande segno di rivoluzione secondo lui.
In effetti nel 2017 raggiunsero il picco, però poi i numeri calarono e anche di tanto.
Oggi nel 2025 (data di aggiornamento di questo articolo, quasi 10 anni dopo la pubblicazione originale) i vegani italiani sono il 2,4% della popolazione, in lenta crescita del 0,2% rispetto al 2024.
Perché non sono diventati la maggioranza?
Prima di tutto la difficoltà di essere vegano. Fra incompatibilità personali, da cui possono scaturire problemi di salute gravissimi. Difficoltà a seguire una dieta bilanciata, infatti tantissime persone incorrevano in carenze alimentari e conseguenze fisiche, non tutti possono permettersi un nutrizionista vegano e spendere tanti soldi in supplementi e robe varie. E questo apre anche alla problematica economica: essere vegani COSTA TANTISSIMO.Nella loro propaganda i fanatici straparlavano di "risparmiare tanti soldi", perché la carne di manzo ed il formaggio costano molto di più rispetto i finocchi. Ma non si campa mangiando finocchi, il fatto è quello.
Chiaramente in momenti di crisi ne ingannarono molti a diventare vegani. Ma questi quando vedono che pagano la roba da mangiare tre volte più di prima hanno capito di essere stati fregati per bene e mandano a quel paese vegani e dieta vegana, per sempre.
Specialmente perché con una dieta vegana squilibrata il tanto demonizzato cancro colorettale è il 50% più comune rispetto alla popolazione che conduce una dieta equilibrata, anche onnivora.
E credetemi se dico che il 99% di quanto raccontato dai vegani in quegli anni per "convertire" più gente possibile è una boiata.
Il caso più eclatante, riportato anche nel libro, è stato quello di un'associazione di veganimalisti che è andata in visita in due allevamenti di bovini da latte raccontando di aver assistito a immense sofferenze, torture, tristezza e sporcizia in cui riversavano gli animali. Salvo mostrare fotografie di animali in perfetta salute e tenuti in modo impeccabile: puliti e sani.
A quel punto la gente lo vede, chiaro e tondo, che la descrizione stride tantissimo con quanto loro stessi hanno mostrato, si capisce che parlano per fanatismo, e a quel punto la gente si è domandata "ma allora mentono sempre?" e non gli danno più retta.
Immagino sia anche per questo motivo che oggi la "moda vegana" si sia affievolita. Meno programmi televisivi danno retta alle loro panzane, meno programmi propagandano il fanatismo animalista.
Il fenomeno rispetto gli anni passati si è ridimensionato parecchio.
Il fenomeno rispetto gli anni passati si è ridimensionato parecchio.
Fine della moda vegana
La moda è finita, appunto, e infatti adesso che praticamente si parla solo di etica (o almeno spero) i numeri sono tornati a crescere. Anche se devo comunque mettere in guardia dal condurre una dieta equilibrata.Specialmente perché con una dieta vegana squilibrata il tanto demonizzato cancro colorettale è il 50% più comune rispetto alla popolazione che conduce una dieta equilibrata, anche onnivora.
E questo è solo uno dei vari problemi di salute a cui si può andare incontro.
I vegani non diventeranno mai la maggioranza, e questo è un dato di fatto.
Rapporto del 2014 Eurispes
I vegani non diventeranno mai la maggioranza, e questo è un dato di fatto.
🔎 Fonti e Approfondimenti
Rapporto del 2014 Eurispes