Hanno fatto provare il primo iPhone spacciandolo per l'iPhone 6s

Jimmy Kimmel ha deciso di mettere alla prova dei passanti facendo interviste sul iPhone 6s dopo averglielo fatto provare. Ma il telefono che gli fanno provare è il primo iPhone, quello del 2007. Questo per vedere cosa ne pensavano.

Testiamo l'entusiasmo dei fan

Come ben spiegato ci si rende benissimo conto che di telefoni ne escono tantissimi, l'ultimo è venuto fuori dopo nemmeno un anno di distanza dal predecessore, e visto che molti sono totalmente schiavi del marketing non possono fare a meno di avere l'ultimo modello, anche se la differenza con quello precedente è minima, se non nulla.

Abbiamo tutti visto le file di fronte ai negozi per accaparrarsi l'ultimo modello. Ma questa gente sa quello che fa? No, non sempre, infatti l'esperimento messo su da Kimmel fa ragionare.
Ha trovato alcuni individui che sono l'emblema del consumismo idiota: non capivano un tubo del prodotto, ma siccome erano convinti fosse l'ultimo sul mercato ne hanno parlato benissimo.



La prima lo definisce "figo" perché bello e leggero, piccolo, sta nel palmo della mano a differenza di altri, grandioso!
Il secondo afferma che è comodo, perché non deve stirarsi il pollice per toccare la parte alta dello schermo.
Il terzo chiede quali sono le nuove caratteristiche, cioè uno schermo con risoluzione più alta e una fotocamera di alta qualità, e gli si chiede di parlare di quanto vede. Risponde che vede uno schermo più piccolo "probabilmente per chi non vuole far cadere spesso di mano il telefono".
La quarta intervistata afferma che si è aperto perfettamente, al che l'intervistatore le chiede se si è aperto più velocemente, e lei risponde "si, molto più veloce, molto molto più veloce! E' veramente entusiasmante!". Ripeto: 2007.

Si torna al terzo: "Mi piace perché è veloce, non c'è nessun rallentamento che mi trattiene".
Di nuovo la quarta: "La risoluzione dello schermo è molto più dettagliata! Si, assolutamente.".
Spunta la quinta intervistata, che afferma che la nitidezza della fotocamera è incredibile, che se non vado errato era di 2 o 3 megapixel...

La sesta persona ha un iphone in mano, credo l'ultimo modello, e li mette a paragone. E in effetti nota che qualcosa di diverso c'è, ma sinceramente non si capisce bene cosa dice e ho il sospetto che stia parlando del suo iPhone 6 e non di quello vecchio... ma lascio la cosa in forse.

Si torna alla quarta apparsa, che elogia le dimensioni ridotte del telefono. Comodissimo!
Chiedono a quello con la maglietta gialla, il secondo intervistato, se terrà in considerazione l'acquisto di quel telefono, e lui risponde probabilmente perché devi averlo: "devi sempre avere quello nuovo! Apple ce l'ha fatta di nuovo!"
Chiedono a quella col cappello, la quarta in ordine di apparizione nel video, se questa è una buona aggiunta alla linea di iPhone: "Assolutamente! Un telefono completamente moderno! Non vedo l'ora di averlo!".

Sicuramente c'è chi si è accorto dell'inganno, ma lo scopo non era fare una candid camera, era dimostrare come ci siano persone che non sanno di cosa parlano ma spendono valanghe di soldi per moda, noncuranti delle conseguenze.

Marketing

E quel esperimento ha fatto centro, la gente è seriamente così stupida, anzi di più.
Non è tanto la stupidità dei fan Apple, che se vai a vedere sono solo i più facili da individuare, quanto la tendenza della gente in generale di farsi infinocchiare dalle apparenze e dalla moda.

Non è solo Apple che vi fa comprare roba sovrapprezzo, basti pensare al vestiario e le calzature: le famose scarpe fatte dai bambini poveri, pagati meno di un dollaro al giorno, vendute da noi a 200-300 euro quando sono economiche.

Il problema è che la gente è stupida e si fa influenzare come pecoroni belanti da pubblicità e altri pecoroni belanti. Gente che cambia cellulare ogni sei mesi per avere "il migliore" poi gli metti in mano uno di sette anni prima e ne decanta le qualità. Intanto cambiando il telefono spesso e volentieri ha inquinato il pianeta e sfruttato i poveri come non ci fosse un domani.

E fra poco non ci sarà un domani.