Uno dei capisaldi dell'ostilità verso il genere maschile è "gli uomini sono tutti molestatori", versione edulcorata, e c'è gente disposta a tutto pur di dimostrarlo, nonostante non sia vero. Uno di questi tentativi è il video di cui parliamo.
Insomma, un'opera di propaganda maliziosa creata appositamente per screditare il genere maschile.
Il video di cui voglio parlare circola nel web ormai da tempo, tanto tempo. Girato negli States nella Hollywood Boulevard, a Los Angeles, da Stephen Zang e Seth Leach sembrerebbe "dimostrare", come dicono alcuni, che tutti gli uomini siano degli approfittatori senza remore: una ragazza, l'attrice Jennifer Box, si finge ubriaca fradicia e tutti i ragazzi che la vedono cercano di portarla in un luogo appartato.
Ma il video ha numerosi problemi, e li vado ad elencare tutti.
Cinque persone non sono statistica
Il primo enorme problema di questa narrazione è che i cinque ragazzi ripresi sono un numero piuttosto esiguo per poter incriminare tutti gli uomini del pianeta, sarebbero pochi per poter incriminare perfino un paesino di qualche migliaio di abitanti.
Ci tengo a ricordare che il filmato è stato girato a Hollywood Boulevard, una delle strade più trafficate di Los Angeles, se tutto quello che sono riusciti a tirare fuori sono cinque casi direi che hanno provato il punto opposto: non è vero che gli uomini sono come vengono dipinti.
I volti non sono censurati
Ma parte il numero esiguo di "criminali" salta all'occhio qualcosa di molto più strano: i volti non sono censurati, camuffati o nascosti. E negli Stati Uniti non puoi pubblicare i volti delle persone ignare, specialmente se implicano crimini in atto.
Un video con i volti belli in vista, in primo piano, come questo può esistere solamente perché è stato dato il consenso esplicito all'utilizzo dell'immagine delle persone coinvolte.
Trovo estremamente strano che qualcuno che ha tentato di approfittarsi di una ragazza ubriaca dia il consenso di mostrare al mondo il suo viso e rischiare di essere bollato a vita, o peggio arrestato, per questo.
Così come è strano che nessuno è stato ripreso nel tentativo di distruggere il filmato una volta accortosi della telecamera.
Le inquadrature sono troppo vicine
Perché le inquadrature stesse sono molto particolari: le immagini sono riprese da vicinissimo, è impossibile non notare uno che ti riprende a quella distanza. Ed è strano che nessuno si sia accorto di nulla, non si sia infuriato vedendosi scoperto e non abbia aggredito il cameraman.
Avete mai visto come si alterano personaggi che vendono illegalmente merci contraffatte per strada e si accorgono che qualcuno sta registrando? Ecco, quello è un comportamento più "normale", quello oppure che si coprissero la faccia fuggendo.
Decisamente tutta la faccenda non incastra bene, e infatti indagando più a fondo ho trovato questo articolo in cui tolgono ogni dubbio: è una truffa.
Sono tutti attori pagati e ingannati
Tutti i ragazzi che compaiono nel video sono stati assoldati come attori.
Erano stati convinti di partecipare ad un progetto studentesco per l'università, come fosse una sorta di candid camera, adescati appunto da Stephen Zang che li ha tenuti all'oscuro del suo reale intento di spacciarlo per "documentario" su internet.
Gli attori si sono accorti che qualcosa non andava quando si sono trovati ricoperti da una valanga di guai quando il video è diventato virale, e loro sono stati bollati come molestatori.
Quando si sono rivolti a varie testate e i social per lamentarsi della truffa e per difendere la loro immagine, Seth Leach li ha contattati cercando di calmarli offrendogli da bere gratis e promettendo loro altri lavori, cercando anche di convincerli a stare zitti e non svelare la verità sul filmato.
Una bufala orchestrata
Gli attori all'oscuro di tutto, Leach che ha cercato di insabbiare tutto e la manipolazione mediatica palese di questo video hanno smascherato le intenzioni degli autori e la natura mendace del video.
Insomma, un'opera di propaganda maliziosa creata appositamente per screditare il genere maschile.
Tale bufala è stata anche presa ad esempio da delle italiane, che hanno fatto lo stesso a Napoli (il video è ancora su Youtube) ispirate da "un esperimento sociale fatto in America" ma si capisce chiaramente che si riferiscono a questa che è una truffa che ancora circola e presa per buona.
Le italiane ugualmente riprendono si e no cinque persone in totale e per lo meno, anche se solo a fine video, affermano come le persone che le hanno aiutate o ignorate erano la maggior parte. Confutando a loro volta la narrazione de "tutti gli uomini" di questi estremisti ideologizzati.
Ma torniamo alla pagina Facebook mostrata nell'immagine qui sopra e diamogli il beneficio del dubbio: forse non sapevano che si tratta di una truffa. Erano in buonafede?