Uno lo ami l'altro lo mangi : gli animali non sono tutti uguali

Una delle idiozie più in voga fra i vegani e animalisti è il paragonare i vari animali fra di loro.
Sono talmente convinti della loro "strategia" che pagano degli spazi pubblicitari e fanno affiggere dei cartelloni con cani o gatti e di fianco animali da macello con la dicitura "Uno lo ami l'altro lo mangi".
Capisco che gli animalisti siano confusi, ma la spiegazione semplicissima è che gli animali non sono tutti uguali.
Un'altra versione mette a confronto addirittura la quasi totalità degli animali da allevamento e quelli da affezione, giusto per rendere ancora più la confusione che li attanaglia.

Proviamo a rispondere al loro dilemma, del perché uno lo ami e l'altro lo mangi:
Molto semplicemente è l'utilità dell'animale stesso.

Cani e gatti sono sempre rimasti nelle case perché si rendono utili.
I primi difendendo l'abitazione e aiutando nella caccia, i secondi predando animali invasivi e forieri di malattie difendendo l'abitazione e le derrate alimentari. Gli animali poi hanno perso (nemmeno completamente) il ruolo principale diventando animali da affezione.

Gli altri invece si sono rivelati utili in altri modi: le vacche per latte, carne, cuoio e tanto altro. I polli per le uova e la carne facilmente ottenibile. Le pecore e le capre per la lana, il latte e la carne. I conigli per la pelliccia e probabilmente per la velocissima riproduzione. E così via discorrendo.

Non era così difficile intuirlo.
Inoltre cani e gatti sono tendenzialmente molto più socievoli con le persone a differenza di vacche, capre, pecore e gli altri animali.
E' raro trovare un gatto che non è socievole con le persone, mentre per gli altri probabilmente la proporzione è inversa: è raro trovare quelli socievoli.

Come ben sai per scrivere il mio libro sulle menzogne degli animalisti sugli allevamenti ho girato in trasferta parecchi di questi, sia da carne che da latte, gli allevatori mi hanno raccontato di alcuni bovini che si affezionavano loro come fossero cani. Ma solo alcuni di loro, e nella loro lunga carriera ne ricordano al massimo uno e lo raccontano come fatto straordinario.

Mi è piaciuto il cartello di risposta che hanno fatto alla PETA in America:
Al solito cartello vegan animalista con dicitura "se il tuo gatto sapesse di pollo, te lo mangeresti?"
risposero con "se tua sorella somigliasse alla tua ragazza, te la sco*eresti?

Non ha senso fare domande simili. Altrimenti domandiamoci perché parliamo italiano e non Klingon...

Comunque aggiungo una piccola nota: durante i periodi di guerra, quando c'era veramente fame (ma sul serio, roba che non c'era da mangiare per due giorni di fila altro che) i gatti sparivano... finivano mangiati, e probabilmente venivano mangiati anche i topi.
Direi che la fame e la disperazione fanno vedere il mondo in modo diverso.
Totalmente opposto a quello in cui lo vedono gli animalisti, fra l'altro.

Ma del resto aspettarsi qualcosa di sensato da gente che vuole salvare i Siberian Husky dal freddo e i maiali dal fango, che "salvano" un topo da un gatto e si beccano la peste oppure che "salvano" un piccione da due gatti e lo mandano a farsi investire da una macchina, facendo anche in modo che il disgraziato prendesse una multa di 400 euro, è come sperare di cavare sangue da una rapa.

Chi finanzia certa gente è un gonzo.

Commenti

  1. Bho poi non so, magari il gatto è pure buono da mangiare.
    Durante la guerra si mangiavano e sapevano di coniglio mi dicono.

    Alla fine della fiera c'è gente che tiene conigli da coccolare, io li mangio ma se a te sta bene avere un coniglietto e fargli le coccole buon per te.

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    1. I conigli e maiali da compagnia sono quelli nani, cioè razze che non crescono più di tanto. Per cui se vogliamo torna il discorso di prima: ci sono razze di maiali allevati per compagnia e razze per sostentamento

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    2. ci sono razze di maiali allevati per compagnia e razze per sostentamento

      vero, ma gli animalardi sono stupidi quindi eccoti il maiale dall'allevamento ... tenuto in casa come animale da compagnia: http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/261304/lucci-amore-e-animali.html

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    3. Non c'è limite all'idiozia...

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  2. ...durante i periodi di guerra, quando c'era veramente fame (ma sul serio, roba che non c'era da mangiare per due giorni di fila altro che) i gatti sparivano... finivano mangiati, e probabilmente venivano mangiati anche i topi

    Ricordo che a Parigi, durante l'assedio prussiano del 1870, si mangiarono non solo i cani e i gatti ma anche i leoni e gli elefanti del giardino zoologico...non c'è niente di meglio che un po' di sana fame per far superare certi pregiudizi.

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    1. In inghilterra durante i bombardamenti i ricercatori universitari si mangiavano i loro topolini :)

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    2. Senza andare tanto lontano i nostri nonni raccontano che durante la guerra i gatti erano diventati rarissimi e scomparivano tutti

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    3. Inserisco una canzoncina canzonatoria dei tempi della naia nei confronti dei vicentini: Vicentino maledetto, hai mangiato il mio micetto (non so perché prendeva di mira loro, dato che non erano gli unici a farlo durante la guerra)

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  3. Questi vegan-cazzari evidentemente non hanno mai sofferto la fame.

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  4. Qui in piemonte il gatto viene ancora chiamato dai vecchi "lepre dei coppi" dove per coppi s'intende la tipica tegola piemontese.
    Purtroppo l'estrema ignoranza ormai fa da padrona, altrimenti non sarebbe difficile da capire come il mangiare certi animali piuttosto che altri non sia nulla più che un fattore culturale.
    Popoli che mangiano il maiale ed altri no, popoli che mangiano cani e insetti mentre a noi schifa la sola idea.
    Inoltre se ci fai caso gli animali nei manifesti sono sempre teneri cuccioli, in modo da enfatizzare al massimo il messaggio, comunque se devo essere sincero quando guardo un "tenero" maialino da latte sgambettare allegramente nel suo recinto, non posso fare a meno di immaginarlo al forno con la sua cotica bella croccante e magari cucinato con il mirto, alla facciazza degli animalardi scassaminchia.
    Io vivo in campagna, ogni anno prendo tre o quattro maialini da crescere, maialini che faccio crescere all'aperto in un recinto da circa 15.000 metri quadri (ho cintato un pezzo di bosco che mi appartiene), un giorno un amico che mi era venuto a trovare mi chiese come potessi mangiare quei deliziosi animaletti, gli risposi che al solo guardargli il sedere con quelle belle cosce piene e la coda riccia mi veniva fame, ed è assolutamente vero.

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    1. Hai un bosco vicino casa? Se è così cazzo è la prima volta che invidio qualcuno...

      Comunque si, è un fatto culturale ma deriva appunto dal fatto che cani e gatti non sono mai stati allevati per il cibo, almeno da noi

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    2. Non ho un bosco vicino a casa, ma vivo in una cascina in campagna, nelle colline cuneesi tra boschi e vigne. Il terreno della cascina è di circa 15 ettari corpo unico con la casa stessa e per la maggior parte è a bosco.
      La casa è proprio sul limitare del bosco, ma non invidiarmi, ci va un sacco di lavoro a tenerlo come va tenuto, anche se devo dire che grazie alla legna c'è un ritorno economico che non dispiace visto i tempi che corrono.
      In ogni caso il maiale allevato semibrado presenta poi una carne assolutamente diversa da quelli allevati in stalla.
      Considera che io ai miei maiali do pochissimo da mangiare (a quello ci pensa appunto il bosco)
      Tutti gli anni il comune dove abito emette un'ordinanza che ti permette di effettuare la macellazione in casa, allora interviene uno dei miei migliori amici, ottimo macellaio, che è un tuo conterraneo (fa Fogu di cognome) e ti dico che quando macelliamo è sempre una festa, di solito lasciamo un bel carrè intero di costine con relative bistecche che poi Antonello provvede a fare allo spiedo.
      Una parte dei maiali va a carne e il resto diventa salumi, coppe, pancette steccate e arrotolate e facciamo anche il sanguinaccio sia dolce che salato.

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    3. intendevo che non ho un bosco vicino ma ci vivo praticamente dentro.

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    4. Forse non è proprio un fattore culturale, bisogna anche tener conto che cani e gatti non son tenuti tanto sotto controllo quanto gli animali destinati a divenire cibo.

      Per di più tenere in recinto animali come cani e gatti sarebbe molto più difficile dato che sono animali che si muovono molto e spesso, mentre animali più "sedentari" o "meno movimentati" come pecore (che pure loro viaggiano ma a ritmi più sostenuti e sostenibili), mucche, maiali etc. sono meno dispendiosi per tutto, compresa la quantità di carne che se ne trae e lo sfamarli: anche se una cagna mette al mondo più cuccioli, questi sono piccoli e con poca carne e da adulti non son di certo dei giganti nemmeno le razze più grosse e devono essere nutriti sostanziosamente perché consumano molte energie; una mucca mette al mondo un vitello solo ma questo si nutre di erba medica e di "scarti" delle colture (la parte non commestibile delle piante per noi umani), un vitello fa molta più carne di una cucciolata e se viene lasciato crescere fa molta più carne di un cane adulto.

      Penso non sia tutta questione di cultura ma anche di un fattore materiale, comunque correggetemi se ho sbagliato qualcosa.

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    5. Che lavoro devi farci al bosco?
      Comunque hai una bellissima fortuna... a parte la legna un bosco ti tiene al riparo dal caldo l'estate e ripara dal vento. Non so se sei mai stato a foresta Burgos in Sardegna, è veramente una meraviglia

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    6. Affinchè il bosco si mantenga vanno fatti diversi interventi, rimozione delle piante morte o cadute o malate, eliminazione delle piante parassitarie come edera o rovi che andrebbero a soffocare la vegetazione, un controllo, soprattutto qui da noi in collina, e regolamentazione delle acque piovane che spesso hanno la cattiva abitudine di scavare veri e propri mini torrenti, insomma devi limitare l'erosione del terreno,eliminazione dei polloni e via discorrendo.
      Un bosco abbandonato a se stesso diventa una selva impenetrabile di rovi, la sicuramente bella foresta che tu hai citato sarà indubbiamente seguita e curata. Purtroppo venire in Sardegna costa un sacco di soldi, e le poche volte che sono venuto sono stato a S.Antioco dove appunto a casa il mio fido e abile macellaio, essendo originario proprio di lì.

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    7. Si lo so, fanno prezzi assurdi e non garantiscono la continuità territoriale.
      E' uno schifo

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    8. Concordo sul fattore culturale, faccio un paio di esempi (tralascio il maiale): non troverete praticamente mai una ricetta anglosassone a base di coniglio, dato che è considerato un animale da compagnia come cane o gatto, così come - parlando di insetti e affini (artropodi) - una araba a base di crostacei, mentre gran parte del mondo ne mangia a decine di tonnellate. Fateci caso.

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    9. Vorrei ancora dire la mia sul fatto che potrebbe non essere solo un fattore culturale ma anche materiale in termini di costi, metto la risposta dell'utente Gian Luca di FB:

      "in realtà non si mangiano specie animali in cui il bilancio calorico sia svantaggioso: non mangi cani e gatti perché essendo carnivori in termini energetici "costa" di più sfamarli per mangiarli che mangiare il loro cibo (parlo ovviamente di prima dell'esistenza di pal, kitekat e via discorrendo). Le popolazioni che li allevano in zone dove possono sfamarsi autonomamente, infatti, li divorano senza tanti complimenti."

      Da "Le Cazzate dei Vegetariani" di martedì dove parlano dell'acqua biologica del vaccataro.

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  5. Anche a Genova, gatto="lévre de cuppi" (cfr. CREUZA DE MÄ, Fabrizio De Andrè).

    condensatore alfa

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    1. belin emmu pensee a stesa cosa
      E a 'ste panse veue cose ghe daià
      cose da beive, cose da mangiä
      frittûa de pigneu giancu de Purtufin
      çervelle de bae 'nt'u meximu vin
      lasagne da fiddià ai quattru tucchi
      paciûgu in aegruduse de lévre de cuppi
      un pochino ot

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  6. http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/scotland/4388043.stm

    Questa è la storia della gatta che riportavi!

    "Towser the Mouser

    Towser, a long-haired tortoiseshell female, the resident feline pest control expert at Glenturret from 1963 till 1987 [25] was an officially recognised record breaker. Her record breaking victim count was 28,299 mice which were laid out on the Still House floor each morning to be inspected by the stillman. The auditors for the Guinness book of records observed Towser's prowess over a number of days and her total kill count was estimated statistically. She was commemorated by a bronze statue at the visitor's centre at Glenturret and her story was featured on Blue Peter. Her paw prints also decorate the label on a bottle of Fairlie's light Highland Liqueur. [26] Her successors are Dylan and Brooke [27] who were chosen for their friendliness and photogenic looks rather than for their mousing skills."

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    1. E' arrivata a 25 anni?
      Cazzo, un record dopo l'altro quella gatta

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  7. Sono quelli che mettono in circolazione foto di leoni che stanno vicino a gazzelle per dimostrare non so cosa sugli animali?

    Non sono nemmeno in grado di capire che fino a che il leone è sazio, non ha bisogno di mangiarsi la gazzella.

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    1. Ma no, i leoni vogliono bene pure alle zebre: http://postfiles12.naver.net/20110816_11/qwe3005_13135032083690YpmI_JPEG/251.jpg?type=w1

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    2. Ricordo chiaramente una fonte attenbile dove leoni e facoceri viveano assieme come amici! e anche i lemuri!
      Quindi basta falsità sugli animali che si odiano, altrimenti simba come sarebbe potuto diventare re?

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    3. Mi sembrano i testimoni di geova che fanno i disegni di come nel loro paradiso non c'è sofferenza, e mettono il leone insieme al maialino.
      Però almeno quelli hanno la decenza di dire "è un altro mondo", questi altri invece pretendono di convincerci che sia così nella realtà

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  8. Per risolvere tutte le incomprensioni coi bimbiminkia vegan, si potrebbe proporre - già, perfino a loro - di mangiare insetti. Gli animali insettivori hanno a disposizione una fonte di cibo inesauribile, perché gli insetti sono talmente prolifici che non correranno mai il rischio di estinguersi; in più, gli insetti, a parità di massa, hanno quattro volte le proteine della carne e niente grassi (sì, lo so, ci sono anche carboidrati e vitamine, ma noi non li ricaviamo dalla carne); inoltre, un insetto è appena un briciolo più intelligente di una pianta. Visto? Un bell'hamburger di cavallette, cari vegan? O un pasticcio di mosche? Una minestra di scarafaggi? Una torta alle termiti? Possiamo anche aggiungere ragni e scorpioni, che tecnicamente non sono insetti, al menu. A richiesta anche dei vermi, se si vuole. Yummm!

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    1. Pasticcio di mosche? Bleah! L'unica mosca che ho ingoiato - per sbaglio - nella mia vita aveva un saporaccio infame!

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    2. Basterebbe mandarli in Thailandia o Vietnam per una dieta simile...

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    3. Ma io gli scorpioni li assaggerei volentieri, dice che sanno di gamberi.

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  9. Quel cartellone non ha fatto né caldo né freddo a Vicenza e nemmeno lo hanno capito. OK mi scuso della battutaccia con tutti i vicentini.

    La foto, a vedere dalla grafica, si direbbe un fotomontaggio ma è la battuta che conta.

    A parte la cretinata in sé, mi sembra che mettano sempre cuccioli in mostra per aumantare il fattore "pucciosità"; mi chiedo se sia una strategia che funziona ancora.

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    1. Mica vero, sono le ragazze poco vestite che ti fanno guardare i cartelloni :D

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    2. Immagino che se mettono un porco peloso di 400 kili, pieno di fango e con il culo sporco non sia bello come il maialino nano da compagnia appena lavato e con una leggera peluria...

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  10. Mangiare certi animali piuttosto che altri è un fatto culturale, ma con motivazioni razionali e scientifiche. Per esempio gli ebrei non mangiano suini e cavalli, sia perché mangiare maiale nei paesi caldi non è molto sano, sia perché suini ed equini sono animali più intelligenti e sensibili di ovini e bovini, e quindi soffrono di più durante la macellazione, e hanno anche una conformazione fisica che rende molto più difficile, lunga e dolorosa la macellazione per sgozzamento!
    Infatti i maiali quando vengono sgozzati senza l'uso della pistola, urlano e si dimenano terrorizzati, mentre gli agnelli non si accorgono quasi di nulla, e soffrono molto meno!(per questo l'indignazione degli animalisti contro l'agnello pasquale non ha molto senso. Avrebbe più senso protestare contro la macellazione dei maiali e dei cavalli!)

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    1. Si avevo sentito qualcosa riguardo l'igiene nei paesi mediorientali.
      Anche la circoncisione rientra principlamente in un atto di igiene, passato per religioso alla gente ignorante di allora.

      Comunque da quanto ne so io ora è obbligatorio per leggere stordire un animale prima di sgozzarlo, io so che ai maiali a volte sparano direttamente un colpo in testa che li ammazza sul colpo

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    2. Nei macelli industriali lo stordimento è obbligatorio, ma nella macellazione casalinga no.E se non sbaglio dovrebbe esistere una deroga anche per i macelli ebraici e islamici(in cui si macellano solo agnelli, capretti e vitelli)
      Comunque quando non esisteva la pistola e lo stordimento con la corrente elettrica, uccidere cavalli e maiali era molto più crudele(e difficile) rispetto alla macellazione di bovini e ovini, e credo che sia anche per questo che in alcune culture il cavallo e il maiale non si mangiano
      Se vuoi approfondire ti consiglio di leggere questo:
      http://ideadiversa.blogspot.it/2010/10/la-macellazione-rituale-ebraica.html

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  11. vuole salvare i Siberian Husky dal freddo


    LMFAO :DDDDDDDDD

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    1. Cerco il link, come lo trovo ti mostro l'iniziativa animalarda "salviamo i cani che stanno in mezzo ala nevve!!!!11111!!!!"

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    2. Eccolo il link:
      http://www.sos-gaia.org/2013/01/il-triste-caso-dei-cani-del-moncenisio/

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    3. sweet jesus :D che tuonati pesanteeeeeee
      azz pensavo fosse una battuta

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    4. Grazie Andrea.
      No no, nessuna battuta. Questi conoscono solo gli animali disney, altrochè.
      Bello anche che volevano salvare i maiali dal fango, e purtroppo neanche questa è una battuta

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    5. una biologa nutrizionista14 maggio, 2013 12:46

      Sono daccordo con te sul fatto che la carne sia un alimento indispensabile per noi umani e che non se ne possa fare a meno (si può sicuramente controlare provenienza e qualità), però se considero tutto quello che è stato scritto fino ad ora, mi sento di dire che secondo me la verità sta sempre nel mezzo. purtroppo esistono davvero allevamenti lagher e i maltrattamenti nei confronti degli animali. un popolo civile ha il dovere di garantire una vita dignitosa agli esseri viventi che sfrutta per garantire le proprie risorse. Le mucche devono pascolare e i maiali, che sono per natura animali pulitissimi, devono avere spazio per muoversi e acqua in cui fare il bagno. non ho filamti da proporti, ma solo il ricordo di quando andavo in trentino da piccola e vedevo i maiali liberi che facevano il bagno in un laghetto e si stendavano al sole sull'erba. Sono destinati alla nostra alimentazione, ma fino a quel momento hanno il diritto di crescere in un ambiente naturale. per quanto riguarda la vivisezione, vengo dal mondo della ricerca e ti assicuro che sono schifata. Se sapeste quante ricerche sono totalmente inutili e quanti animali vengono sacrificati per ricerche assurde che servono solo a raccogliare fondi e dare punteggio ai ricercatori per diventare docenti universitari. tanti soldi sprecati, tanta sofferenza.. solo in nome del nostro stupido ego. sono esagerati i vegani, anzi spesso stupidi e ignoranti, ma anche pensare che un maiale sia nato per stare nel fango o che i cani debbano stare nel ghiaccio è un pò stupido, non ti pare??

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  12. beh non so se cio' corrisponda al vero ma ho letto da qualche parte [ un vecchio vecchio dylan dog forse - le mie fonti ;) ] che pure i neonati ben pasciuti venivano divorati per la fame, questo nell 1800 circa.
    sara' vero?

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    1. Forse si riferisce ad una vignetta provocatoria fatta da qualcuno, che diceva "se hai fame perchè non mangi tuo figlio?".
      E' da aprofondire... più probabilmente credo che si arrivi a casi di cannibalsmo solo verso persone già morte (il famoso incidente aereo), dubito che qualcuno (sano di mente) riuscirebbe mai a mangiare il proprio figlio, specialmente se ancora vivo

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    2. Probabilmente è una citazione al libro "Una modesta proposta" di Jonathan Swift, quello di Gulliver. Che però faceva satira dei ragionamenti etici ed economici del suo tempo, non parlava di cose realmente accadute.

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  13. I cavalli.
    Anche qui in Italia c'è gente che li mangia e chi no!
    Eppure i cavalli a suo tempo sono stati per l'essere umano i mezzi di trasporto più importanti, e non solo per il trasporto delle persone ma anche per trainare carri e aratri, al fine dell'agricoltura.
    Certo la carne di equino è più rara di quella di suino e bovino qui in Italia, ma in ogni caso trovi gente che li mangia. Io stessa non disdegno la carne di cavallo ANZI.
    Però, seppur mio papà e mio nonno ne vanno matti, mi fa schifo solo l'idea di mangiarmi polenta e uccelletti. Potendo scegliere tra polenta e uccelletti e un piatto di verdura, mi mangio la verdura tutta la vita. E non perché sono vegan. Mi dà proprio fastidio! Gli uccelletti li tengo da canto. Eppure mio papà mi ha messo al mondo non è che veniamo da chissà quali altre culture! Certo se la scelta fosse, o polenta e uccelletti o stai senza mangiare per non so quanto, beh, mi adeguerei pure io se voglio sopravvivere. Come mi adeguerei a mangiare formiche, se fosse.
    E lo stesso: io mangio agnello a spron battuto se potessi, mia madre gli fa schifo perché dice che "sa da selvatico" e mia sorella invece pensa che "l'agnello è giusto che cresca e diventi pecora" (sì, perché così non fai le costine ma poi si fanno gli arrosticini, basta scegliere)
    Però mi si spieghi il motivo per cui gli animalari se la prendono con gli agnelli e non con i vitelli?
    Il vitello non è sempre cuccioloso come un agnello?
    Non è sempre un animale "immaturo" che seguendo il loro ragionamento dovrebbe avere diritto di vivere?
    Che discorsi: non è che ogni pecora, ogni mucca e ogni scrofa o cavalla che partorisce dobbiamo prendergli la prole e mangiarcela. se no alla fine non ce ne sarebbero più
    Però l'elasticità mentale è indispensabile! Così come ci sono cani allevati e istruiti per assistenza o per polizia o semplicemente come animali domestici, e ogni razza ha le sue peculiarità, così ci sono allevamenti di suini e bovini con lo scopo di macellazione da adulti o da piccoli o per fare lana, o latte in caso dei bovini
    Personalmente non vedo il problema, ma forse è che di problemi nella vita mia ne ho già tanti e non ho tempo di soffermarmi su questi, che non sono problemi.
    Sottoscrivo l'inutilità di esasperare la sofferenza di una bestia quando la si macella. questo è un discorso
    nel 2013 ci potrebbero esser tutti i mezzi per evitare di far morire una bestia soffrendo
    ma da qua a equiparare loro a noi, ce ne passa
    davvero ce ne passa tanto

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    1. Io io cavallo non lo mangerò mai, così come non potrei mangiare uno scimpanzè che riesce a parlare, capire, leggere, riconoscersi allo specchio... mi pare che pure i gorilla stanno a quei livelli.
      Se non fosse stato per il cavallo saremo ancora dentro le caverne, ma comunque sia non vado a scassare la minchia a chi lo mangia.

      Comunque alle oche non viene la cirrosi.
      Ho visto un film sullo schifo che fanno i fast food americani, sto tizio ha iniziato a mangiare solamente li per un mese o due (mi pare).
      Facendo le visite mediche il dottore si è accorto che il fegato si stava quasi spappolando, stava diventando grasso... ad un certo punto accumuli tanto grasso che anche il fegato diventa grasso, così come succede alle oche.

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    2. Il film è "supersize me" e cmq se io andassi avanti un mese a mangiare pizza mattino pomeriggio e sera magari starei male uguale.

      Detto questo è un mito che gli chimpanzè possano imparare a leggere o a parlare.
      Gli viene insegnato un proto linguaggio ma non è ne più ne meno dei cavali che imparano a contare battendo lo zoccolo.

      Cmq questioni di gusti, come in tutte le cose, io il gatto non me lo mangerei ma non stresserei uno che lo fa.

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    3. Allora forse era il gorilla. Parla con il linguaggio dei segni, quello dei muti, ma non so se è un caso isolato. Certo è che gli scimpanzè si riconoscono pure allo specchio e si pettinano, sono decisamente avanti rispetto ad altri animali

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    4. Il cavallo è buonissimo. Meglio del vitello

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  14. ecco:
    sul foie gras, per esempio, sono assolutamente d'accordo con le associazioni protezione animali.
    incoconare (ingozzare) le papere e le oche per fargli venire l'epatite e poi usare il fegato per gli antipasti dei fighetti, mi pare assolutamente una cosa superflua.
    Sì, perché alla fine, il foie gras non è altro che un fegato intossicato. Una bella anatra od oca si può mangiarsela arrosta col sedano, e il fegato NORMALE farci il patè, il risotto con i fegatini o il fegato alla veneziana con le cipolle, pur avendola allevata in stato brado o semi-brado a farla scorrazzare tra terra e acqua mangiando quello che vuole
    non c'è bisogno di incoconarla fino a fargli venire la cirrosi
    non serve a niente
    Il force feeding, o incoconamento come si dice dalle mie parti, lo facevano 70 anni fa in tempo di guerra. i pochi che potevano permettersi di avere un'oca, la ingozzavano per farla ingrassare di modo che dal grasso ci facevano olio per la cucina oppure per l'illuminazione
    ma adesso...che senso ha?

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  15. beh, non so scientificamente come si chiami; so che comunque quei fegati sono fegati malati. Fegati sovraccarichi. Insomma per capirsi.
    In quanto alle scimmie, in Africa se le mangiano. magari non gli scimpanzè ma altre
    so che addirittura ci sono delle popolazioni in cui viene servita una scimmia viva alla quale devono spaccare la testa e mangiargli il cervello
    Io gli farei la stessa cosa...
    però noi qua prendiamo i crostacei e li buttiamo dentro la pentola vivi
    io mi sono mangiata i gamberetti rossi dell'atlantico vivi, a tenerife; erano crudi e vivi. saltavano. tu li tiravi su dalla ciotola e te li mangiavi così. zack.
    erano buoni che non so. E per tutti, stranieri e no, era normale così; evidentemente sarà normale anche mangiare il cervello alle scimmie vive, per chi lo fa
    ora ho poco tempo per recuperarlo ma avevo trovato proprio un link dove parlavano di queste scimmie

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    1. Haia cazzo!
      Mi sa che se spaccano solo il cranio quelle restano ancora coscienti mentre gli divorano il cervello...
      Vabbè che gli animali non è che fanno tanto di meglio eh

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    2. beh mio zio, quando ancora era vivo e viaggiava [ lavorava sulle navi da crociera ] mi disse che mangio' il serpente e il cervello della scimmia ;) de gustibus

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  16. Tra poco proporranno una legge per abbassare il limite di velocità delle auto a 40 km orari per evitare di ammazzare i moscerini.
    Se pensi che in casi estremi si arriva al cannibalismo per sopravvivere...
    Gli abitanti del mio paese hanno ancora il soprannome di "mangiacani" perché in periodo di guerra mangiavano quel che trovavano. ancora addesso, forse per abitudine, alcuni anziani continuano ad ammazzare e mangiare gatti

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    1. Gli anziani tendono a vivere nel passato, o nel terrore che torni un periodo simile. Conoscevo un signore, 97 anni credo, che si incazzava come un animale se buttavi via il pane. Lui aveva sofferto la vera fame e vedere cibo buttato lo mandava in bestia

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    2. Non è solo una questione di passato secondo me, io non sono così vecchio ma non sopporto che venga gettato del cibo, il pane lo puoi grattare, gli avanzi di carne e di verdura diventano polpette etc....etc....etc....
      Sicuramente perchè sono stato cresciuto così, ma anche perchè è proprio una cosa che mi da fastidio, mi fa incazzare, lo trovo uno spreco intollerabile, e questo anche per l'acqua.
      Vivo fortunatamente in una regione ricca di acqua, ma non ne ammetto lo spreco e ho solo (si fa per dire) 46 anni.

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    3. Pensa che uno dei più saporiti formaggi qui in Piemonte è il Brus, che è una crema gatta con le croste e gli avanzi di formaggio e la grappa, solo per farti capire come anche una volta, dagli avanzi che noi siamo abituati a gettare, si possa ottenere ancora un prodotto alimentare più che soddisfacente.
      Il Brus in Piemonte é come il Casu Marzu da voi, formaggio che adoro.

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    4. Intendevo fatta non gatta ;-)))

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  17. Il fotomontaggio di risposta alla PETA è epico!

    Quanto agli animali mangiati, è tutto un fattore culturale unito ad altri fattori che vanno da persona a persona. In Cina alcuni cani sono considerati da carne e compagnia come da noi lo è il coniglio, oppure in Vietnam si mangiano senza problemi molti tipi di insetti. Poi ogni persona non mangia determinati tipi di carni per motivi variabili. Insomma la cosa è complessa.

    Dire che tutti gli animali sono uguali è una boita immane, un'aberrazione del benessere: come dicevano alcuni, i tipi che propagandano quella roba dovrebbero essere messi in condizioni di essere affamati, poi capiranno come stanno veramente le cose (fra l'altro, la gran parte del Bio è una truffa che dovrebbe essere eliminata viste le rese delle colture più basse anche del 50% e l'elevato imaptto ambietale di alcune pratiche definite "Bio").

    Propongo di ritorcergli contro la dottrina: perché non tenere un cavallo in appartamento? Tutti gli animali sono uguali, non discriminate!

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    1. Guarda che oggi come oggi se la frutta non la tratti non raccogli un cazzo, quindi Bio mi sta bene, ma fino ad un certo punto.
      Quella frutta è Bio perchè trattata con prodotti Bio, ma comunque trattata.
      Qui in piemonte fai solo l'insalata se non fai i trattamenti, quindi che non rompessero i coglioni.
      Io per fortuna mi mangio la mia frutta e la mia verdura, so cosa gli do e so cosa mangio, ma ti garantisco che dove devono fare produzione, non vanno per il sottile, seppur nei limiti di legge.

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    2. Verissimo: se non si tratta non si mangia. I miei nonni erano agricoltori, mi hanno insegnato parecchio!

      Ciò che purtroppo la gente non sa è che, a volte, le tecniche "bio" sono peggio di quelle "tradizionali" per quanto riguarda l'impatto ambientale. Per esempio le grandi quandtità di letame percolano e riempioni la falde di nitrati.
      Non è altro che una stupida moda per salutisti, ma con la difesa dell'ambiente non ha nulla a che vedere, anche perché se si producesse solo "bio" si dovrebbe coltivare una superficie molto superiore all'attuale!

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    3. Ciò che ha veramente devastato il territorio è la monocoltura, sopratutto in pianura padana la monocoltura del mais ha impoverito pesantemente i terreni, con eccessi di pesticidi e nitrati alle stelle, compromettendo le falde e i corsi d'acqua, così come l'estendersi delle coltivazioni a vite sull'onda del successo del vino negli ultimi venti anni, ha devastato le colline, mangiandosi migliaia di ettari di boschi ed esponendo il territorio al fenomeno dell'erosione, con le conseguenze del caso, vedi frane e smottamenti assortiti.
      Abbiamo chiuso le vacche e le bestie nelle stalle, per poi coltivare ettari e ettari di mais per le vacche.
      Ti basta mangiare dell'ottima carne francese per renderti conto di come le vacche cresciute a pascolo siano completamente diverse.

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    4. Guarda, come ho consigliato nel mio sito ho dei vasi dove ci coltivo qualcosina. Ogni cazzo di estate arrivano sti cazzo di parassiti bastardi che iniziano ad imfestare le piante.

      Il bio è un miraggio, un'utopia per quelli che non capiscono nulla di agricoltura

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  18. Attenzione nel bio, per quello che ne so, almeno un po' di verde rame è permesso.
    Bisogna anche cercare di non esagerare con i pesticidi e puntare ad una lotta "combinata": cioè mettere assieme pesticidi e la lotta integrata (Insetti che mangiano insetti nocivi)

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    1. Io ci avevo provato.
      Ho messo un ragno saltatore nelle piantine, quello saltellava allegramente per papparsi i parassiti, ma una volta sfamato non cacciava più.
      Visto che c'erano centinaia di parassiti mi sarei dovuto procurare almeno una cinquantina di ragni, e tutto per un solo vaso

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  19. A me va bene che uno sia vegetariano. Nel senso non me ne frega niente, io rispetto la sua scelta. Ma il fatto che debbano mettere manifesti vuol dire che loro non rispettano la mia...
    Qui la mia immagine di risposta
    (invece il post sul mio blog è qui)

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  20. A proposito di bio, la dicitura "bio" qualifica solo il procedimento quindi se poi l'animale vive vicino a Chernobyl ma viene allevato in maniera "bio" per la legge è bio. Nonostante sia verde e brilli nel buio...

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