OREM, UTAH — Charlie Kirk, noto attivista conservatore e fondatore di Turning Point USA, è stato ucciso mercoledì 10 settembre durante un evento pubblico alla Utah Valley University. Il colpo, sparato da un tetto a circa 130–180 metri di distanza, ha colpito Kirk al petto mentre rispondeva a una domanda sul tema delle sparatorie di massa.
Un attacco alla persona e alla libertà di parola
Secondo le autorità, si è trattato di un attacco mirato specifico contro l'individuo, insomma si esclude sia stato una vittima casuale. Il killer è riuscito a fuggire, e la caccia all’uomo è ancora in corso. Due persone inizialmente fermate sono state rilasciate: non avevano alcun legame con l’omicidio.
La morte di Kirk ha scosso l’intero panorama politico americano. Il presidente Donald Trump ha definito l’attivista “un martire della verità” e ha ordinato le bandiere a mezz’asta fino a domenica. Anche esponenti democratici come Gavin Newsom e Hakeem Jeffries hanno condannato l’attacco come “disgustoso” e “riprovevole”.
Anche Barak Obama, Joe Biden e Kamala Harris hanno condannato il gesto, definendolo violenza politica inaccettabile. Ma il problema della polarizzazione ed estremismo sono evidenti.
Il dibattito si è polarizzato tanto che sta diventando estremismo
Ma la tensione resta alta. Trump e altri esponenti repubblicani hanno puntato il dito contro la retorica della sinistra radicale, accusata di aver alimentato un clima di odio e violenza politica.
E non ha tutti i torti. Posso citare tantissimi esempi di esplosioni di violenza di persone "liberal", cioè con idee di sinistra americane, contro chi non la pensa come loro.
Come non citare l'attentato a Donald Trump stesso, scampato per letteralmente un soffio alla morte, seguito da altri due tentativi di sparargli contro.
Oppure la brutale fotografia di Kathy Griffin ripresa con una testa insanguinata di Donald Trump in mano, testa finta ma la brutalità e implicazioni del messaggio reali e tangibili.
Oppure del coro di protesta sollevatosi a seguito della gag di Jimmy Fallon, che nel 2016 spettinò Donald Trump, secondo il pubblico aveva osato "umanizzare" Donald Trump.
Umanizzare, come fosse una bestia, un mostro o un diavolo. Questo, già nel 2016, sarebbe dovuto essere una sirena d'allarme sulla deriva estremista che il pubblico stava già prendendo.
L’estremismo non è più un rischio: è una realtà.
La "cultura dell'omicidio" nell'estremismo di sinistra americano
Solo l'anno scorso Charlie denunciò sul suo account Twitter/X come la sinistra americana stesse diventando troppo estremista, nello specifico come oltre la metà degli intervistati ritenesse cosa buona e giusta un eventuale omicidio di Elon Musk o Donald Trump. Ecco l'immagine:
Lungi da me fare di tutta l'erba un fascio e affermare che tutta la sinistra americana la pensa così, sarebbe sbagliato farlo e soprattutto sarebbe una menzogna. L'intervista riguardava poco più di un migliaio di persone, ma il 48% ha risposto che assassinare Elon Musk sarebbe "giustificato" mentre il 55% ha risposto così per Donald Trump.Molti hanno festeggiato
Tantissime persone, decine di migliaia e non solo negli States, hanno festeggiato l'omicidio di Charlie Kirk. Un ragazzo di 31 anni che lascia una moglie e due figli piccoli.
Una tragedia salutata come notizia positiva. Un omicidio accolto con gioia.
Ma dove stiamo andando a finire?
Kirk era moderato
Kirk, 31 anni, era una figura centrale nella mobilitazione giovanile conservatrice, con oltre 5 milioni di follower su X e 7 milioni su TikTok. Ho visto parecchio materiale in cui parlava con i liberal delle università.
Le sue idee potevano piacere o meno, ma non l'ho mai visto gridare, sproloquiare volgarità o fomentare odio. Era moderato.
Era molto difficile riuscire ad avere la meglio dialetticamente con lui, perché molto intelligente e dall'ottima parlantina, per questo motivo gli esaltati hanno preferito premere il grilletto.
Ma questa gente ha poco da festeggiare: il gesto è stato quanto di peggio si possa pensare in una democrazia, oltre ad aver spezzato una giovane vita e lasciato due bambini senza padre le conseguenze di tutto questo saranno gravissime.
C'è poco da festeggiare, perché estremismo chiama altro estremismo.
Fonti e documentazione
Per garantire trasparenza e affidabilità, si riportano di seguito le fonti principali che documentano l’omicidio di Charlie Kirk, le reazioni politiche e il contesto ideologico:
- MSN – Trump definisce l’omicidio “un momento buio” (11 settembre 2025)
- MSN – Il killer ha sparato da 100 metri, ancora ricercato
- MSN – Ipotesi del sicario: colpo singolo da 180 metri
- MSN – Precedenti di violenza politica negli Stati Uniti
- MSN – Profilo di Charlie Kirk e dinamica dell’attentato
- TG La7 – Reazioni ufficiali e biografia dell’attivista
- Wikipedia – Voce sull’assassinio di Charlie Kirk
Nota: tutte le fonti sono state verificate al momento della pubblicazione. Eventuali aggiornamenti verranno integrati per garantire la massima accuratezza e trasparenza.