La morte di Vincenzo Cancemi fra ombre e una giustizia inetta

 Vincenzo era un elettricista di quarantuno anni (alcune fonti dicono 42 ma si sa come "lavorano" i giornalisti) che è stato trovato impiccato ad un albero il 28 Aprile 2022. L'uomo ha ripreso tutto girando un video rivolto verso la ragazza, Nuccia Burgaretta, dicendole che per lei sarebbe morto davvero anche se non gli credeva. Purtroppo è morto sul serio e sulla faccenda ci sono diverse ombre e dubbi. Che la giustizia non sta aiutando a dissipare:

La relazione fra Vincenzo e Nuccia era iniziata nel 2010 ma si è subito dimostrata molto tossica:
Quando il ragazzo ha deciso di presentare la compagna alla sua famiglia lei a quanto pare è andata su tutte le furie per il gesto e gli ha tirato due ceffoni.

Vincenzo con la sorella Giusi
Vincenzo con la sorella Giusi


Secondo le testimonianze dei famigliari sembra che Nuccia costringesse Vincenzo a non frequentare né sentire la sua famiglia, isolandolo completamente. Riusciva sporadicamente a comunicare o vederli di rado e assolutamente di nascosto dalla compagna.

Quando purtroppo Vincenzo ha compiuto l'estremo gesto si trovava di fronte casa sua ed è stato ritrovato da Nuccia. Lei, in una intervista a "chi l'ha visto?" dichiara che voleva telefonare a sua madre ma ha sbagliato e ha telefonato alla madre di lui che l'avrebbe aggredita verbalmente urlandole al telefono.
Quando poi è arrivato lo zio di Vincenzo racconta che lui le ha tirato un calcio in testa e da quel giorno è vittima di minacce di morte da parte della famiglia di Vincenzo.

Queste sono le sue dichiarazioni.
Dopo la morte del ragazzo sul suo cellulare è stato scoperto l'orrore: 10 anni di messaggi e vocali che hanno scoperchiato l'estrema tossicità di Nuccia, e video di lui che si autolesionava sotto ordine di lei che chiedeva "prove d'amore". 

Si perché lei è andata a piangere a "Chi l'ha visto?" che lui la abusava, la costringeva a stare rinchiusa in casa per l'estrema gelosia ma nelle registrazioni trapela tutt'altra dinamica e tutt'altra personalità della donna. Lo costringeva ad atti di autolesionismo e di autoumiliazione pubblici e se non obbediva veniva aggredito e sminuito. Gli urlava di uccidere i genitori e bruciargli la casa.

Questo è uno degli audio che la madre di Vincenzo ha caricato su Facebook:


Ho visto diverse dinamiche in cui una persona era sottomessa e mentalmente e fisicamente oppressa e di certo la vittima non gli urlava contro. Non solo non ne aveva la forza, ma anche perché altrimenti erano cavoli amari. Questo mi fa dubitare ampiamente delle dichiarazioni di lei.

Dall'audio che ho sentito mi sembra proprio il classico profilo di una persona manipolatrice.
"Non hai fatto niente per me"
"Dove eri?"
"Ho sbagliato a fidarmi di te"
Ovviamente urlando ancora più forte se lui provava a ribattere.

Non sono un esperto ma sicuramente su questi messaggi violenti, l'isolamento dalla famiglia, il lavaggio del cervello e peggio l'istigazione all'autolesionismo e umiliazioni si può trarre una chiara conclusione:
Relazione tossica e manipolatoria.

Sulla base di questi messaggi ci sono tutti i presupposti per indagare e appurare quale ruolo ha avuto questa violenza sulla dipartita di Vincenzo. Inoltre sarebbe d'obbligo indagare sull'istigazione al suicidio.

Invece le indagini sono state archiviate perché "nel video registrate durante gli ultimi momenti di vita di Vincenzo si vede che lui si impicca senza l'intervento di alcuna mano esterna".
I familiari hanno un'opinione differente e vorrebbero si indagasse a riguardo. Ad esempio il cellulare che si sentiva squillare mentre veniva registrato il video che sembrava non essere quello di Vincenzo e la ferita alla fronte che aveva.

Ma se anche non venisse fuori alcun elemento dal video c'è sempre da appurare la violenza psicologica. Anche perché l'istigazione al suicidio e la violenza psicologica da soli sono dei reati, ma secondo questi esimi non c'è niente su cui indagare.

Potrei spendere tante parole per sottolineare come se fosse successo a parti inverse, cioè un uomo che usava violenza abietta simile su una donna, probabilmente le autorità avrebbero indagato molto più a fondo. Potrei anche sottolineare come tutto questo è passato in sordina e ne hanno parlato veramente in pochi. Ma sarebbero, come al solito, parole buttate al vento.

Posso solamente dire che inorridisco di fronte a fatti simili.
Una violenza psicologica e fisica che sono vomitevoli, un livello di spietata perversità che non si può descrivere. Che passano assolutamente impunite perché la manipolatrice ha avuto sufficiente malignità e perfidia di portare la vittima a ferirsi da sola (e si presume di uccidersi) invece di farlo di sua mano.

Questo per la "giustizia" è sufficiente ad archiviare il tutto, nonostante le ore di registrazioni e filmati.
E c'è gente che continua a dire che il "maschio bianco" è privilegiato in questa società.

Alcune notizie che parlano dei fatti