Secondo Focus i maschi sono idioti

Il grande "articolone" della rivista online Focus, ora autorevole come la carta igienica usata, sostiene senza farsi troppe remore che i maschi sono idioti, affermazione comprovata da uno studio pubblicato sullo British Medical Journal, dicono loro.

Lo studio, se così possiamo definirlo, è basato sui "darwin prize" (come lo chiamano loro) linkando il sito Darwin Awards. E qui capisci che non leggono nemmeno cosa stanno copiando e incollando e sbagliano pure il nome che hanno sotto il naso.

Cercano pure di spararla grossa prendendo a campione poco più di 300 vincitori del famoso premio.
Che hanno pure definito "semi-sconosciuto". Strano ero rimasto che fosse piuttosto rinomato nel web e perfino in diversi programmi televisivi, ma che ne voglio sapere io!

Quattro errori madornali e sto parlando delle prime tre righe del loro articolo, cominciamo alla grande!


Per allungare il brodo citano diversi plantigradi che hanno vinto il premio: un terrorista che ha spedito una lettera bomba ma che per affrancatura insufficiente gli è tornata indietro, lui dimenticatosi di cosa fosse ha aperto la busta ed è saltato in aria.

Oppure uno che per non pagare il biglietto del treno ha attaccato un carrello della spesa del supermercato e ci si è infilato dentro.

Insomma, su circa 320 casi hanno scoperto che solo 36 erano stati "vinti" da donne, quindi con queste "solide basi", dicono loro, hanno affermato che gli uomini sono indiscutibilmente idioti.
Certo, 320 casi presi in esame su qualche miliardo di individui fanno statistica, eccome se lo fanno!

Per lo meno secondo quello che ha scritto questa stronzata cosmica. Anzi: quella.
Dagli articoli non sembra nemmeno una che ha fatto dell'odio il suo mestiere, ma chissà, dopo sta castroneria i dubbi sono comunque forti e leciti, in ogni caso la metterei insieme a quelle 36 perché di certo non centellina in idiozia.

Poi, a fine articolo, due righe per dire velocemente che lo studio "era uno scherzo".
Ma vorrei pure ben vedere chi farebbe affermazioni così forti basandosi su poco più di 300 casi!
A quanto pare quando gli studi hanno 3-4 mila soggetti analizzati la gente inizia a storcere il naso perché "sono pochini" come campione, per non parlare di quelli con mille soggetti, figuriamoci per 300 che validità si può tirare fuori.

Ma nonostante la sua stessa fonte smentisca l'intera faccenda, la "genia" conclude con:
"Come non riconoscere però una qualche verità nella tesi di fondo?"

Ma riconosca 'sta mentula per cortesia e non sparari boiate, che gli va bene che a spalare fango sui maschi, meglio se bianchi etero cis, è ben visto da una certa orda di deficienti rampanti, ma se invertissi le parti scoppierebbe uno di quei casini tali che le leverebbero lavoro, casa, famiglia e la costringerebbero ad un confino di fatto (ho riportato tutto qui).

Fonte


Commenti

  1. Quindi neanche lo scherzo va bene? A parte il fatto che l'ironia dello studio viene ammessa anche all'inizio e non solo alla fine e che l'autrice commenta circa la poca classe dello studio, il fatto che sia ironico non va bene? DIce quello che condanna i femministi e i gender studies perche' gli SJW sono idioti. Certo che sei delicatuccio, cocco bello. Tocchera' iniziare a chiamarti maschinazi e stare attenti al linguaggio che si usa attorno a te per non ferire il tuo delicatissimo orgoglio.

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    1. Ah che bello vederti trasformato nel peggior tipo di hater.
      Far ripartire il cervello ti costerebbe troppa fatica vero?

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    2. Non ne ho bisogno, quando le tue risposte sono queste. O adesso ti stracci ancora le vesti sostenendo di aver gia' risposto a quanto sollevato, mentre DI NUOVO scappi alla chetichella?
      Tieniti negli ambiti in cui capisci qualcosa, davvero, che sei troppo incazzato e aprioristicamente offeso con tutti quelli che parlano anche solo marginalmente di gender per riuscire a scrivere qualcosa di sensato.
      Ora mi banni anche qui o nella tua mancave resisti un po' piu' a lungo prima di fuggire?

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    3. Per chiunque legga: il signor Kazu Fai è stato ben sputtanato su facebook. Fa tanto l'arrogante ma non capisce una sega

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  2. In realtà il fondo di verità esiste, la distribuzione dell'intelligenza tra uomini e donne ha lo stesso valore medio, ma diversa varianza. Quindi, è vero che ci sono più idioti che idiote, quindi più Darwin awards uomini che donne. MA. Ma ci sono anche più supergeni che supergenie, quindi più superscienziati uomini che donne. Però non si può dire, questa seconda parte è per il sessismoh!!!11!.

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    1. Oppure semplicemente ci sono fattori che impediscono un'equa distrubuzione storica di possibilita' e osservazione e dunque le statistiche sono fallate. Motivo per cui, chi ci capisce qualcosa, tratta lo studio come uno scherzo e non come un attacco al sacro fallo.

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  3. Smisi di leggere focus svariati anni fa, quando cominciarono a prendere sul serio le "ricerche" sul "morbo di morgellons" che è stato dimostrato essere una malattia psicosomatica e niente di più. Ora non mi stupisce che prendano per buono uno studio nato per burla sul famoso Premio Darwin, che è un premio assegnato con forte dose di ironia stando ai suoi stessi fondatori.
    Ai commentatori sopra: il problema è quello evidenziato da Davide, con l'aggiunta del fatto che è un problema delle popolazioni anglosassoni ormai infettate dal virus del "politicamente corretto"; se i gestori del Premio Darwin fossero italiani - o, ancora peggio, francesi: si veda Charlie Hebdo - se ne sbatterebbero e lì dentro si ritroverebbe una percentuale più o meno pari di "concorrenti" tra i due sessi. Non ci sono questioni di astrusi calcoli statistici; mi sento di dire a Lela che storicamente, e ancora attualmente, le donne hanno sempre faticato molto di più a emergere degli uomini, ma per ostracismo di questi ultimi, e possiamo ringraziare tre religioni (o meglio, tre ramificazioni della stessa religione) se ancora adesso "ci sono più supergeni che supergenie" e bla bla bla. È lo stesso motivo per cui ci sono più dirigenti uomini che donne nelle grandi industrie: una donna si trova automaticamente troppe porte sbarrate in faccia e deve faticare per sfondarle, stabilendo magari poi che il gioco non vale la candela e lasciando perdere. Ultimamente, però, le "supergenie" stanno emergendo: la gente comincia (con molta fatica, eh) ad accettare che la firma in fondo a una scoperta epocale sia di una donna. Quand'è nato il premio Nobel, assegnarlo a (una a caso) Rita Levi Montalcini sarebbe stato quasi un delitto. Quanto all'idiozia da Premio Darwin, ribadisco: ho conosciuto personalmente troppi casi equamente distribuiti tra i due sessi che sarebbero dei degni candidati, e se spettasse a me assegnare questo, ahem, prestigioso premio non andrei a fare differenze.

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    1. Chiedo venia: ho detto Davide? Volevo dire Fabrizio. (Quando leggi ventordici blog insieme e mischi tutto come un minestrone... :-( )

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