Disabili e sussidi: perché denunciare le disparità di trattamento scatena odio?

Qualche tempo fa, una pagina dedicata ai malati di sclerosi multipla ha pubblicato una frase che ha fatto discutere: "Il vero razzismo sta nel dare 280 euro al mese a un disabile e 1120 a un immigrato."

La reazione è stata immediata: valanghe di insulti e attacchi contro chi sollevava il problema.

Ma fermiamoci un attimo e riflettiamo: perché una denuncia sulla condizione economica dei disabili viene trattata come un affronto, anziché come un tema sociale da affrontare?

Disabili contro le fake news: quanto è davvero l’aiuto economico?

Alcuni hanno tentato di screditare la denuncia con argomentazioni traballanti, affermando che:

  • "La quota per i disabili è nettamente superiore."

  • "Sono bufale, i 35 euro non li danno direttamente agli immigrati!"

Ma cosa significa esattamente "nettamente superiore"?

Alcuni disabili ricevono 295 euro al mese, una cifra che a malapena copre le spese di base. E per chi ottiene l’assegno di accompagnamento (intorno agli 800 euro), parliamo di persone gravemente non autosufficienti, che necessitano di assistenza continua.

Quindi, davvero possiamo dire che queste persone siano adeguatamente supportate dallo Stato?


Pensione di invalidità non dignitosa


Disabili abbandonati: una realtà che fa comodo ignorare

A rendere ancora più surreale la vicenda, c’è chi ha definito i malati di SLA "disinformatori populisti", ignorando totalmente la loro realtà quotidiana.

Un disabile non deve solo sopravvivere, ma affrontare anche costi enormi per:

  • Esami specialistici

  • Visite mediche costose

  • Farmaci spesso non completamente coperti dal sistema sanitario

  • Spese quotidiane, come bollette e alimentazione

Di fronte a questa situazione, non è normale sentirsi trascurati?

La "bufala" dei 35 euro al giorno: cambiare la forma non cambia la sostanza

Un altro espediente per negare la disparità è stato quello di urlare alla bufala: "I 35 euro al giorno non vengono dati direttamente agli immigrati!"

Ma cosa cambia?

  • Lo Stato sta comunque spendendo quei soldi

  • La cifra include vitto, alloggio, pulizia e assistenza sanitaria completa

  • Gli immigrati godono di tutte le esenzioni dal ticket sanitario

Quindi, alla fine, quei fondi ci sono e vengono erogati.

Disabili dimenticati, mentre altri vengono protetti

Ho parlato con un disabile che mi ha espresso tutta la sua frustrazione: con una pensione ridicola, si sente abbandonato, mentre altri godono del sostegno dello Stato, ONU, UE e ONG.

Ma è più semplice attaccare chi denuncia queste disparità piuttosto che ragionare sulla questione.

Conclusione: il riflesso pavloviano dell’indignazione a senso unico

Viviamo in un’epoca in cui sollevare certi problemi significa diventare automaticamente bersagli di insulti e critiche.

Ma ignorare la realtà non la cambia: i disabili in Italia ricevono sussidi minimi, mentre altri gruppi godono di un trattamento economico ben più favorevole.

La domanda è: fino a quando si continuerà a negare l’evidenza?

Ultimo aggiornamento: Giugno 2025