Azienda inventa nuovi standard per le taglie del vestiario

Una donna, bengalese naturalizzata negli States, ha aperto una azienda tessile che rivende abiti vari, e fin qui nulla di strano. La donna, al secolo Nabella Noor, dice di aver rivoluzionato gli standard delle taglie perché "non accetto le taglie odierne".
Mao Tse Tung ha detto che la rivoluzione è un atto di violenza, e aveva ragione perché questo è un bagno di sangue del buonsenso.
Cominciamo a descrivere la donzella, non tanto perché alla fine mi importa di come uno sta messo ma per capire in anticipo dove vuole andare a parare (credo sia piuttosto soddisfacente capire le cose osservando i dettagli prima di sentirlo raccontato):

Più larga che alta, doppio mento ma soprattutto, gran primato, doppio collo.

Non esagero, ha il doppio collo! E' così grossa che le braccia sembrano cortissime e le agita a destra e sinistra che sembra non so cosa.
Insomma, abbiamo capito dove vuole andare a parare "rivoluzionando" lo standard delle taglie dei vestiti no? Quella gente che lotta con tutte le loro forze per evitare di perdere 20 kg e muore a 27 anni.
Ma entriamo nella questione:



La taglia extra large diventa "Radiosa"
La taglia extra extra large diventa "Potente"
La taglia tripla extra large diventa "Amato/a"
La taglia tetra extra large diventa "indipendente", che dico io, oltre ad essere una ridicola illusione è anche lontanissima dalla realtà: pesando 250 kg non si può essere indipendenti manco per pulirsi lo spacco del culo dopo aver defecato...

XS è "passionale"
Small è "coraggiosa"
Media "D'ispirazione"
Large "Impavida"

"Siamo molto di più che una taglia, un'etichetta"

Puoi dirlo forte! Su questo sono d'accordissimo! Del resto non si può mica negare!

"Dobbiamo capire che lo standard di bellezza non è uno solo"
No, infatti non si è stuccata la faccia per aderire a quello standard di bellezza. Affatto.

"Non cambierò il mio standard di bellezza per conformarmi a quello che dice la società"
Ovviamente vale solo per le donne, infatti hanno intervistato queste donne "plus size", orgogliose di esserlo che vanno in giro a dire che il peso non rende belli o brutti, e hanno candidamente ammesso che "gli uomini grassi non ci piacciono".

A casa mia si chiama ipocrisia, il resto vedilo tu.



Chissà se un giorno si renderanno conto che potranno pure sentirsi bellissimi e stupendi ma la salute se ne sbatte allegramente.
Insomma, Nabella Noor ha tirato fuori proprio Nabella cagata