Agriturismi e Sovranismo: Quando il Km0 Diventa un Caso Politico
Dopo il clamoroso caso di Paw Patrol fascista, ecco un nuovo capitolo dell’etichettatura creativa: stavolta, gli agriturismi sarebbero diventati un simbolo del sovranismo. E non è un’idea nata oltreoceano, ma direttamente da alcuni giornalisti italiani.
L’Accusa: Gli Agriturismi Sono Sovranisti?
Secondo un recente articolo di Repubblica, il consiglio regionale della Lombardia ha approvato una norma che impone agli agriturismi di servire vino e pesce esclusivamente di provenienza lombarda. Questo provvedimento, proposto dal centrodestra, è stato interpretato da alcuni come un segnale di autarchia alimentare.
Ora, fermiamoci un attimo: cosa si dovrebbe servire in un agriturismo, se non prodotti locali?
Agriturismo: Definizione e Buonsenso
Un agriturismo, per definizione, è un’azienda agricola che offre ospitalità e ristorazione basata su prodotti del territorio. Finora, alcune regioni permettevano agli agriturismi di acquistare fino al 30% di prodotti non locali, spesso provenienti dalla grande distribuzione.
La Lombardia ha deciso di ridurre questa percentuale, imponendo che l’80% del cibo servito sia di produzione regionale. Chilometro zero, sostenibilità, valorizzazione del territorio. Dove sarebbe il problema?
L’Evoluzione degli Agriturismi in Italia
L’agriturismo in Italia ha radici profonde. Il concetto è nato negli anni ‘60, quando la diminuzione degli agricoltori e le migrazioni verso le città industriali hanno spinto le aziende agricole a diversificare le proprie attività.
Nel 1973, le province autonome di Trento e Bolzano hanno introdotto le prime leggi in materia, regolamentando l’ospitalità rurale e la gestione delle strutture agrituristiche. Negli anni ‘80, il fenomeno ha iniziato a espandersi, con sempre più aziende agricole che offrivano vitto e alloggio ai turisti in cerca di esperienze autentiche.
Oggi, l’agriturismo è un settore in crescita, con un impatto economico significativo. Secondo le analisi, il comparto agrituristico italiano è sempre più integrato con le risorse territoriali, contribuendo allo sviluppo sostenibile delle aree rurali.
Il Paradosso del Km0: Da Greta al Sovranismo
E qui arriva il cortocircuito logico: un giorno si elogia Greta Thunberg e la sostenibilità, il giorno dopo il Km0 diventa un pericoloso segnale di sovranismo.
Se il concetto di agriturismo esiste da oltre 40 anni, perché improvvisamente viene etichettato come autarchico?
Il Giornalismo Oggi e la Ricerca della Polemica
Il giornalismo contemporaneo sta attraversando una crisi profonda. L’avvento del digitale ha trasformato il modo in cui le notizie vengono consumate, portando a una frammentazione dell’informazione e a una crescente dipendenza dai social media.
Secondo gli esperti, il giornalismo è sempre più influenzato dall’“economia dei creatori”, dove la ricerca del traffico online spinge verso contenuti sensazionalistici e polarizzanti. La crisi della fiducia nei media tradizionali ha portato a un aumento delle fake news e a una maggiore difficoltà nel distinguere l’informazione verificata dalla propaganda.
La ricerca della polemica è diventata una strategia per attirare l’attenzione. Titoli provocatori, interpretazioni forzate e narrazioni distorte sono strumenti sempre più utilizzati per generare engagement. Il caso degli agriturismi etichettati come sovranisti è solo un esempio di questa tendenza.
Conclusione: Il Buonsenso è Sovranista?
La normativa lombarda sugli agriturismi non ha nulla di autarchico o sovranista: è semplicemente un incentivo alla valorizzazione dei prodotti locali.
Se il Km0 è diventato un problema politico, forse il vero problema è la tendenza a cercare polemiche dove non ci sono.
articolo originaleevoluzione degli agriturismo