Perché lo sfruttamento rovina l'economia

A distanza di qualche giorno la sparata del sindaco di Gabicce mare continua a far parlare, e parecchio. Quindi, aggiungendo a quanto avevo già affermato in precedenza (cioè che il RDC non c'entra sega ma sono loro che sfruttano come schiavi i lavoratori), devo ricordare quanti danni all'economia creano questi lavori che non rasentano lo schiavismo, lo sono:
Per prima cosa devo ricordare in pochissime parole quali furono i meccanismi che impedivano di superare la crisi del 1929, probabilmente una delle peggiori crisi economiche mondiali storiche:

Il denaro non circolava. Era tutto pressoché fermo perché si era creata tantissima disoccupazione, la disoccupazione faceva crollare i consumi, i bassi consumi facevano chiudere delle attività, la chiusura delle attività creava disoccupazione. Un circolo vizioso da cui non si riusciva ad uscire.

Ma non tutti erano senza soldi. Chi aveva soldi non li spendeva mica per gli altri, ma per sé: una volta soddisfatti i loro bisogni non spendevano altro. Quindi anche chi potenzialmente poteva iniziare a consumare di più per ravvivare l'economia non lo faceva.


Infatti la crisi la risolsero grazie agli investimenti dello stato, con ad esempio la costruzione di infrastrutture, che diedero lavoro a molta gente distribuendo salari che fecero ripartire i consumi.
Era l'impulso che serviva, nuova linfa per l'economia.

Perché parlare di questo per prima cosa? Perché è la cosa più importante!
Oggi abbiamo una situazione diversa ma con qualche similitudine: i datori di lavoro che potenzialmente hanno il denaro, e i lavoratori che non ne ricevono perché schiavizzati.

Avevo fatto un esempio nell'altro articolo: grande ristorante a capodanno: 2 milioni (minimo) di euro di introito lordo. Stipendi distribuiti: a malapena 2000 euro andandoci larghissimi, sfruttando una ventina di dipendenti fra cuochi, lavapiatti e camerieri.

Ora capisco benissimo che il ristorante abbia altri costi, il cibo non te lo regala nessuno, ci sono costi di elettricità, gas e le tasse da pagare. Quando le pagano.
Ma tolte tutte queste spese posso ipotizzare gli sia rimasto un milioncino di euro pulito pulito in tasca? Per guadagnarlo hanno pagato appena il 2% in "stipendi". Sembra normale?
Non è che forse, visto che senza quei lavoratori non avrebbero guadagnato una sega, sarebbe stato più giusto pagarli di più? Pagarli il giusto.

Ma a parte il discorso giusto o sbagliato abbiamo assistito ad una cosa impressionante: 2 milioni di euro di consumi hanno distribuito a malapena 2000 euro di stipendi. La ricchezza si è concentrata praticamente tutta nelle stesse mani.

Moltiplichiamo il tutto per le decine di migliaia di realtà simili e abbiamo la risposta al perché l'Italia non esce mai dalla crisi: intere generazioni che campano con 500 a volte 800 euro al mese (Qualche differenza fra nord e sud ma si stanno appianando a quanto mi dicono) e che non possono consumare.

Cosa significano stipendi così da fame?
Che i giovani (le principali vittime di precariato e schiavitù, ma non le uniche) non consumeranno. Hanno a malapena di cui campare, stando dai genitori ovviamente.
Andranno forse al pub?
Andranno forse a cenare al ristorante?
Andranno forse a comprare casa?
Andranno forse in affitto da soli o con la compagna?
Andranno forse a comprare una macchina nuova?
Andranno forse al cinema?
Andranno forse in vacanza?
Andranno forse a visitare qualche città artistica?
Andranno forse negli stabilimenti balneari?

La risposta a tutto è no, anche volendo non potranno che farlo molto raramente.
Chi capisce qualcosa di economia sa bene che questi "imprenditori" sono degli emeriti deficienti che si danno la zappa sui piedi.

E gli schiavisti se ne sono accorti, specialmente parlando di ristorazione e balneazione: hanno sempre meno clienti, da anni. E come hanno reagito alla cosa? Lo sappiamo tutti: "tagliando" i costi del lavoro con lo schiavismo. Sempre più schiavi sottopagati, andando a peggiorare la situazione.

"Eh ma, un lavoratore costa tantissimo!!"
Per quanto è vero che la tassazione in questo paese sia troppo alta, un lavoratore produce molto più di quanto lo paghi, su questo non ci piove.
Altrimenti non avrebbe senso prendere dei dipendenti.

Se gli affari vanno male punti ad aumentare la clientela, non a schiavizzare i dipendenti, perché i dipendenti sono consumatori a loro volta e così facendo non fai che gettare benzina sul fuoco.
Chi si comporta in quel modo non solo è un incapace ma anche un infame.

Qualcuno dovrebbe seriamente spezzare questo andazzo.
Ah no, hanno reso ancora più diffusi i contratti precari legalizzando di fatto lo sfruttamento.
Contratti a progetto "legali" che ti pongono di fronte quote irrealizzabili così che il lavoratore venga pagato solo 200 euro al mese invece di 1200.
E sto parlando di "legalità" presente già 20 anni fa.

Il declino è lento e inesorabile, forse troppo lento: così lentamente che molti non si sono accorti della situazione e ci si sono abituati.
E per concludere: questi per anni hanno schiavizzato la gente abbassando sempre di più le condizioni di lavoro e le paghe tanto che ormai non trovano nemmeno più gente tanto disperata da sfruttare come schiavi, con quale faccia di bronzo si lamentano e addossano colpe ai lavoratori stessi?