L'enorme problema della corruzione della magistratura italiana

I recenti scandali hanno messo in luce quello che già si sospettava da tempo: la magistratura italiana, soprattutto ad "alti" livelli, fa schifo e non è assolutamente come dovrebbe essere: giochi di potere, scontri fra ideologie, corruzione.
Recentemente lo scandalo ha colpito Palamara, ex membro del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) ed ex presidente dell'associazione nazionale magistrati, uno dei più noti magistrati italiani.
Lo si accusa di aver preso soldi e regali da un gruppo di potere per ottenere sentenze favorevoli per alcuni "imprenditori" e non solo, una volta venuto a conoscenza (illegalmente) dell'indagine a suo carico tramite amici avrebbe provato a far nominare un suo amico come capo della procura di Perugia, competente per le indagini a suo carico.


Se le accuse si rivelassero fondate è inutile che io sottolinei quanto grave sarebbe la cosa.
Ma sempre quanto letto sui giornali sembra che questo scandalo non sia scoppiato a caso: potrebbe essere in corso una "guerra" fra diversi gruppi di magistrati che cercano di ottenere il potere.

Ma che gruppi sarebbero? Gruppi con ideologie politiche o ammanicati con gente di potere.
Si capisce quale è il problema?
La magistratura è stata resa un potere autonomo appunto per evitare influenze da parte della politica. Tutte le nomine, le promozioni e i provvedimenti disciplinari vengono decise da magistrati e da nessun altro, appunto per evitare influenze politiche.

Però vediamo che all'interno della magistratura le influenze politiche ed economiche ci sono eccome, e la cosa non va affatto bene. La legge è uguale per tutti, in teoria, e le sentenze dovrebbero basarsi sull'analisi oggettiva dei fatti e non interpretando i fatti con ottica ideologizzata o peggio corrotta dal denaro e dall'interesse personale.

La cosa è gravissima, tanto grave che spiegarla è difficile e mi viene solo in mente un caso eclatante statunitense per rendere evidente la cosa:
L'omicidio di Sacco e Vanzetti.

Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti erano due italiani emigrati negli Stati Uniti che vennero accusati dell'omicidio di un cassiere e una guardia che vennero assassinati durante una rapina.
Sui due non c'erano prove convincenti che potessero indicarli come colpevoli.
Ma vuoi il fatto che i due fossero anarchici e quindi stavano sui marroni, vuoi che i due giudici volevano fare carriera, il processo farsa si concluse con i due condannati a morte.

Nonostante l'assassino, un sudamericano, avesse confessato l'omicidio.
Li hanno condannati ugualmente, senza vergogna. Due innocenti. Per ideologia e per fare carriera.
Nota bene: io sono tutt'altro che vicino alle idee anarchiche.

Ecco cosa non va in una magistratura che invece di essere super partes è ideologizzata e fa pure giochi di potere scontrandosi con altri magistrati: le sentenze che faranno non saranno MAI giuste.
Qualsiasi idee politiche abbiano non conta. Destra centro sinistra, non cambia nulla: sempre sentenze inique e ingiuste emetteranno.
E questo è tutto il contrario di quello che dovrebbero fare.

E' uno schifo totale anche perché chiunque cerchi di sistemare le cose viene accusato di "minacciare l'indipendenza della magistratura", come se fosse ancora (o mai stata?) indipendente.
Magistrati che una volta dimessi vanno in politica o in posti di comando in grandi multinazionali o società "di investimenti", ex politici che diventano magistrati.
E' uno schifo, bello e buono, che sputa sulla costituzione ma soprattutto sul concetto di democrazia.

Io ora capisco che i magistrati siano persone e in quanto tali abbiano delle loro idee, è anche lecito che le abbiano. Non capisco affatto quando prendono queste idee e le impongono ad altri tramite delle sentenze che in realtà dovrebbero essere imparziali creando favoritismi e antipatie incostituzionali.

Non stiamo parlando di articoli di giornale che vedono un fatto e te lo descrivono in base al loro colore (anche questo NON dovrebbe esistere ma esiste eccome) che se uno è minimamente furbo sente le due campane e si fa un'idea più veritiera "facendo la media" di quanto ha letto.
Qui parliamo di SENTENZE che influiscono sulla vita delle persone in modo diretto e pesantissimo, molto più della stampa che già fa danni di suo!

Per concludere voglio ricordare che gli scellerati che hanno perseguitato Enzo Tortora non solo non hanno pagato per le loro azioni, ma HANNO FATTO CARRIERA.

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