Will Smith non è abbastanza nero per interpretare Richard Williams

La polemica sulla scelta di Will Smith per interpretare Richard Williams nel film King Richard ha acceso un dibattito sul colorismo, un concetto che riguarda la discriminazione basata sulla tonalità della pelle all’interno della stessa etnia.

La controversia sulla scelta di Will Smith

Il film King Richard racconta la storia di Richard Williams, padre e coach delle leggendarie tenniste Serena e Venus Williams. Quando è stato annunciato che Will Smith avrebbe interpretato il ruolo, alcuni utenti sui social hanno criticato la scelta, sostenendo che Smith fosse troppo chiaro di pelle rispetto a Williams.

Secondo i critici, il ruolo avrebbe dovuto essere affidato a un attore con una carnagione più simile a quella di Williams, come Idris Elba o Mahershala Ali.


Cos’è il colorismo?

Il colorismo è una forma di discriminazione interna alle comunità etniche, dove le persone con pelle più chiara vengono spesso percepite come più privilegiate rispetto a quelle con pelle più scura.

Questo fenomeno ha radici storiche profonde, soprattutto nelle comunità afroamericane, dove la tonalità della pelle ha influenzato opportunità lavorative, rappresentazione nei media e status sociale.

Il dibattito sulla rappresentazione nei film

La polemica su King Richard si inserisce in un dibattito più ampio sulla rappresentazione nei media. In passato, Hollywood è stata accusata di favorire attori con pelle più chiara per ruoli di personaggi afroamericani.

Esempi simili includono:

  • Chadwick Boseman criticato per aver interpretato Thurgood Marshall, giudicato troppo chiaro per il ruolo.

  • Zoë Saldana nel film Nina, dove è stata truccata per assomigliare di più alla cantante Nina Simone.

La logica di mercato e il talento di Will Smith

Nonostante le critiche, molti hanno difeso la scelta di Will Smith, sottolineando che:

  • È un attore di grande talento, capace di interpretare il ruolo con profondità.

  • Ha un forte richiamo commerciale, il che garantisce maggiore visibilità al film.

  • La somiglianza perfetta non è sempre necessaria, come dimostrano molti biopic di successo.

Conclusione: una polemica esagerata?

La discussione su King Richard mostra come il tema della rappresentazione sia sempre più centrale nel mondo del cinema. Tuttavia, concentrarsi esclusivamente sulla tonalità della pelle di un attore rischia di distrarre dal vero obiettivo, ovvero raccontare una storia significativa con un interprete capace.

Alla fine, il talento e la capacità di trasmettere l’essenza del personaggio dovrebbero avere la priorità rispetto a dettagli estetici.

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