Montescudo è razzista anche se non è vero

Montescudo-Montecolombo è un paese di sette mila abitanti che da qualche ora è al centro delle polemiche sollevate dall'ennesimo caso gravissimo di razzismo (uno undici) tanto cari ai media.
Così cari che spesso o se lo inventano, o esagerano o si bevono le balle del primo che passa.

Sentiamo la storia:
Un proprietario di un locale di ristorazione dice che andava tutto liscio fino a poche settimane fa, poi la gente ha scoperto che aveva assunto un "ragazzino africano", parole sue, e improvvisamente nessuno è più andato nel suo locale. Ovviamente perché razzisti peggio di goebbels.

Dice pure che il ragazzo si è sentito in colpa e se ne è andato, ma lui eroicamente e stoicamente gli ha detto di rimanere perché "piuttosto non mangio io ma tu non te ne vai" e appende un cartello fuori dal locale con scritto "razzisti fuori di qua".

A parte che cacciare chi già non entra è praticamente impossibile qui il virtue signalling è talmente potente che è over 9000 e la cosa inizia a puzzare un po' troppo, non puzza per chi è abituato a sputare merda razzista (sul serio stavolta) contro i cittadini italiani:



A giudicare dai commenti più della metà dei lettori non si è bevuta la storiella strappalacrime, ma su una cosa sono d'accordo con Sharon: l'Italia non è così.
E infatti la storiella di virtue signalling ed eroismo puzza così tanto che non dico di essere sicuro al 100%, ma al 90% dico che è una balla totale.

Non posso andare in loco a verificare la notizia, però si possono spulciare i gruppi del paese per vedere cosa commenta la gente del posto, che sicuramente conosce bene la situazione (ringrazio Giulia per gli screen):

Prima c'era il fantasma... pare proprio che il gestore del locale non sia nuovo a inventarsi le cose pur di far parlare di sé e attirare l'attenzione, stavolta si è giocato il jolly dell'antirazzismo.

Ho una notizia: se l'antirazzismo attira tanta attenzione è perché ormai praticamente tutti sono contro il razzismo, fossero tutti razzisti come sostengono i veri razzisti (contro gli italiani) fare del virtue signalling del genere sarebbe un suicidio commerciale e non sotto ogni punto di vista.

Come un ebreo nella Germania nazista che va di fronte a hitler a dargli del coglione, che succederebbe? Verrebbe applaudito dalla folla che si era radunata per sentire i deliri del loro leader?

Salta pure fuori che il "pseudo ristorante" non sia in realtà molto buono, e forse (mica tanto forse), la gente non ci va per quel motivo. Cosa che approfondiamo pure con il prossimo screen (se c'è lo spazio).

Salta pure fuori che le ultime due gestioni, prima del genio del marketing immagino, fossero di un etiope, che per chi non lo sapesse l'Etiopia è un paese africano vicino all'Egitto, e di una brasiliana, e andavano avanti senza problemi.

Ma a parte le precedenti gestioni non credo esistano molti locali in Italia dove non ci lavora uno straniero, cosa che hanno commentato anche
gli utenti del web cose del tipo: "A Roma è pieno di pizzaioli stranieri e le pizzerie sono comunque sempre piene".

Insomma, sempre più dubbi riguardo la veridicità della faccenda. Un ristorante scarso ha pochi clienti, il tizio assume un "ragazzino africano" che non si capisce se è adulto o meno visto che non ha la terza media e frequenta l'alberghiero (ma si può andare all'alberghiero senza la terza media?) e se non ha clienti è colpa del rasismo.

Continuo a sentire puzza, ma vorrei mostrare il commento di una persona che afferma di abitare vicino al locale, che ha commentato nella pagina facebook del corriere



"Conosco il locale abito vicino, la verità è che prima era gestita divinamente (dalla brasiliana e dall'etiope NB), ora io e parlo per me non ci vado più per qualità scadente e prezzi da stella, non certo per chi prepara le pizze. Vergognarsi mai?"

Eh no, mica si vergognano!
Le bufale vanno combattute ma in questo caso "è il messaggio kekkontah!!11!!!1".

E ogni singola volta devo far notare che a raccontare boiate si ottiene l'effetto opposto, che si ottiene solo rabbia e la gente imbestialita non si comporta in modo razionale.

In poche parole: hanno rotto i coglioni, e nemmeno poco.

E' forse la quarantesima volta che leggo una fake news sul "razzismo dilagante" nel nostro paese, tutto perché non hanno nient'altro da dire di intelligente.

Mi riferisco anche ai politici, gente che non ha fatto altro che aumentare il debito pubblico per 5 anni badando ai razzi loro e adesso sbraita razzismo a destra e a sinistra perché hanno votato altri (no, non ho cambiato idea sui cinque stelle, il casino con la TAV è ridicolo) e l'unica cosa di cui possono sbraitare senza temere di essere tacciati di essere dei dementi è il rasismo.

A dire il vero ci hanno provato, come martina (maiuscola revocata) che iniziò a sbraitare per il taglio di 50 milioni fatto al fondo "dopo di noi" che secondo lui aveva fatto il governo attuale, ricordo la gente che commentava tutto facebook urlando al NAZISMO addirittura, salvo poi scoprire che il taglio era stato fatto dal SUO governo un anno prima.

Hanno cancellato tutto, io però non mi sono bevuto la stronzata perché all'epoca la legge di bilancio non era ancora nemmeno stata fatta (come accusare un pedone di aver lasciato tracce di pneumatici sull'asfalto) e ancora ricordo come la gente non dice un razzo se lo fa il suo partitino preferito però poi urla al fasismo nasismo rasismo se lo fa chiunque altro.

Che hanno rotto i coglioni l'ho già detto?
Ecco, lo ripeto: hanno rotto i coglioni.

Questi continuano a balbettare di attacchi razzisti, di pestaggi, di uova in faccia per il colore della pelle, di aggressioni, licenziamenti, boicottaggi e dipingono un quadro generale che NON ESISTE.
E sapete cosa porta tutto questo? Che la gente quando vede un caso di razzismo vero pensa "eh ma non è grave" perché abituata a sentire di ben peggio.
Cosa vuoi che sia un insulto ad un tizio quando altri vengono malmenati per strada?

E tutto questo per cosa?
Perché saranno coglioni?

Corriere della bufala (sera)