Il caso del prosciutto “italiano” contraffatto: truffa alimentare o prodotto di bassa qualità?
Negli ultimi giorni, due video virali hanno scosso il web e sollevato dubbi sulla qualità dei prodotti alimentari venduti con etichette italiane.
Nel primo filmato, un consumatore apre un prosciutto confezionato, etichettato come “italiano”, e scopre che all’interno non c’è un vero pezzo di carne, ma una poltiglia informe, ben lontana dall’aspetto di un prosciutto autentico.
Il secondo video, girato presumibilmente da salumieri, mette alla prova la teoria del primo e conferma: il contenuto è una massa di scarti di lavorazione, inclusi pezzi di osso, nonostante la confezione lo descriva come disossato.Truffa alimentare o semplice bassa qualità?
La prima reazione è pensare a una contraffazione alimentare, ma è importante fare chiarezza:
Non si tratta di un prodotto Made in China.
Il marchio riportato non sembra esistere, il che fa pensare a una frode commerciale.
I prezzi sono comparabili a quelli di un vero prosciutto, il che suggerisce una possibile truffa ai danni dei consumatori.
In pratica, qualcuno ha preso scarti di lavorazione, li ha pressati e confezionati, etichettandoli come prosciutto italiano.
L’Italian Sounding e il problema delle contraffazioni
Questo episodio si inserisce nel più ampio problema dell’Italian Sounding, ovvero la pratica di vendere prodotti contraffatti che imitano il Made in Italy, sfruttando nomi, colori e immagini tipiche della tradizione italiana.
Secondo Coldiretti, il fenomeno dell’Italian Sounding costa all’economia italiana oltre 100 miliardi di euro, con prodotti falsificati che includono:
Prosciutti e salumi, venduti con nomi italiani ma prodotti all’estero con materie prime di scarsa qualità.
Formaggi come Parmigiano e Grana Padano, spesso sostituiti da varianti economiche prodotte senza rispettare i disciplinari.
Pasta e sughi italiani, etichettati con nomi italiani ma realizzati con ingredienti non autentici.
Come riconoscere un prodotto autentico?
Con il crescente rischio di truffe alimentari, è importante sapere come distinguere un prodotto originale da un falso:
Verificare il marchio: controllare se l’azienda esiste realmente e se ha certificazioni di qualità.
Leggere gli ingredienti: un prosciutto autentico non dovrebbe contenere scarti di lavorazione o carne pressata.
Preferire prodotti DOP e IGP: le certificazioni di Denominazione di Origine Protetta (DOP) e Indicazione Geografica Protetta (IGP) garantiscono autenticità e qualità.
Attenzione ai prezzi troppo bassi: un prosciutto di qualità non può costare quanto un prodotto di seconda scelta.
Conclusione: attenzione alle truffe alimentari
Il caso del prosciutto contraffatto dimostra quanto sia importante controllare l’origine dei prodotti e non fidarsi ciecamente delle etichette.
L’Italian Sounding continua a danneggiare il Made in Italy, e solo una maggiore consapevolezza dei consumatori può contrastare queste truffe alimentari.
Se un prodotto sembra troppo bello per essere vero, probabilmente non lo è.