Il business delle influencer: quanto è davvero efficace la “Giulia Nati Academy”?
Negli ultimi anni, il fenomeno degli influencer ha conquistato il mondo dei social media, creando nuove opportunità di guadagno. Ma è davvero così semplice diventare un influencer di successo?
La trasmissione televisiva Nemo ha realizzato un servizio sulla Giulia Nati Academy, una scuola per aspiranti influencer, e ha messo in luce alcune criticità del settore.Influencer: sogno o illusione?
Il servizio inizia con un’affermazione allettante: > “Puoi guadagnare dai 5 fino a 20-25-30 mila euro al mese.”
Questo messaggio fa sognare molti giovani, ma quanto è realistico?
Paragonando questa dichiarazione alla realtà, è come dire che aprendo un piccolo market di quartiere si può diventare miliardari, solo perché le grandi catene di supermercati fatturano miliardi.
Il mercato degli influencer sta cambiando rapidamente e si sta saturando. Oggi, molte persone cercano di entrare in questo settore, ma il pubblico rimane lo stesso e difficilmente seguirà centinaia di nuovi profili contemporaneamente.
Il mito del guadagno facile: l’esempio di Chiara Ferragni
Nel servizio viene citata Chiara Ferragni, che genera 30 milioni di euro l’anno.
Ma è davvero possibile replicare il suo successo?
Ferragni ha costruito il suo brand grazie a:
Contatti nel settore moda, facilitati da sua madre.
Agenzie di pubbliche relazioni che hanno promosso il suo profilo.
Follower comprati, creando un effetto “pecora” che ha attirato follower reali.
> “Fake it until you make it” è un detto americano che significa “fingi finché non diventi davvero ricco”, ed è esattamente la strategia usata da molti influencer.
Ma chi pensa di diventare famoso semplicemente con un corso potrebbe fare un grave errore di valutazione.
Quanto costa diventare influencer?
Secondo la Giulia Nati Academy, ogni foto su Instagram può valere tra i 700 e i 2500 euro.
Un’opportunità irresistibile per chi desidera guadagnare facilmente.
Ma per iscriversi al corso bisogna pagare 500 euro, una cifra significativa per chi spera di ottenere un rapido successo.
> “Se a 17 anni sono qui in questa accademia, pagata con i miei soldi, è per poter dire che mi sono costruita da sola il mio futuro.”
Questa dichiarazione dimostra quanto molti giovani siano convinti che diventare influencer sia una strada garantita verso il successo.
Il problema? Il mercato è saturo e la stragrande maggioranza degli aspiranti influencer fallirà miseramente.
Perché il 99,99% non ce la farà?
Cosa serve per diventare influencer? Un cellulare e un account social.
Questo significa che centinaia di migliaia di persone ci proveranno, creando una competizione feroce.
Molti useranno strategie discutibili per emergere:
Follower comprati in pacchetti di centinaia di migliaia.
Interazioni false per aumentare la visibilità.
Foto di lusso manipolate, con viaggi in prima classe photoshoppati o auto di lusso noleggiate solo per gli scatti.
Scenari artificiali, come finti interni di aerei privati per simulare uno stile di vita esclusivo.
Insomma, più che una carriera, sembra un’illusione di successo basata su trucchi digitali.
Il contenuto del corso: informazioni davvero utili?
Dopo la promessa di una “rivoluzione del profilo in tre settimane”, il corso presenta alcune regole fondamentali:
Mai repostare, per mantenere originalità.
Scegliere nomi semplici, senza trattini, punti o numeri.
Cogliere il momento giusto per pubblicare, per massimizzare le interazioni.
Sono consigli utili, ma non rivoluzionari.
Su Facebook, basta controllare gli orari di picco dell’utenza per sapere quando è meglio pubblicare.
I nomi semplici sono una regola di marketing da sempre.
Insomma, nulla di nuovo rispetto alle informazioni già disponibili gratuitamente.
Quanto vale davvero il corso?
La Giulia Nati Academy offre corsi non solo per influencer, ma anche per imprenditori interessati al social media marketing.
Ma il vero problema è il costo:
Un buon corso di copywriting o social media management si trova facilmente per 20-50 euro.
Qui si chiede 500 euro, senza garanzia di successo.
> “Questa ragazza non mi sembra affatto stupida, sa bene che un domani gli influencer potrebbero non esistere più e sta diversificando con questi corsi.”
Una strategia intelligente per chi già ha un seguito, ma una trappola per chi cerca di emergere in un mercato saturo.
Conclusione: un sogno che svanisce rapidamente
Il corso potrebbe essere interessante per chi ha già delle basi, ma per la maggior parte delle persone è una spesa inutile.
Il mercato degli influencer è sempre più saturo, e pochissimi riusciranno a emergere davvero.
Per molti, sarà solo un tentativo fallito che costerà tempo e denaro.