"Esperti" vogliono tassare la carne rossa

Tassa sulla carne rossa: una misura realmente necessaria o un’esagerazione?

Negli ultimi anni, il dibattito sulla carne rossa e i suoi presunti effetti sulla salute ha alimentato molte controversie.

Ora, alcuni esperti internazionali stanno spingendo per l’aumento delle tasse sulla carne con la motivazione di coprire le spese mediche legate al suo consumo.

Ma questa misura è davvero basata su dati scientifici affidabili?

La carne rossa è davvero un problema di salute globale?

La proposta di tassare la carne rossa nasce dall’idea che il suo consumo sia collegato a malattie cardiovascolari e tumori, ma quanto è fondata questa affermazione?

Il rapporto dell’OMS che classificava la carne rossa come “potenzialmente cancerogena” è stato fortemente criticato, proprio perché:

  • Non distingue tra carne lavorata e carne fresca.

  • Non considera la qualità degli allevamenti nei diversi paesi.

  • Non analizza il consumo moderato, ma si basa su dati estremi.

In Italia, il consumo pro capite di carne è inferiore rispetto a molti altri paesi, tra cui Stati Uniti e Germania.



La differenza tra carne italiana e carne americana

Uno degli errori più comuni è generalizzare i dati sulla carne, senza considerare le differenze nella produzione e nei metodi di lavorazione.

Negli Stati Uniti, il consumo di carne è spesso eccessivo, con prodotti altamente processati e ricchi di conservanti (nitrati e nitriti).

In Italia, invece:

  • La carne fresca è più genuina.

  • Gli allevamenti seguono standard di qualità più elevati.

  • Il consumo è più bilanciato rispetto agli USA.

Dunque, applicare una tassa sulla carne basandosi su studi svolti in America potrebbe non essere rilevante per il resto del mondo.

Tassare la carne: una misura efficace o una scelta politica?

Se in alcuni paesi il consumo eccessivo di carne rossa è davvero un problema, la soluzione non dovrebbe essere una tassa, ma piuttosto:

  • Campagne informative per promuovere un consumo moderato.

  • Educazione alimentare, per insegnare metodi di cottura più sani.

  • Normative sulla qualità per migliorare la produzione.

Applicare una tassa sulla carne per “ripagare le spese mediche” è un approccio limitato e poco efficace, paragonabile a: > “Tassare le case abusive invece di sanarle, così si finanziano le operazioni di soccorso e i funerali.”

Una soluzione più logica sarebbe intervenire sulla qualità della carne, piuttosto che punire i consumatori con tasse inutili.

Alimenti nocivi: perché solo la carne viene tassata?

Se la motivazione dietro questa tassa è la salute, allora perché colpire solo la carne rossa?

  • Tostare il pane troppo genera le stesse sostanze nocive.

  • La dieta vegana può causare rachitismo e malnutrizione nei bambini.

  • Soia, zuccheri e alcuni flavonoidi possono diventare dannosi se consumati in eccesso.

Tutti gli alimenti, se consumati senza criterio, possono causare problemi di salute, quindi perché questa ossessione contro la carne?

Le lobby e l’influenza sulle decisioni internazionali

Molti esperti ritengono che dietro questa proposta ci siano lobby animaliste e vegane, che hanno influito perfino sulle politiche dell’ONU.

L’argomento dell’impatto ambientale della carne viene spesso distorto:

  • Mangiare ortaggi coltivati in serra fuori stagione ha un impatto ambientale simile alla produzione di carne.

  • I dati utilizzati per giustificare la tassa non sempre considerano tutti i fattori.

Non sarebbe sorprendente scoprire che lo studio che propone la tassazione sia stato commissionato da gruppi di interesse con obiettivi ideologici.

Conclusione: una proposta inefficace e poco giustificata

Riassumendo:

  • Il consumo moderato di carne rossa non è un problema di salute pubblica.

  • I dati scientifici sono spesso parziali e influenzati da studi americani.

  • La tassazione non è la soluzione migliore per promuovere un’alimentazione sana.

Questa misura appare più come una scelta ideologica e politica, piuttosto che una reale soluzione per migliorare la salute pubblica.

Forse la vera domanda è: > Tassare la carne serve davvero alla salute o è solo un modo per controllare le abitudini alimentari?


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