Proteste contro la rievocazione della legione romana di Ravenna

A Ravenna è stato organizzato un corteo di rievocazione della legione romana "Legio I" con tanto di mostra e la ricostruzione di un accampamento romano. Sulla carta, e dalle fotografie, sembra tutto molto bello, e in effetti ad assistere c'era una corposa folla. Ma non tutti erano contenti.
Le femministe del posto non hanno di certo perso l'occasione di rendersi ridicole, definendo la cosa "sessista e maschilista".
Ok che Ravenna ha una leggera assonanza con "Raving", che significa delirante in inglese, ma pare che qualcuno stia prendendo un po' troppo sul serio la cosa.
Curioso di sapere che castro di ragionamento hanno fatto mi sono cascate le castagne leggendo il delirio:

"Questo genere di eventi occulta il vero ruolo del militare come dispositivo per la guerra e per l’uso delle armi. Occulta l’uso della guerra come pratica consolidata per la risoluzione dei conflitti."

Occulta cosa se lo sanno pure i somari che lavoro svolgono i soldati?

"A noi donne non sfugge certo la connessione tra militarismo e sessismo ambedue basati sulla violenza del sistema patriarcale ancora dominante. Tanto più nel clima politico e sociale di oggi, con il ritorno di istanze nazionaliste basate sul binomio Patria/Famiglia, di memoria fascista."

Patria famiglia dove l'hanno visto? Ah si, ricordo... 
Eh si è un delirio anche quello come puoi ben vedere, è qualcosa che si sono inventate di sana pianta. Sulla violenza del "sistema patriarcale" mi sto perdendo, anche perché statisticamente le donne al comando in passato muovevano molto più spesso guerra rispetto gli uomini.

Insomma, una protesta sterile, inutile, campata per aria, basata su qualcosa che esiste solo nella loro testa e non nella realtà, non per nulla ora sono oggetto di pubblico ludibrio.
E se lo meritano anche. Voglio dire, avevano nient'altro a cui pensare?

Continuo a credere che comportamenti simili facciano molto male al femminismo, perché tutti, anche io, vedendo su cosa si concentrano le femministe ci domandiamo: ma se i loro problemi sono Carlo che tiene le gambe leggermente aperte in metro oppure una rievocazione storica significa che le donne non sono per nulla discriminate.

Uno con una gamba rotta si lamenta del dolore, del momentaneo handicap, non passerebbe il tempo a lamentarsi della puntura di una zanzara. Quindi se uno si lamenta della puntura di una zanzara significa che non ha proprio nessun altro problema più grosso.

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