Il parlamento europeo ha approvato le nuove norme sul Copyright

Quella che prima era definita "link tax" e il filtro sui contenuti insomma, è stata approvata dal parlamento europeo l'altro ieri. Ho notato che in tantissimi si sono stracciati i capelli dal capo e hanno iniziato a urlare alla "fine dell'internet" e "i meme saranno illegali", così per evitare la psicosi ho aspettato di capirci meglio e ho analizzato la situazione senza farmi prendere dal panico (una volta tanto ci sono riuscito).

Vediamo, fonte ANSA, cosa ha approvato il parlamento:

* "RESPONSABILITA' GRANDI PIATTAFORME.
Questo si capiva sin dall'inizio: gli editori avevano nel mirino sin dall'inizio i colossi del web. Credo che per via della loro fossilizzazione storica li vedano come causa di perdita di denaro, peccato che nella maggior parte dei casi non è così.

* "ESCLUSE PMI. 
Come detto prima, puntano ai miliardi guadagnati dalle big companies del web. Peccato che in molti non abbiano capito che guadagnano soldi grazie a ben altro che ai loro snippet o altre stronzate...

* "LINK GRATIS; SNIPPET PROTETTI. 
Se hai un blog come il mio non devi pagare migliaia di euro a Repubblica per poter linkare un loro articolo. Ma la porcheria rimane: un fatto di cronaca che diventa coperto da copyright è una stronzata immane, una forzatura imposta dagli editori per poter estorcere denaro Google e Facebook.
Perché si tratta di quello: estorsione. Come se volessero far pagare alla gente il fatto che guardano la vetrina di un negozio.

* "REMUNERAZIONE GIORNALISTI.
Non so se si parla degli introiti dei link o degli introiti totali della casa editrice/giornali, ma questo di certo non tocca nessuno di noi. Se i giornalisti guadagnano di più buon per loro, chissà che qualche giovane precario ridotto ad uno schiavo non possa permettersi di andare in pizzeria una volta l'anno con questa norma...



* "COOPERAZIONE, NO FILTRI.
Qui si presentano i primi problemini, almeno per le grandi compagnie. In caso vengano eliminate opere non coperte da copyright (poi vediamo quali sono, andiamo con ordine) deve essere possibile fare reclamo. Fin qui tutto giusto, però i reclami devono essere gestiti da persone e non da bot.
Ora immaginiamoci piattaforme come Youtube e Facebook quanti ricorsi riceveranno, specialmente all'inizio, e pensiamo a quanto personale servirebbe per gestire quella mole di lavoro.
Si parla probabilmente di centinaia di milioni di reclami al giorno (vado a occhiometro) e mettiamo pure che siano semplicissime da visionare e valutare da una persona e ne sbrighi 5000 al giorno, quanto personale servirebbe? Troppo, fallirebbe chiunque.
L'unica soluzione sarebbe ridurre al minimo le censure scremando in modo minuzioso tutte le segnalazioni per copyright, ma anche qui buona fortuna: gli algoritmi di facebook ritengono contro le regole della community un "buongiornissimo kaffè" (vero eh) figuriamoci con cose più complesse...

* "REMUNERAZIONE ARTISTI.
Anche in questo caso all'utente finale di questo importa sega. Vorrei capire però con chi possono esigere questi artisti, ma soprattutto come. Questo punto è fin troppo impreciso e fosco.

* "FUORI WIKIPEDIA, OPEN SOURCE, MEME.
E qui è proprio quello che la gente nel panico voleva sentire. No, sembra che si potrà continuare a fare meme e satira. Insomma il fair use. Del resto sono diritti già coperti dalla legge e come ben sappiamo le leggi non possono annullarsi a vicenda.

Le mie considerazioni le ho già fatte e queste norme mi sembrano solamente un modo di estorcere soldi nel caso degli snippet o aumentare gli introiti nel caso del copyright già pagato.
Quello che non capiscono è che i diritti d'autore che prendono da youtube, per esempio, è "dieci volte inferiore rispetto la norma" perché SUL WEB SI GUADAGNA DIECI O CENTO VOLTE DI MENO!
Quindi questi in pratica pretendono di cavare sangue dalle rape, in poche parole.

In ogni caso credo durerà poco... perché c'è un precedente:
In Spagna gli editori e i giornali online pretesero e ottennero qualcosa di molto simile, cioè che Google pagasse loro i "diritti" per inserire i loro articoli in Google News.
Ebbene, Google ha chiuso Google News Espana e i giornali online si sono attaccati allegramente al mazzo, hanno perso forse metà del loro traffico e di conseguenza gran parte dei loro introiti.

Ora, secondo voi, Google e Facebook pagheranno loro il pizzo o li manderanno a fare in culo eliminando gli snippet e lasciando solo i normali link (che non sono inclusi nella legge)?
Io credo la seconda...

Fonte (senza pagare)