Crollo criptovalute, investitori perdono dal 75% al 90%
Quando sconsigliai di investire nel bitcoin rivolgendomi a chi si stava facendo prendere dall'euforia dei suoi 20 mila dollari di valore, alcune persone si infuriarono non poco.
Oggi il mio consiglio è diventato realtà: gli sprovveduti che hanno investito in bitcoin nell'epoca d'oro oggi hanno perso fino al 90% del loro capitale iniziale.
Gente che ha buttato tutti i propri risparmi nella criptovaluta convinta che la galoppata sarebbe andata avanti a oltranza e adesso ha perso praticamente tutto. Uno di questi è l'inglese Pete Roberts che ha comprato 23 mila dollari di bitcoin e ora dopo nemmeno un anno gli sono rimasti 4 mila dollari in mano. La fava in pratica.
Ma il crollo non è limitato al solo bitcoin, tutte le criptovalute sono crollate, si stima che abbiano perso un valore di 600 miliardi in totale. Soldi che qualcuno ci ha rimesso rimediando un bel deretano spanato mentre altri si sono intascati allegramente.
La coreana Kim Hyon-jeong ha investito 90 mila dollari in criptovalute giocandosi tutti i risparmi, un'assicurazione e indebitandosi di 25 mila dollari con la banca. Adesso ha perso il 90% del suo investimento, 9 mila dollari che nemmeno bastano a coprire il prestito.
Tony Yoo ha investito 100 mila dollari e il capitale è calato del 70% lasciandogli in mano 30 mila dollari di briciole.
E così via.
Parecchi danni hanno fatto anche le "startup" di criptovalute che hanno raccolto soldi e poi non hanno consegnato i token promessi. Praticamente nessuna startup lo ha fatto, erano tutte truffe.
Ecco, quando dicevo che il bitcoin è troppo ballerino, ancora più della borsa, intendevo questo.
Fra l'altro il momento giusto per investire, cioè comprare, è l'opposto: dovevano comprare quando il prezzo è basso, non quando è altissimo! E' chiaro che era il picco o c'era molto vicino.
Oggi il mio consiglio è diventato realtà: gli sprovveduti che hanno investito in bitcoin nell'epoca d'oro oggi hanno perso fino al 90% del loro capitale iniziale.
Gente che ha buttato tutti i propri risparmi nella criptovaluta convinta che la galoppata sarebbe andata avanti a oltranza e adesso ha perso praticamente tutto. Uno di questi è l'inglese Pete Roberts che ha comprato 23 mila dollari di bitcoin e ora dopo nemmeno un anno gli sono rimasti 4 mila dollari in mano. La fava in pratica.
Ma il crollo non è limitato al solo bitcoin, tutte le criptovalute sono crollate, si stima che abbiano perso un valore di 600 miliardi in totale. Soldi che qualcuno ci ha rimesso rimediando un bel deretano spanato mentre altri si sono intascati allegramente.
La coreana Kim Hyon-jeong ha investito 90 mila dollari in criptovalute giocandosi tutti i risparmi, un'assicurazione e indebitandosi di 25 mila dollari con la banca. Adesso ha perso il 90% del suo investimento, 9 mila dollari che nemmeno bastano a coprire il prestito.
Tony Yoo ha investito 100 mila dollari e il capitale è calato del 70% lasciandogli in mano 30 mila dollari di briciole.
E così via.
Parecchi danni hanno fatto anche le "startup" di criptovalute che hanno raccolto soldi e poi non hanno consegnato i token promessi. Praticamente nessuna startup lo ha fatto, erano tutte truffe.
Ecco, quando dicevo che il bitcoin è troppo ballerino, ancora più della borsa, intendevo questo.
Fra l'altro il momento giusto per investire, cioè comprare, è l'opposto: dovevano comprare quando il prezzo è basso, non quando è altissimo! E' chiaro che era il picco o c'era molto vicino.
Ma tantissima gente non arriva a capire questa cosa semplicissima.
Chi è avvezzo ad investire compra quando e basso e vende quando è molto alto, quindi ad un certo punto quando si raggiungono certi livelli tanta gente inizia a vendere e questo di conseguenza innescherà il crollo. E' matematico, è risaputo.
Eppure si è vista tanta gente buttare tutti i propri risparmi durante il picco e/o vendere in tempo.
Perfino gente famosa come "Boogie numeri a caso" a cui i suoi fan insistevano a consigliargli di vendere ma lui anzi continuava a buttare i suoi soldi.
Sono sempre stato convinto che le "criptovalute" siano una truffa, sicuramente c'è chi ci ha guadagnato: quelli che hanno dato il via a tutta la faccenda.
RispondiEliminaNon hanno mai convnìnto molto neanche me, e quello che sta succedendo ultimamente mi dimostra che forse non avevo torto.
RispondiEliminaFortuna o saggezza non lo sapro' mai, ma per me rimane il "alla larga dalle criptovalute".
Buona giornata a tutti.
Sono sempre stato tra quelli che non si sono mai fidati delle criptovalute fin dal principio. Come si fa a riporre fiducia su una valuta basata sul Nulla Assoluto? Sono sempre stato anche tra quelli che si sono presi una valangata di pesci in faccia dai superentusiasti del momento dopo aver tentato invano di dissuaderli dal buttare soldi nel Nulla Assoluto. Ora, ho sempre odiato la frase "Te l'avevo detto", ma tanti di questi ex-superentusiasti che si sono ridotti sul lastrico per non avermi dato retta me la leggono in faccia. Con certa gente il mio livello di comprensione è calato assai più drasticamente del valore delle criptovalute.
RispondiEliminaUn giorno ho avuto un dialogo con un fan del Bitcoin.
RispondiEliminaSosteneva che le criptovalute sono il futuro, che sono molto meglio delle valute normali, che era il momento di avere tutto in Bitcoin. Ovviamente mi ha preso per sprovveduto quando gli ho detto che alla fin fine il valore di Bitcoin stava solo nel fatto che c'era gente disposta a scambiarli per beni e servizi (non capirò un cazzo di economia ma almeno quello sì) e se di botto la gente decideva di non farlo più rimaneva inchiappettato. Gli ho detto che era l'equivalente informatico delle figurine dei calciatori, puoi scambiarle coi tuoi amichetti in cambio di merendine, ma se poi esce l'album nuovo non ti serve a un cazzo avere centomila doppie di Cristiano Ronaldo. Quindi meglio le valute normali, che almeno sono garantite dagli Stati.
E qui arrivò la sua geniale risposta: "intanto un Bitcoin vale un sacco di dollari". Gli ho fatto notare che stava basando il valore di Bitcoin su QUANTE CAZZO DI VALUTE TRADIZIONALI POTEVA OTTENERE IN CAMBIO. Quindi lui stesso usava le valute tradizionali come "base" nella sua scala di valori.
Un Bitcoin varrà sempre e solo un Bitcoin.