Black Salve e Tumore al Seno: Il Pericolo delle Pseudo Cure Alternative
Nel mondo delle cure alternative, esistono metodi privi di validazione scientifica che promettono guarigioni miracolose, attirando persone vulnerabili che cercano disperatamente una soluzione al cancro. Uno dei rimedi più pericolosi è la Black Salve, una crema caustica venduta come trattamento naturale per il tumore. La realtà, però, è ben diversa: non solo il Black Salve non cura il cancro, ma può peggiorare le condizioni del paziente, accelerare la progressione della malattia e provocare danni irreparabili ai tessuti.Cos'è il Black Salve e perché è pericoloso?
Il Black Salve è una miscela corrosiva che brucia e distrugge la pelle. Il suo principio attivo, tipicamente sanguinarina o altri alcaloidi vegetali, è noto per avere effetti necrotizzanti. Secondo chi lo promuove, questa crema "elimina il tumore" dall'epidermide, ma in realtà:
Non distingue le cellule sane da quelle tumorali.
Non raggiunge i tumori più profondi, lasciando intatte le cellule malate che possono metastatizzare.
Aumenta il rischio di infezioni gravi e necrosi.
Ritarda cure efficaci, riducendo drasticamente le possibilità di guarigione.
Il tragico caso di Theresa: Dalla fiducia cieca nella pseudoscienza alla morte
Uno dei casi più drammatici di questi rimedi alternativi è la storia di Theresa, una donna affetta da tumore al seno che ha deciso di abbandonare le cure mediche per affidarsi al Black Salve. La sua vicenda, documentata sui social, mostra il progressivo peggioramento della sua condizione a causa di questa pseudo terapia.
Dall'illusione alla tragedia: Il decorso della malattia
Theresa ha iniziato ad applicare il Black Salve sul seno, convinta di poter distruggere il tumore. Il 31 ottobre 2017 scriveva: > "Ho iniziato il trattamento su un’area specifica. Dopo quattro giorni nessuna reazione, così ho grattato la pelle e riapplicato. Il seno è molto gonfio, sensibile e doloroso."
Questo è solo l'inizio di un lungo calvario:
Novembre 2017: il gonfiore aumenta, la pelle inizia a necrotizzarsi.
Dicembre 2017: i tessuti subiscono danni gravi, con infezioni evidenti e pus. Theresa continua a credere nella "cura".
Gennaio 2018: finalmente accetta un intervento chirurgico e inizia la chemioterapia, ma ormai ha perso mesi preziosi.
Febbraio 2018: il corpo non reagisce bene alla terapia, probabilmente a causa delle lesioni provocate dal Black Salve.
Aprile 2018: Theresa muore per complicazioni post-operatorie e un’infezione prolungata.
Quanto è curabile il tumore al seno?
Ciò che rende questa storia ancora più tragica è che il tumore al seno, se diagnosticato precocemente, ha un tasso di guarigione superiore al 95%. La chirurgia, la chemioterapia e altre terapie mirate offrono altissime probabilità di sopravvivenza. Tuttavia, rinunciare alle cure scientifiche per affidarsi a metodi privi di validità può ridurre drasticamente le speranze di guarigione.
Molti pazienti che scelgono le cure alternative non solo perdono tempo prezioso, ma arrivano a un punto in cui le terapie mediche tradizionali non riescono più a garantire una speranza di recupero.
Il pericolo delle pseudo cure e la disinformazione
Uno dei problemi principali è la disinformazione diffusa sui social e sui siti di medicina alternativa. Spesso, chi vende questi trattamenti sfrutta la paura delle terapie oncologiche per promuovere metodi pericolosi, con frasi del tipo:
"La chemioterapia avvelena il corpo."
"La chirurgia favorisce la diffusione del tumore."
"Ci sono cure naturali che la medicina non vuole farci conoscere."
Queste affermazioni non hanno alcun fondamento scientifico e possono condurre persone vulnerabili verso scelte irreversibili.
Conclusione
Il caso di Theresa è un triste monito sulle conseguenze delle pseudo cure alternative. La Black Salve e altri trattamenti non validati scientificamente non curano il cancro, ma lo aggravano, riducono le possibilità di sopravvivenza e possono causare dolori atroci e complicazioni fatali.
La medicina basata sulla ricerca e sull’evidenza scientifica è l’unica speranza concreta per affrontare il cancro. È fondamentale diffondere informazioni corrette, proteggere i pazienti dalla disinformazione e sensibilizzare sulla pericolosità delle cure fasulle.