Donna muore di tumore seguendo una "cura" ciarlatana

Di storie come queste ce ne sono a milioni, purtroppo: una persona si ammala di tumore e rifiuta le cure mediche per seguire qualche panzana assurda tirata fuori dal ciarlatano ignobile di turno, che a caro prezzo la illude di curarla. E come ben immaginabile l'ammalata muore.
In questo caso particolare però si trattava di una donna con un tumore al seno che ha usato la "black salve".
Cos'è sta black salve? E' una specie di crema che ha un effetto caustico e corrode letteralmente le cellule della pelle dove viene applicato.

Secondo i ciarlatani usando quel veleno corrosivo si distruggono le cellule tumorali portando quindi alla guarigione. Perché far asportare in modo sicuro, sotto anestesia, tutte le cellule tumorali riducendo al minimo il rischio di far uscire cellule che poi metastatizzeranno è troppo sicuro.

A parte il fatto che il tumore al seno difficilmente è presente così vicino all'epidermide, appunto è vero che eventualmente frammentare il tumore non farebbe che rilasciare cellule malate nel circolo del sangue aumentando a dismisura il rischio di metastasi.
Insomma è sbagliato sotto qualsiasi punto di vista.

Così la donna col tumore al seno, che oggigiorno ha una percentuale di guarigione che supera il 90%, decide di devastarsi usando sta crema nera e pubblica pure le foto su Facebook per "testimoniare i progressi".
I progressi della cancrena però:


 Post iniziale, si lamenta di come la "cura" non abbia avuto effetto e sostiene di aver grattato la pelle così da far fare più presa alla poltiglia nociva


 Dopo poco più di un mese ecco i risultati della fantastica "cura" di sta ceppa: danni estesi, tessuti in cancrena e evidenti ematomi.


Qui dice di non dirle di vedere un dottore perché c'è stata e ha scelto quella strada.
La strada per il campo santo assicurato.



E qui l'epilogo.
Danno notizia della sua dipartita dopo soli sei mesi dall'inizio della "cura" del BS, iniziata dopo aver perso altri mesi di tempo prezioso dietro "cure naturali" di sta grandissima ceppa.

Salta fuori che alla fine l'avessero convinta a farsi operare, molto, troppo tardi, verso la fine di Gennaio e che dopo un mese abbia iniziato i primi cicli di chemio.
Ma solo dopo aver perso probabilmente un anno di tempo, tempo vitale.
E' morta ad Aprile a causa di una infezione prolungata.
Perché non si è mai ripresa del tutto dall'operazione chirurgica che ha dovuto subire, e c'è il sospetto (molto fondato) che sia stata più pesante anche a causa delle lesioni causate dalla pseudo cura ciarlatanesca e dall'indebolimento del fisico correlato ad esse.

Come dicevo all'inizio oggi il tumore al seno è curabile in circa il 90% dei casi, anche di più, quindi sicuramente questa donna, affidandosi alle vaccate dei guru della "naturalità" e contro la medicina non ha fatto altro che condannarsi a morte nel peggiore dei casi, o ad accelerarla e peggiorarne la sofferenza nel migliore dei casi.

E' questo il motivo per cui mi fanno infuriare queste cose: prendono gente che può tranquillamente guarire o campare dignitosamente altri dieci anni, se non di più, e gli fanno patire le pene dell'inferno per un anno o qualche mese fino a gettarli nella fossa, tutto per uno squallido lucro.

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