L'Italia non è uscita dalla crisi
E di questo passo non ne uscirà mai! A dispetto di quanto tuonano i governi sin dal 2008, anno dopo della grande crisi, non ne siamo mai usciti e non ne usciremo nemmeno a breve se le cose non cambieranno. Vediamo un po' di dati e considerazioni:
Prima di tutto vediamo il grafico che mostra la reale situazione italiana ed europea dei nostri vicini, fuori dalla propaganda politica:
Come vediamo la grande crisi del 2007 ha avuto il suo picco a metà 2008 e inizio 2009 dove ci siamo ritrovati con quasi il 10% di PIL in meno (ed è tanto, è veramente tanto, si parla di miliardi).
Nel 2008 il PIL pro capite era di 40 mila dollari, crollato poi a 35 mila.
Poi c'è stato un leggero rialzo, nel 2011, in cui si era quasi recuperato il PIL pre crisi, con un PIL pro capite di 38 mila dollari, poi di nuovo il tonfo con un PIL pro capite di appena 30 mila dollari.
Il PIL 2017 dell'italia è stato di 1,85 biliardi (se vogliamo migliaia di miliardi), mentre nel 2007 era di 2,391. Arrotondiamo a 2,4? Vediamo quanta differenza c'è? E' una voragine!
Ora, come la prima immagine dimostra nel 2012 si è arrestata la caduta ed è iniziata una leggera ripresa nella crescita del PIL nel 2016 e nel 2017 (il grafico si ferma al 2016 ma le riviste economiche indicano un aumento anche per il 2017).
Ma il baratro c'è ancora, e da qua a riempirlo passeranno veramente troppi anni.
Questa è la situazione economica, nera, nerissima, anche se in leggero miglioramento, ma se già non eravamo tutti miliardari nel 2007-2008 figuriamoci adesso.
In ogni caso leggi un giornale, segui un TG e non senti altro che "Siamo usciti dalla crisi", "disoccupazione al minimo storico" "Creati tantissimi posti di lavoro" blaterato da certi politici.
Come è possibile che se la disoccupazione scende ci troviamo nel pantano?
Perché il PIL cresce così poco se abbiamo più occupazione di prima?
La risposta è semplice: sono tutte vaccate.
Quei famosi "posti di lavoro" altro non sono che contratti. Hanno preso il numero di contratti stipulati e li hanno schiaffati nella statistica spacciandoli per posti di lavoro, poco importa se sono lavori di un'ora pagato col voucher, o contratti di un giorno, o part time a 300 euro al mese per 3 ore giornaliere cinque giorni la settimana che il giovane percepisce a fronte di 16 ore al giorno sei giorni la settimana di lavoro.
Più posti di lavoro di prima? Si, ma molto peggio pagati di prima. In proporzione insomma ci sono molti più lavori malpagati rispetto a prima, per questo motivo il PIL è calato e fatica a risalire.
Ma quello che mi fa più infuriare è che i governi invece di promuovere i consumi interni, già depressi per via dei salari da terzo mondo, AUMENTANO L'IVA!
Negli ultimi 10 anni le bollette elettriche sono RADDOPPIATE. Parola mia: ho preso le bollette del 2007-8 e le ho paragonate con l'ultima (senza cambio operatore elettrico eh): spesa DOPPIA a fronte di consumi MINORI.
Insomma, non solo il potere d'acquisto è mangiato dallo schiavismo, ma anche dall'aumento del costo della vita.
Aumentano l'IVA, inizialmente i negozi hanno ammortizzato facendosi carico loro dell'aumento, ma i prezzi alla fine sono aumentati comunque, e vogliono aumentare ancora l'IVA! 25%! Come se la gente avesse soldi da buttare nel cesso! Come se già non ci fossero tantissime persone in povertà!
E la povertà la rischia anche chi sta lavorando, appunto per confermare quanto ho scritto: un lavoratore su otto è a rischio povertà. Come è possibile che chi lavora sia povero (e povero nel senso che non arriva a fine mese e deve rinunciare a molte cose primarie, come il dentista)?
Ovvio: malpagato a bestia.
Senza contare la tassazione, quella è aumentata tantissimo. L'IRPEF fra scaglione principale e contributi a regione e comune tocca vette assurde, molti possessori di una piccola attività pagano in tasse quasi il 65% del fatturato. Togliamoci le spese delle bollette e degli affitti e abbiamo un quadro perfetto di quel PIL che sprofonda.
Ma nonostante la tassazione inasprita il debito pubblico non accenna a scendere. Questo perché gli aumenti IVA hanno portato molto meno gettito nelle casse dello stato di quanto ipotizzato.
Oh che strano, la gente spende meno adesso che abbiamo aumentato l'iva! Aumentiamola di nuovo!!11!
Qui o ci ritroviamo per miracolo un governo decente, e NESSUNO di chi è stato votato lo è, o non finisce bene. Qui le cose devono essere rivoluzionate, perché ogni giorno che passa va sempre peggio.
Prima di tutto vediamo il grafico che mostra la reale situazione italiana ed europea dei nostri vicini, fuori dalla propaganda politica:
Come vediamo la grande crisi del 2007 ha avuto il suo picco a metà 2008 e inizio 2009 dove ci siamo ritrovati con quasi il 10% di PIL in meno (ed è tanto, è veramente tanto, si parla di miliardi).
Nel 2008 il PIL pro capite era di 40 mila dollari, crollato poi a 35 mila.
Poi c'è stato un leggero rialzo, nel 2011, in cui si era quasi recuperato il PIL pre crisi, con un PIL pro capite di 38 mila dollari, poi di nuovo il tonfo con un PIL pro capite di appena 30 mila dollari.
Il PIL 2017 dell'italia è stato di 1,85 biliardi (se vogliamo migliaia di miliardi), mentre nel 2007 era di 2,391. Arrotondiamo a 2,4? Vediamo quanta differenza c'è? E' una voragine!
Ora, come la prima immagine dimostra nel 2012 si è arrestata la caduta ed è iniziata una leggera ripresa nella crescita del PIL nel 2016 e nel 2017 (il grafico si ferma al 2016 ma le riviste economiche indicano un aumento anche per il 2017).
Ma il baratro c'è ancora, e da qua a riempirlo passeranno veramente troppi anni.
Questa è la situazione economica, nera, nerissima, anche se in leggero miglioramento, ma se già non eravamo tutti miliardari nel 2007-2008 figuriamoci adesso.
In ogni caso leggi un giornale, segui un TG e non senti altro che "Siamo usciti dalla crisi", "disoccupazione al minimo storico" "Creati tantissimi posti di lavoro" blaterato da certi politici.
Come è possibile che se la disoccupazione scende ci troviamo nel pantano?
Perché il PIL cresce così poco se abbiamo più occupazione di prima?
La risposta è semplice: sono tutte vaccate.
Quei famosi "posti di lavoro" altro non sono che contratti. Hanno preso il numero di contratti stipulati e li hanno schiaffati nella statistica spacciandoli per posti di lavoro, poco importa se sono lavori di un'ora pagato col voucher, o contratti di un giorno, o part time a 300 euro al mese per 3 ore giornaliere cinque giorni la settimana che il giovane percepisce a fronte di 16 ore al giorno sei giorni la settimana di lavoro.
Più posti di lavoro di prima? Si, ma molto peggio pagati di prima. In proporzione insomma ci sono molti più lavori malpagati rispetto a prima, per questo motivo il PIL è calato e fatica a risalire.
Ma quello che mi fa più infuriare è che i governi invece di promuovere i consumi interni, già depressi per via dei salari da terzo mondo, AUMENTANO L'IVA!
Negli ultimi 10 anni le bollette elettriche sono RADDOPPIATE. Parola mia: ho preso le bollette del 2007-8 e le ho paragonate con l'ultima (senza cambio operatore elettrico eh): spesa DOPPIA a fronte di consumi MINORI.
Insomma, non solo il potere d'acquisto è mangiato dallo schiavismo, ma anche dall'aumento del costo della vita.
Aumentano l'IVA, inizialmente i negozi hanno ammortizzato facendosi carico loro dell'aumento, ma i prezzi alla fine sono aumentati comunque, e vogliono aumentare ancora l'IVA! 25%! Come se la gente avesse soldi da buttare nel cesso! Come se già non ci fossero tantissime persone in povertà!
E la povertà la rischia anche chi sta lavorando, appunto per confermare quanto ho scritto: un lavoratore su otto è a rischio povertà. Come è possibile che chi lavora sia povero (e povero nel senso che non arriva a fine mese e deve rinunciare a molte cose primarie, come il dentista)?
Ovvio: malpagato a bestia.
Senza contare la tassazione, quella è aumentata tantissimo. L'IRPEF fra scaglione principale e contributi a regione e comune tocca vette assurde, molti possessori di una piccola attività pagano in tasse quasi il 65% del fatturato. Togliamoci le spese delle bollette e degli affitti e abbiamo un quadro perfetto di quel PIL che sprofonda.
Ma nonostante la tassazione inasprita il debito pubblico non accenna a scendere. Questo perché gli aumenti IVA hanno portato molto meno gettito nelle casse dello stato di quanto ipotizzato.
Oh che strano, la gente spende meno adesso che abbiamo aumentato l'iva! Aumentiamola di nuovo!!11!
Qui o ci ritroviamo per miracolo un governo decente, e NESSUNO di chi è stato votato lo è, o non finisce bene. Qui le cose devono essere rivoluzionate, perché ogni giorno che passa va sempre peggio.
>Ma quello che mi fa più incazzare è che i governi invece di promuovere i consumi interni, già depressi per via dei salari da terzo mondo, AUMENTANO L'IVA!
RispondiEliminaMi sembra logico, considerando quanto fatto già da Monti nel 2011-2012 (la distruzione del mercato interno italiano per bilanciare import. di beni e servizi ed esportazione dei suddetti). Il solco da seguire è questo, con disoccupazione endemica intorno al 10% (da raggiungere usando i dati istat in modo alquanto allegro la disoccupazione reale, i cui dati si possono trovare online, è molto più alta considerando gli inoccupati) che costringe i lavoratori a prendere il salario minore rispetto alla produttività.
Tutte le misure che ti fanno leggermente incazzare sono per tenere la baracca in piedi all'interno dell'eurozona.
http://goofynomics.blogspot.it/2017/08/la-disoccupazione-in-teoria-e-in-pratica.html
http://goofynomics.blogspot.it/2017/08/la-disoccupazione-in-teoria-e-in.html
http://goofynomics.blogspot.it/p/blog-page_18.html
aggiungerei solo un dettaglio sugli esperti di economia del Pd
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=pD03tH8mPMQ
:D
Chiaramente il Corralito è la valuta dell'Argentina, solo gli analfabeti funzionali non lo sanno
EliminaÈ sempre la stessa storia, troppa spesa pubblica, troppo debito, troppe tasse e quindi bassa crescità economica. Ogni tentativo di migliorare uno di questi fattori comporta un peggioramento più rapido degli altri. Quindi è una sorta di gabbia dalla quale è estramemente difficile uscire; certo se non avessimo adottato l'Euro sarebbe tutto molto più facile, ma questo è un altro discorso
RispondiEliminaNon fosse stato per l'Euro i nostri politici avrebbero svalutato la valuta facendoci pagare un occhio l'energia e le materie prime, il cui basso costo attuale è l'unica cosa positiva attualmente.
EliminaComunque dicono, ma non so quanto sia vero, che il carico fiscale sia diminuito, ma non si è accorto di niente nessuno