Giornalettismo e la difesa delle bombe carta dei centri sociali

La Bufala della "Bufala": Il Caso della Bomba Carta di Torino

Quando ho letto l’articolo di Giornalettismo intitolato "La bufala della bomba con chiodi e bulloni lanciata dai centri sociali a Torino", sono rimasto sinceramente a bocca aperta. Bufala? Il Viminale avrebbe diffuso una fake news? Cosa sto leggendo?

Facciamo ordine, perché le vergogne in questa vicenda non sono poche.

La Correzione della Polizia e la Polemica

Secondo Giornalettismo, la Polizia di Stato ha corretto in modo significativo la notizia sulla bomba carta di Torino, affermando che la scheggia che ha ferito un agente era di legno, e non un bullone o un chiodo.

Ma cosa cambia? Se un frammento di legno viene proiettato ad alta velocità e si conficca nella carne di una persona, può comunque causare danni ingenti e potenzialmente letali.

Eppure, per Giornalettismo, questa distinzione cambia tutto.



La Difesa dei Centri Sociali e la Teoria del "Petardo Innocuo"

L’articolo di Giornalettismo sostiene che il Viminale abbia diffuso propaganda contro i centri sociali, accusandoli ingiustamente di aver lanciato una bomba carta con chiodi e bulloni.

Ma la realtà è che un ordigno è stato effettivamente lanciato contro la polizia durante gli scontri.

Secondo il giornalista Massimo Mazza, il legno non sarebbe un materiale compatibile con una bomba carta. Ma su cosa si basa questa affermazione?

Nel suo tweet, Mazza non fornisce alcuna spiegazione tecnica, e nei commenti si leggono solo teorie del complotto e tentativi di minimizzare l’accaduto.



Le Foto Parlano Chiaro

Le immagini dell’equipaggiamento antisommossa degli agenti mostrano chiaramente la gravità della ferita.

Come può una scheggia di legno conficcarsi fino all’osso, attraversando più strati di protezione, semplicemente per un urto accidentale?

La ferita è stata riportata sul retro della coscia, una zona difficile da colpire in modo casuale.



La Bomba Carta Era Solo un Petardo?

Un’altra affermazione discutibile dell’articolo è che la bomba carta fosse solo un petardo.

Ma allora perché i manifestanti non hanno lanciato semplici petardi? Perché hanno creato un ordigno capace di proiettare schegge e frammenti pericolosi?

Se fosse stato davvero un petardo innocuo, perché è stata colpita la polizia e non i manifestanti stessi?



Giornalettismo e il Problema delle Fonti

Analizzando l’articolo, emergono diverse incongruenze:

  • La notizia si basa su un tweet di Mazza, senza alcuna prova concreta.

  • L’articolo è senza firma, pubblicato dalla redazione.

  • Molti articoli della redazione coincidono con le opinioni pubblicate sull’account Twitter di Mazza.

A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca: Mazza ha scritto l’articolo citando sé stesso come fonte.

Un Errore Giornalistico Grave

Citando sé stesso per darsi ragione, Mazza ha commesso un errore madornale.

Non solo è l’unico a sostenere che la bomba carta fosse un semplice petardo, ma ha anche trasformato una sua opinione personale in un fatto giornalistico.

Il giornalismo non funziona così.

Conclusione

Il Viminale non ha diffuso una bufala. Ha inizialmente parlato di chiodi e bulloni perché sono proiettili tipici delle bombe carta, poi ha corretto il materiale delle schegge.

Ma urlare alla bufala solo per un errore iniziale sul materiale dei frammenti è assurdo.

La qualità degli articoli di Giornalettismo è peggiorata, e forse la direzione di Giulia Innocenzi ha avuto un ruolo in questo declino.

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