Emma Bonino vuole aumentare IVA e IMU

Emma Bonino e il Piano Economico di +Europa: Tra Aumento dell’IVA e Reintroduzione dell’IMU

La proposta economica di Emma Bonino e del partito +Europa ha sollevato forti polemiche. Presentata come una serie di misure espansive per stimolare la crescita, la sua attuazione concreta dipende dalle coperture finanziarie, che includono l’aumento dell’IVA e la reintroduzione dell’IMU sulla prima casa.

Molti esperti ed elettori si chiedono se queste misure siano davvero sostenibili o se finiranno per gravare pesantemente su cittadini e imprese.

Le Misure Proposte

Il piano di +Europa si basa su alcuni punti chiave:

  • Riduzione delle aliquote IRPEF, per alleggerire la pressione fiscale sui lavoratori.

  • Taglio dell’IRES, sebbene con una riduzione limitata rispetto ai precedenti interventi.

  • Investimenti in ricerca e innovazione, un elemento positivo per favorire la competitività.

  • Promozione del Made in Italy e ampliamento del regime dei minimi per le imprese.

A prima vista, queste misure potrebbero sembrare favorevoli alla crescita economica. Tuttavia, il problema principale riguarda le coperture finanziarie, ossia le risorse necessarie per finanziare queste riforme senza aggravare il deficit. Giovani, che ve ne fate di una casa?

Il Piano Economico di Emma Bonino: L'Aumento dell’IVA e il Peso sui Ceti Più Deboli

La proposta economica di Emma Bonino e del partito +Europa ha suscitato numerose polemiche. Se da un lato punta a ridurre l’IRPEF e favorire la crescita economica, dall’altro le coperture finanziarie rischiano di pesare in modo significativo sulle famiglie, specialmente quelle a basso reddito.

Tra le misure più discusse troviamo l’aumento dell’IVA dal 10% al 22%, che garantirebbe un gettito di circa 22 miliardi di euro. Questo intervento, però, colpisce trasversalmente tutti i cittadini, con un impatto più forte sui ceti meno abbienti.

L’Aumento dell’IVA: 22 Miliardi di Euro, Ma a Che Prezzo?

L’IVA al 10% viene applicata su una vasta gamma di beni essenziali, tra cui:

  • Alimenti di prima necessità: carne, pesce, latticini, frutta e verdura.

  • Energia elettrica e gas, voci fondamentali nelle spese domestiche.

  • Medicinali e prodotti sanitari.

  • Carburante, legna da ardere e altri beni di largo consumo.

Un incremento dell’IVA su questi prodotti comporterebbe un aumento immediato del costo della vita.

L'obiettivo dichiarato di questa manovra è recuperare risorse per finanziare la riduzione dell’IRPEF, ma il problema principale è chi subirà il peso maggiore di questa misura.

L’Impatti sui Ceti Più Deboli

L’aumento dell’IVA è una tassa indiscriminata, che non fa distinzioni tra chi guadagna molto e chi ha un reddito modesto. Colpisce tutti, ma il peso non è equamente distribuito:

  • Le famiglie a basso reddito dedicano una percentuale maggiore del loro stipendio ai beni di prima necessità. Un aumento dell’IVA su alimenti, bollette e medicinali significa meno potere d’acquisto e maggiori difficoltà nel far fronte alle spese quotidiane.

  • Le fasce più ricche subiscono proporzionalmente un impatto minore, perché il loro budget non dipende strettamente dai beni primari.

  • Il rischio di riduzione dei consumi potrebbe avere effetti negativi sull’economia, portando a una contrazione del mercato e alla diminuzione degli investimenti.

La Reintroduzione dell’IMU sulla Prima Casa

Un altro punto critico è il ritorno dell’IMU sulla prima casa, precedentemente eliminata per le abitazioni non di lusso.

Questa tassa impatterebbe direttamente sulle famiglie, aumentando il costo della vita. In un momento storico in cui l’accesso alla casa è già complicato per i giovani e le famiglie a basso reddito, questa misura potrebbe risultare particolarmente penalizzante.

Altre Coperture Finanziarie

Oltre all’IVA e all’IMU, il piano prevede altri strumenti per coprire le spese delle riforme:

  • Riduzione delle agevolazioni fiscali per imprese e cittadini.

  • Legalizzazione della cannabis, con possibili introiti dalla tassazione.

  • Tagli alla spesa pubblica, inclusi fondi destinati alle forze di polizia e prefetture.

Quest’ultimo punto ha generato critiche significative, considerando che le forze dell’ordine già affrontano carenze di organico e risorse, e che il crimine risulta in crescita in molte città.

Considerazioni Finali

Se da un lato il piano di Emma Bonino propone alcune misure interessanti, dall’altro le sue coperture finanziarie potrebbero pesare sui cittadini e sulle imprese, rendendo difficile la ripresa economica.

📣 L’aumento dell’IVA e il ritorno dell’IMU sono davvero misure efficaci? Commenta e condividi la tua opinione!

Fonte


C'è pure un aggiornamento, in cui Emma Bonino pone "fine alle polemiche": sostiene che in caso la crescita non fosse abbastanza forte da coprire le manovre dovranno considerare l'IMU sulla prima casa per i redditi più alti. Ma era già programmata.
Non ha parlato dell'IVA.

Comunicato Bonino su Facebook