Striscia la Notizia ha rotto i marroni

Ormai non guardo più spesso la televisione, preso più che altro da altre faccende, hobby e sistemi che ti fanno vedere quello che vuoi quando vuoi (non sto a fare la lista). Ma qualche volta guardo qualche programma, e non sapendo cosa mettere vado su quello che già conosco. Commettendo un grosso errore... Striscia la Notizia è diventato di un fastidioso che non è più sopportabile.

Il declino qualitativo non è recente, ma sta toccando vette al ribasso che è incredibile.
Questi picchi di smarronamento accadono sempre e comunque quando un grosso evento gli toglie il già in declino pubblico di spettatori. Guardacaso le scorse stagioni il nemico pubblico numero uno è sempre stato "Affari tuoi", specialmente contro Bonolis. Ricordate le polemiche continue contro il buon Bonolis? Ecco, il programma con lui alla conduzione faceva quasi 10 milioni di spettatori, fregando share allo sgangherato programmino monotono e stantio di Ricci, e hanno continuato ad attaccare il programma gratuitamente fino a quando non lo hanno fatto chiudere sputtanando una conversazione privata di Insinna (che se chiedi a me frega niente se in una sfuriata ha chiamato nana muta una nana muta) facendo chiudere un programma che ormai non era più un pericolo per lo share di Rosikonio.

Inizia Sanremo? Giorni e giorni a smarronare su Sanremo. Ma non un servizio, praticamente metà puntata dedicata solo a quello. Come se non bastasse il lasso di tempo dedicato a far veramente cascare gli amenicoli per terra è il modo in cui ne parlano: costante e incessante polemica, sputtanamenti su sputtanamenti. Gratuiti, senza senso, senza scopo tranne ridare freschezza all'ormai devastato ego di Antonio Ricci, che probabilmente soffre nel vedere la sua genialità solo un'ombra di quanto fosse.

Ora, finito Sanremo, ci sarà stata un po' di pace e si poteva guardare un po' di Brumotti che prende bastonate dagli spacciatori o qualche spezzone di Sgarbi che si infuria, cose che rinfrancano sempre l'umore.


EH! VOLEVI! (cit)

E' iniziata una nuova faida, anzi una nuova macchina del fango, stavolta contro l'isola dei famosi.
Certo che se si sono ridotti a dover sputtanare un programmaccio come l'Isola si sono ridotti veramente male...
E per cosa poi? Uno dei babbei dei protagonisti si è fumato una canna...
Ora, per quanto mi faccia schifo l'uso di droghe, realizzo perfettamente che una canna è, probabilmente dopo l'acol, una delle droghe meno pericolose in circolazione (anche se dipende dall'uso che se ne fa), e sinceramente non me ne potrebbe fregare di meno se uno stronzo in un programma che non guardo ne ha fumata una, visto che praticamente il 50% della popolazione le usa (non so la percentuale esatta ma vado a occhio).

E invece a loro frega, eccome se frega! Praticamente intere puntate dedicate a sta stronzata, a quale scopo non si capisce. Suppongo, come al solito, al puro scopo di distruggerli, senza motivo. Perché ormai Antonio Ricci è un rosikone punto e basta, non riesce a sfornare più nulla di interessante, di originale, e i programmi che ha creato sono scaduti in qualità così tanto che molti sono stati cancellati. Paperissima era un buon programma quando ero bambino, poi piano piano è diventato sempre peggio, fino a venire relegato al palinsesto estivo quando nessuno compra sega perché sono tutti o in vacanza o risparmiano per andare in vacanza.

E devo pure ammettere che la strategia di rosikonio Ricci sta funzionando: lo share del programma è risalito. Del resto lo sappiamo tutti che la polemica e lo sputtanamento sono le cose che attirano di più, tanto che dal cesso stantio in cui stava sprofondando ora riesce a toccare vette di ascolti non indifferenti, quasi raddoppiando lo share che aveva qualche anno fa, riottenendo il tanto agognato (immagino) primato della fascia oraria.

E così, al prezzo di sembrare un pedante rompicoglioni e aver abbassato ulteriormente la qualità del suo programma, è tornato in auge. Almeno secondo i dati auditel.
Cosa che purtroppo lo sprona e lo invita a continuare su questa strada, sfasciando le palle a più non posso con polemiche inutili e che non portano da nessuna parte.