Il movimento No Vax e la bocciatura elettorale – 3 febbraio 2018

Il movimento No Vax e la bocciatura elettorale – 3 febbraio 2018

Negli ultimi anni, il dibattito sui vaccini ha assunto una dimensione politica, con la nascita di movimenti contrari all’obbligo vaccinale che hanno cercato di influenzare il panorama elettorale. Uno dei tentativi più eclatanti è stato quello del movimento Siamo, un gruppo No Vax che ha cercato di candidarsi alle elezioni. Tuttavia, la loro esperienza politica si è conclusa prematuramente con una bocciatura da parte delle commissioni elettorali.

Un progetto politico naufragato

Il movimento Siamo aveva tra i suoi punti principali l’abolizione dell’obbligo vaccinale e un approccio critico nei confronti delle politiche sanitarie del governo. La loro candidatura, però, è stata respinta da tutte le commissioni elettorali italiane, fatta eccezione per quella del Friuli Venezia Giulia, dove il processo di valutazione era ancora in corso.


Le ragioni della bocciatura

Le motivazioni ufficiali dell’esclusione del movimento dalle elezioni non sono legate alla censura o a presunti complotti politici, ma a gravi irregolarità formali nella presentazione delle liste. Tra i problemi principali riscontrati: ✅ Violazione dell’alternanza di genere, requisito che impone la presenza di candidati uomini e donne in equilibrio nella lista. ✅ Dubbi sulla validità delle firme raccolte, elemento fondamentale per la presentazione di una lista elettorale. ✅ Documentazione incompleta o errata, che ha compromesso la conformità delle candidature.

La mancanza di un’organizzazione efficiente ha dunque portato alla bocciatura delle liste da parte delle commissioni elettorali, evidenziando lacune strutturali nel movimento No Vax.

Il tentativo di ricorso alla Cassazione

Di fronte alla bocciatura, il movimento ha deciso di presentare ricorso alla Cassazione, sperando di ottenere una revisione della decisione. Tuttavia, la mancanza di coesione organizzativa e il mancato rispetto dei criteri elettorali rendono improbabile un esito favorevole.

Rossana Beccarelli, rappresentante del movimento, ha ammesso le difficoltà organizzative: > "Forse non abbiamo un’organizzazione efficiente al punto da poter raccogliere l’adesione dei tanti aderenti al movimento."

Le implicazioni politiche e il futuro del movimento

La bocciatura del movimento Siamo mette in luce la difficoltà dei gruppi No Vax nel tradurre le loro posizioni in un progetto politico concreto. Sebbene la questione vaccinale resti un tema caldo, la mancata partecipazione alle elezioni rappresenta un duro colpo per la loro visibilità.

L’episodio evidenzia anche una realtà scomoda per il movimento: nonostante le polemiche generate nel corso degli anni, la base di sostenitori appare meno solida e meno numerosa di quanto inizialmente previsto. Senza una struttura organizzativa chiara e senza un programma ben definito, sarà difficile per questi gruppi guadagnare spazio nel panorama elettorale.

Resta da vedere quale sarà l’esito del ricorso e se il movimento riuscirà a riorganizzarsi per il futuro. Per ora, la bocciatura elettorale ha segnato una battuta d’arresto significativa.


Fonte: la stampa