Le canzoni "pericolose"

Ormai siamo circondati da megalomani con smania di protagonismo che cerca col lanternino mille modi di poter urlare all'oppressione, sua o di qualche minoranza, così da sentirsi intelligente. Stavolta una vecchia conoscenza ci illustra le canzoni "pericolose", cioè quelle che inneggiano e portano alla violenza.

Le canzoni che giustificano la violenza

Mi sembra di essere tornato ai tempi d'oro in cui una mandria di decerebrati andava in giro a gracchiare che la musica metal portasse al satanismo, al suicidio e ad apprezzare la pizza con l'ananas. E invece siamo qui, nel 2017 ormai finito, ad assistere a decerebrati che vanno in giro a gracchiare che le canzoni sono foriere di violenza. Ovviamente contro le donne, sia mai che parlino di altro!

Il primo pericolo per l'intero genere umano, scovato solertemente da un altro genere di disagio esistenziale è l'orrenda e cupa canzone "Legata ad un granello di sabbia".

Si proprio quella canzone 
Secondo l'autore (o autrice, che ne so io) del delirio la donna di cui parla il testo non vuole stare con lui, così viene legata costretta a stare lì.
La canzone ovviamente non dice questo, ma si sa che fra analfabetismo funzionale, esaltazione mistica e trigger in corso certa gente di comprendere qualcosa proprio non ne vuole sapere.

La canzone, questa, parla di lei che vuole fuggire perché rimasta al buio, così lui la vuole "cullare legata ad un granello di sabbia con un raggio di sole, per dissipare la nebbia e scaldarle il cuore".
Eh si, violentissimo! Madonna la violenza! Ha proprio ragione! Adesso prego fatele l'iniezione e riportatela nella stanza imbottita via, che è ora di andare.

La seconda minaccia per la società, altro che guerra fredda e pericolo olocausto nucleare, è la canzone "una carezza in un pugno" cantata da Celentano.
Orribile! Vediamo il commento:

"solo se lei lo pensa per almeno mezzora allora si evita il pugno. E poi, ancora con questa storia che il possesso sia amore?!"

Canzone di altri tempi e con un certo romanticismo, lo riconosco pure io che sono un orso.
Il pugno chiuso in genere, specialmente se agitato in aria, è fin dalla notte dei tempi simbolo di rabbia. Ok, il passo da rabbia a violenza a volte non è molto lungo, ma chi si arrabbia non significa diventi automaticamente violento.

Inoltre lei non era fisicamente con lui: "ovunque tu sarai, sarai mia" e pensa intensamente a lei, così da avere l'illusione di averla accanto: "il tuo viso splendido nell'ombra apparirà" e "mi sembrerà di cogliere una stella in mezzo al ciel, così non sarai lontano quando brillerai nella mia mano".

Insomma lui è a letto da solo e non dorme pensando a lei, per mezz'ora, così da averla vicino almeno nella mente. Cosa c'è di violento? Ah, il possesso! Dobbiamo tutti essere delle bestie senza sentimenti altrimenti qualche disagiato woke potrebbe sentirsi oppresso.

Poi si augura che anche lei faccia lo stesso e non pensi ad un altro uomo, segno che non gli vuole più bene, pensiero che gli causa malessere fino a fargli stringere il pugno: "Mi sento già sperduto e la mia mano dove prima tu brillavi è diventata un pugno chiuso sai".
Parla di essere cattivo, parla di pugno che diventa una carezza, ma sinceramente tutto sto pericolo, tutta sta violenza non ce la vedo.
E non ce la vedono nemmeno le donne:

Le coppie funzionano così: ci si è fedeli. Se non si è fedeli l'altro giustamente si infuriata.
Altrimenti o non formi coppie o vai con una persona che come te se ne sbatte se si va a prender razzi o fare battipanza con i primi che capitano.

Ma nella maggior parte delle coppie funziona così, da ambo le parti. Dire che sia violenza è una vaccata assurda pensata da disagiati tali che odiano la società in toto e la vorrebbero distruggere.
Anche in questo caso l'analfabetismo funzionale ha colpito.

La terza è "Lella" di Lando Fiorini. A detta loro pericolosa, ma semplicemente parla di uno che ha ammazzato l'amante, Lella la moglie del "cravattaro", e lo racconta, lo confessa. La canzone è bella, può far riflettere sugli omicidi passionali:



Lei mi sembra più equilibrata nell'interpretazione.
Bisogna essere veramente imbecilli per credere che censurando una canzone si cancellino gli omicidi.
Allora dovremmo censurare tutti i TG e tutti quelli che parlano del fenomeno, no?

Il quarto olocausto è "La canzone della terra" cantata da Battisti e scritta da Mogol.
Dice che è misogina e sessista. Perché? Immagino perché lui voglia tornare a casa con il piatto già pronto. Che figlioli miei se si prosegue si capisce perché: aveva fretta di stare con lei. Parlarle e poi andarci a letto. Dove è la misoginia e il sessismo? Ma almeno sanno cosa significano quei termini prima di sproloquiare? Ma perché non si ammutoliscono invece di sparare boiate?

Il quinto enorme pericolo è "Fantoni Cesira" che racconta di questa tizia che dalla povertà è diventata ricca andando a letto con varia gente e mostrando le poppe.

"quindi se una donna esercita libertà sessuale tanto quanto un uomo vuol dire che è automaticamente pu*tana e che se ha successo nella vita deve per forza andare a letto con qualcuno?"

L'ultima frase non ha nemmeno senso. Che se una è ricca d'ufficio deve sbattersi qualcuno? Ma nemmeno sanno spiccicare due frasi di senso compiuto. Torniamo alla canzone: QUELLA donna si è fatta strada così. Ce ne sono migliaia di casi simili, famosa fu l'intercettazione telefonica (stendiamo un velo pietoso sull'abuso di queste ultime a fini politici) di una ministra la cui madre le diceva "Se per andare in parlamento devi succhiare succhia". E' una parafrasi, più o meno.
Inoltre la canzone, anche vista l'impostazione, sembra essere più voler divertire che altro.

Poi arriva il turno di Margherita. E' pericolosa solo perché dice "adesso è mia".
L'amore non è possesso!!11! No, non è possesso. Si decide in due, ma finché si sta insieme non si mette in mezzo nessun altro.

Questa è bellissima: Ti amo di Umberto Tozzi è stupro. Perché? Dice "a letto comando io".

Il commento di un altro genere di disastro è questo:
"mmm se vuoi comandare senza consenso reciproco mi sa che dell’amore hai capito molto poco."
Dove sta scritto che non ha il consenso? 

E qui mi rendo conto di aver fatto un grosso errore... ho citato i casi in ordine convinto fossero al massimo sette, la mia solita distrazione: ce ne sono decine! Non finisce più! Quindi da adesso citerò i casi più distorti.

Sara di Antonello Venditti lo commenta così:

"chi se ne frega se Sara è incinta, tanto il bambino è solo suo, mo se lo tiene, lui c’ha da laurearsi!"
Magari non era suo? Scherzi a parte credo sia una canzone che sensibilizza le ragazze a non abortire solo perché impaurite o le amiche parlano male, di non vergognarsi di essere incinte "perché è solo amore" e di far nascere il bambino anche se lui non c'è. Non c'è perché anche lui non sta messo bene, non ha soldi, ha scaricato tutto sulle spalle della ragazza come capita spesso.

Questa è meravigliosa: una canzone di Califfano, La mia Libertà.
Califfano si è sposato una sola volta, matrimonio durato poco tempo, poi si è separato e poi divorziato. Se ha scritto nella canzone la frase incriminata: “Una donna innamorata anche quella più pulita prima o poi le corna te le fa. Tanto vale andare avanti e trattare con i guanti solo questa libertà.” probabilmente è solo il suo punto di vista. Non voleva legami, voleva rimanere libero, e lo ha fatto per quasi tutta la sua vita.
Ma come commenterà la cosa un altro genere di danno cerebrale?

"e certo… la libertà ce la puoi avere solo tu, mica lei, che tanto ti tradisce comunque no? Rispetto reciproco non contemplato."

Capito? Perché io no. Non vedo nessun senso, ma forse perché non c'è.
Dico io, almeno conoscere un poco il personaggio. Ascoltare la canzone nemmeno, si parla di cosa non si conosce, tanto il SESSISMOOOOOHHH sta ovunque, basta avere abbastanza neuroni morti.

"Ma se tradisci non perdono" frase condivisa da probabilmente il 90% della popolazione mondiale e cantata da Battisti. Quale sarà stato il commento triggerato di un altro genere di imbecillità?

"e quindi che fai? E se sei tu a tradire allora è lecito?"

Notato quanto disagio, odio, astio, rabbia e analfabetismo funzionale gronda da così poche parole?

Poi vabbè, si arrabbia dietro la dark polo gang che già la loro esistenza è cancerogena, poi si arrabbia dietro canzoni che in realtà vogliono denunciare la violenza. Che bello quando fanno i progressisti insieme ai progressisti ma i progressisti gli saltano al collo accusandoli di essere il nemico!
Danger!!1