Il dover salvare le banche non piace a nessuno

Tranne ai banchieri. Sono tutti infuriati perché il governo sta "salvando le banche". Ho appena visto un video leggermente* di parte che sbraitava "16 miliardi alle banche e Amatrice ancora in macerie".
Fermo restando che la situazione nei paesi terremotati immagino esuli completamente dalla questione banche, insomma si possono affrontare entrambe le situazioni allo stesso tempo e se Amatrice sta nei guai non è per via di quell'altra manovra, vorrei dire un paio di cose a riguardo.
Le banche.
Aziende private odiatissime ma su cui si basa la nostra intera economia, purtroppo. Se crollano crolla tutto, l'avevo già detto e il caso Lehman Brothers lo ha ampiamente dimostrato.

Ora facciamo una precisazione: ok le banche in difficoltà lo sono per "cattiva gestione", fin lì ci si arriva facilmente. C'è corruzione e merende con la politica di basso livello, lo sanno pure i sassi.
Ma vorrei sapere perché c'è così tanta gente disposta a buttarsi nel fosso pur di non scucire un centesimo.
Provo a spiegarlo diversamente:

Una banca è piena di soldi, ma questi soldi di chi sono? Suoi, o delle migliaia di cittadini, fra cui aziende, che hanno aperto un conto o vantano crediti (che poi è la stessa cosa, in soldoni)?
In parte sono di loro proprietà, in grandissima parte sono soldi di terzi.
Infatti come campano le banche? Prendendo in affido i soldi altrui e reinvestendoli in modo più o meno sicuro (le banche disoneste creano disastri del resto).


Ora, cosa succede quando una banca fallisce?
Tutti i soldi svaniscono. Ci sono buchi di debiti tali che un qualsiasi commissario fallimentare cercherà di tappare al meglio, e così i risparmiatori si ritroverebbero con un briciolo infinitesimale del capitale che avevano versato convinto di mettere i soldi al sicuro, se proprio vedono qualcosa.

Quindi cosa è meglio fare, far fallire la banca mandando sul lastrico decine di migliaia di famiglie e imprese, rischiando un effetto domino con altre banche (come successe con Lehman Brothers, repetitia iuvant o come era) e quindi una crisi economica senza precedenti oppure investire un po' di soldi pubblici, magari solamente prestati (come avviene spesso) per aiutare l'istituzione ed evitare il disastro?

E con questo non voglio assolutamente dire che i maledetti corrotti, incapaci e disonesti che hanno causato il disastro non debbano pagare. Però sarai concorde con me che sbattere in galera un idiota non farà riapparire magicamente tutti i soldi che ha sperperato o buttato in affari loschi, giusto?
Inoltre sarebbe un tantino difficile fargli scucire la cifra intera.
E anche in questo caso le due cose non esulano fra di loro: punire il responsabile non impedisce di salvare l'azienda. In un mondo ideale per lo meno.

Ci sarebbe da legiferare in modo che quei maiali non possano più approfittarsi della loro posizione strategica in maniera infame, lorda e avida. Ma si sa che alla fin fine la legge la fanno i potenti.