Babbo Natale nero: La Storia e la Cultura Non Sono in Vendita

Negli ultimi anni il dibattito sull’immagine di Babbo Natale è diventato terreno fertile per discussioni che sfociano in revisionismi culturali e ideologici. Mentre alcuni attivisti sostengono che rappresentare Babbo Natale come figura bianca sia un retaggio di suprematismo, è fondamentale ricordare che la storia e la cultura non sono in vendita. In questo articolo, con un approccio critico e analitico, esploriamo le affermazioni controverse, mettendo in luce come la tradizione non debba essere strumentalizzata per fini politicamente corretti.

Babbo Natale simbolo del suprematismo bianco

Babbo Natale: Un’Eredità Storica Sottovalutata

La figura di Babbo Natale nasce da secoli di trasformazioni e sincretismi culturali. L’immagine tradizionale, lungi dall’essere il frutto di un’ideologia immutabile, rappresenta un patrimonio storico che ha saputo evolversi senza mai perdere il suo significato autentico. Criticare la sua iconografia perché “bianca” equivale a negare le radici storiche ed il contesto in cui questo mito si è sviluppato. La storia, infatti, non è una mera etichetta da rivedere a piacimento, ma una testimonianza vivente di tradizioni e radici che meritano rispetto.


Il Dibattito sull’Identità: Revisionismo o Prospettiva Critica?

Alcuni sostenitori del politicamente corretto affermano, ad esempio, che definirlo “bianco” sarebbe la prova di una mentalità suprematista. Un autore dell’Huffington Post sostiene: > “Just because white people have concluded that Santa is white doesn’t make it right…”

Questa affermazione, seppur provocatoria, dimostra come il concetto di identità possa essere strumentalizzato per alimentare dinamiche di vittimismo e revisionismo culturale. Quando si parte dalla premessa che una tradizione debba essere modificata soltanto per apparire più inclusiva, si perde il contatto con il valore intrinseco della storia. La retorica che invita a "cambiare" Babbo Natale per compiacere sensibilismi modernisti ignora la complessità e l’evoluzione storica del personaggio.

Appropriazione Culturale: Tra Retorica Vuota e Riflessione Seria

Il dibattito sull’appropriazione culturale ha infiammmato anche chi sostiene che ogni segno della cultura dominante debba essere “deculturizzato”. In questo contesto, alcuni criticano l’atteggiamento di chi definisce l’immagine tradizionale di Babbo Natale come un’opera di ingegneria culturale che rafforza stereotipi. Tuttavia, questo approccio tende a semplificare una realtà complessa: la cultura non è un prodotto da rimettere in discussione ad ogni impulso ideologico, ma una somma di storie, tradizioni e significati che meritano di essere studiati e compresi nella loro interezza. La tendenza a "rivendere" la storia per motivi di opportunismo ideologico riduce la ricchezza del patrimonio culturale a uno strumento di propaganda, dimenticando che la cultura autentica si fonda su esperienze, contraddizioni e continuità storica.

Conclusioni: Difendere una Cultura Inscindibile dalla Storia

La discussione sull’immagine di Babbo Natale è solo uno dei tanti esempi in cui la retorica politicamente corretta rischia di sovrascrivere il valore della tradizione. La storia e la cultura non sono in vendita: esse restano testimonianze inalienabili del passato, destinate a ispirare e a insegnare, non a essere manipolate per accontentare sensibilismi del momento. Difendere l’identità storica significa resistere alla tendenza a sminuire i simboli tradizionali e a trasformarli in strumenti ideologici. La critica costruttiva è importante, ma non a scapito di una profonda conoscenza e rispetto delle radici culturali.

Fonte: Huffington post