Sindaco di Madrid: Re Magi donne per la parità

Nel 2015, il sindaco di Madrid, Manuela Carmena, ha proposto cambiamenti ai Re Magi e al presepe vivente della città, sollevando un acceso dibattito. Secondo la sua visione, era necessario modificare la rappresentazione dei Magi per garantire la parità di genere, sostituendo due di loro con donne. Inoltre, il tradizionale presepe di Madrid, noto per attirare migliaia di turisti, è stato ridimensionato da 50 metri a soli 8, causando malcontento e danni economici al settore turistico.

Revisionismo storico e religioso?

L’idea di modificare la rappresentazione dei Re Magi nasce dalla convinzione che i tre saggi fossero maschi bianchi eterosessuali, e quindi non rappresentassero una corretta inclusione sociale. Così, Gaspare e Melchiorre sono stati interpretati da donne con barba finta, mentre Baldassarre è rimasto uomo per mantenere la parità etnica, visto che era "colorato" di partenza.

Questa decisione ha suscitato "perplessità", considerando che le origini storiche dei Magi risalgono a regioni dell’Asia e del Medio Oriente, rendendoli già rappresentanti di un contesto multiculturale.
Ma possiamo forse pretendere che chi "ragioni" in questo modo abbia la minima idea di cosa sta parlando, criticando e modificando? Ovviamente no...


Il presepe di Madrid sotto ridimensionamento

Un'altra controversia ha riguardato il presepe vivente, una delle attrazioni più importanti del Natale madrileno. Secondo il sindaco, la città non appartiene solo ai cristiani, quindi il presepe doveva essere frammentato in vari punti della città, inclusa la periferia. Dopo un'ondata di proteste, il progetto è stato parzialmente rivisto, ma il presepe è stato comunque ridimensionato, generando insoddisfazione tra i cittadini e un impatto negativo sul turismo.

Non si sa bene perché di una scelta simile, dall'esterno sembra solamente un'emerita baggianata senza senso.

Tradizione o revisionismo?

Le modifiche proposte hanno sollevato interrogativi sulla necessità di adattare le tradizioni a criteri sociali che stanno a cuore solamente a quattro invasati scalcagnati. Queste operazioni sono solamente una distorsione della storia e delle usanze. Parliamo di secoli, millenni di tradizioni.

Stranamente queste iniziative colpiscono sempre e comunque il cristianesimo, sia mai che colpiscano l'islam con il rischio di apparire "islamofobi". Dissacrare, distruggere, rendere una pagliacciata il cristianesimo è più "politicamente corretto". Altro dettaglio che ci fa capire con chi abbiamo a che fare.

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Fabrizio Leone
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