Recentemente, dopo aver discusso l’accusa di "bigottismo" nei confronti di chi non organizza un chinotto con gli amici gay, si è presentato un nuovo, inquietante delirio online. Dallo stesso angolo oscuro del web, il sito dall’aspetto provocatorio propone come “soluzione” al suprematismo bianco l’idea di abortire tutti i bambini bianchi. Questo articolo esamina in maniera critica tali affermazioni, esplorando il contesto e le implicazioni sociali e culturali che ne derivano.
Il Contesto del Dibattito Online
Nel panorama digitale attuale è sempre più frequente imbattersi in posizioni estreme, dove il linguaggio incendiario e i deliri politici trovano terreno fertile. Da una parte, si denuncia un atteggiamento bigotto nei confronti di scelte considerate “non progressiste”, mentre dall’altra emergono proposte che mescolano razzismo, ideologie naziste e una visione distorta della storia. Questo articolo si propone di chiarire e contestualizzare tali discorsi, offrendo uno sguardo critico su queste narrazioni radicali.
L’Articolo Provocatorio di Medusa Magazine
L'esempio particolarmente sorprendente proviene da una pubblicazione recente di Medusa Magazine, che ha attirato l’attenzione per il suo titolo esplicito:
> "Oltre la libertà di scelta: la soluzione al suprematismo bianco è l'aborto bianco" > > "In una società progressiva, capita spesso che siano le famiglie bianche a intralciare la via dell'uguaglianza e della giustizia. Il suprematismo bianco sistemico dipende, principalmente, dalla famiglia bianca. Quando i conquistatori bianchi penetrarono nella terra madre indigena ed egualitaria dei popoli nativi, replicarono la loro società, instaurando piantagioni capeggiate da padri bianchi e madri sottomesse, con i figli bianchi che consolidavano il potere sulla popolazione oppressa..."
Il testo prosegue con riferimenti alla redazione della costituzione, al ruolo delle giurie bianche nei processi e all’idea, secondo cui, per rompere questo circolo vizioso, le donne bianche dovrebbero abortire i propri figli per "assistere" le donne di colore. Questa retorica distorta sfocia in un delirio che rielabora il passato coloniale e razzista in chiave moderna, alimentando una visione estremista e controcorrente del progresso.
Analisi Critica dei Deliri: Storia, Razza e Ipocrisia
L’articolo evidenzia alcuni aspetti fondamentali:
Generalizzazione Storica: Il riferimento ai padri fondatori che redassero una costituzione "a misura di uomini bianchi", ripresa per sostenere teorie razziste odierne, distorce il contesto storico e semplifica episodi complessi di discriminazione e lotta per l’uguaglianza.
Delirio Identitario: L’idea che la nascita di nuovi bambini bianchi rafforzi il "suprematismo" è un esempio estremo di retorica identitaria. Tale affermazione non solo generalizza, ma alimenta anche divisioni e sentimenti di odio verso interi gruppi.
Contraddizioni e Dati: Se da un lato si denuncia una presunta imposizione ideologica, le statistiche in alcuni contesti indicano che iniziative come l’aborto rimanendo una scelta personale e non imposta. Questo contrasto evidenzia l’ipocrisia di teorie che, pur richiamando concetti storici, ignorano i progressi sociali raggiunti.
Reazioni e Impatto sui Social Media
La diffusione di tali messaggi estremisti non avviene nell’isolamento.
Troll e Reazioni Virali: Numerosi tweet e commenti online hanno preso in giro queste teorie, utilizzando immagini emblematiche e cornicette per sottolineare il carattere assurdo del discorso.
La Polemica di 4Chan: Infatti, anche sui forum come 4Chan si è scatenata una reazione furibonda. Se anche questi ambienti radicali si infuriano, è un segnale chiaro che non si tratta di un semplice “troll”, ma di una posizione presa sul serio da alcuni gruppi estremisti.
Queste reazioni evidenziano come la diffusione di contenuti provocatori e incendiari alimenti un clima di divisione, contribuendo a una polarizzazione ancor più marcata del dibattito pubblico.
Conclusioni e Riflessioni Critiche
Il delirio di “abortire i bambini bianchi” rappresenta, senza ombra di dubbio, l’estremo raggiungimento di una narrativa che distorce la realtà e alimenta divisioni basate sul colore e sull’origine.
Necessità di un Approccio Critico: In un’epoca di informazioni virali, diventa fondamentale analizzare in maniera critica le fonti e contestualizzare i discorsi estremisti.
Promozione del Dialogo Costruttivo: Solo attraverso il confronto e la verifica dei fatti possiamo contrastare l’odio e l’intolleranza insiti in tali retoriche.
L’articolo, pur nella sua carica provocatoria, apre uno spunto di riflessione sulle dinamiche attuali del discorso pubblico online e sulle pericolose derive ideologiche a cui ogni tanto assistiamo.
Delirio al completo (sembra che la rivista esista ancora, ma appare che sia stata ceduta a terzi in quanto l'articolo originale è scomparso e la rivista ha abbandonato la tematica femminista, almeno non ne fa più la sua ragione principale)