Striscia e la gogna pubblica contro Insinna

Che dire, già striscia non mi stava troppo simpatica, ma dopo questa si è dimostrata veramente vile, che vive di scandai e ripicche infantili da troppi anni. Un programma nato con furore ma che negli ultimi anni perde sempre più spettatori, e questo manda in bestia il povero Ricci a quanto pare, che si vendica sui "concorrenti" che gli "fregano" lo share.


Da poco hanno mandato in onda una registrazione, probabilmente illegale, di Flavio Insinna che si infuria e litiga con la produzione del programma, che a quanto pare ha isolato il conduttore dalle decisioni importanti riguardo i concorrenti da mandare in onda.

Credo che l'abbiano sentita tutti, e ovviamente non potevo avere la solita opinione impopolare: non ha torto.

E' lui che conduce il programma, è lui che sa quali concorrenti fanno uno spettacolo migliore, che intrattengono meglio il pubblico, che non annoiano. Quando gli mandano i "brocchi" sa bene che un concorrente che sta muto, non parla, non si muove è noioso da vedere, sa bene che ci vuole un po' di pepe, un po' di spettacolo appunto. E' quello che in teoria dovrebbero fare.

Se scandalizza tanto che ha chiamato con parolacce e altri epiteti allora non c'è proprio speranza, in una società dove, specialmente nel web, ormai non c'è più dialogo o volontà di confrontarsi con gli altri ma si parte subito con gli insulti. Aprite una qualsiasi notizia sui social e leggete i fottuti commenti, al 90% contengono insulti verso il prossimo.


Senza contare che Insinna non si stava nemmeno rivolgendo a queste persone, ma stava litigando, non si sa bene ma sembra al telefono visto che non si sentono risposte, con qualcuno della produzione. Quando vi infuriate voi cosa fate? Io dico molte parolacce, parecchie, e insulto anche, direi che quella di Insinna, conversazione privata registrata da qualche cuck che voleva vendicarsi di lui e mandata a striscia l'invidia che vedendosi gli ascolti quasi dimezzati dal 2001 ad oggi non gli è parso vero poter sparare di nuovo a zero contro l'odiata concorrenza.

Insomma la sua è una reazione umana comprensibile, la rabbia e la frustrazione fanno dire parolacce, e non è che gli insulti fatti siano stati poi così pesanti è, se per strada fai qualche boiata dal finestrino ti arriva di molto peggio, altroché fichi secchi o minacce di denunce (e figuriamoci se non ne approfittavano per farsi dare soldi senza meritarlo).

Striscia l'infamia si conferma un programmino ormai a livello di asilo, con ripicche degne dei bulletti di 9 anni alla disperata ricerca di far risollevare lo share, share che non salirà mai più perché ormai un programmucolo con più gossip e cretinate che servizi interessanti, imbecilli che hanno distrutto la ricerca in Italia e l'allevamento dei cani beagle, e adesso le associazioni animaliste hanno anche il coraggio di lamentarsi che i cani devono sopportare viaggi lunghissimi ed estenuanti, come se non glielo avessimo detto in duecentomila che sarebbe stata l'unico risultato della loro campagna di fango contro Green Hill.

Non ho nemmeno particolare simpatia verso Insinna, non conosco il programma e non lo seguo, ma questo attacco è palesemente bile e odio beceri vomitati attraverso l'emittente televisiva, in cerca di distruggere questo disgraziato per una sfuriata privata, poi fanno i paladini della privacy con rash di ipocrisia che nemmeno i terroristi quando parlano delle crociate (con dementi nostrani al seguito).

E in ogni caso ha chiesto scusa, cosa che Ricci non ha mai fatto per tutte le porcate e la disinformazione compiute negli ultimi anni di declino e disperazione di un successo in declino e una creatività stantia (ai suoi tempi era geniale, bisogna riconoscerglielo).