Adpocalypse: la fine di youtube?
Qui da noi la cosa non è ancora approdata, ma dubito tarderà ad arrivare e in ogni caso le ripercussioni le sentiremo anche noi in un modo o nell'altro.
Su youtube america è accaduta la "Adpocalypse", così è stato chiamato il fenomeno della demonetizzazione dei contenuti "problematici".
Sulla carta la cosa può anche sembrare un passo in avanti: più controllo sulla qualità dei contenuti e le aziende non si ritrovano a sponsorizzare qualcosa che non condividono, anche se lo sanno pure i somari ormai che una pubblicità su internet non significa che stanno supportando quel contenuto in particoalre... ma nella pratica le cose stanno decisamente in altro modo:
Prima di tutto il sistema dei flag o è automatico e fa schifo o è affidato agli "heroes" (fortunatamente la cosa non è andata avanti per molto) ed è pure peggio.
In ogni caso basta mettere un tag, una parola o un riferimento ad un argomento "sensibile" e tac sei demonetizzato.
Tanto per dirne una Pewdiepie si è visto i guadagni decimati. Qualcuno potrebbe ribattere che di certo non muore di fame, io posso ribattere che visti i numeri che faceva già guadagnava poco rispetto ad altri media (in televisione si guadagna 10 volte tanto, ad esempio) e in ogni caso se lui non guadagna non guadagna nemmeno Youtube. Ergo se Felix ha perso 5 milioni di dollari l'anno di guadagno (adesso non ricordo la cifra esatta) anche Youtube ha perso 5 milioni di dollari.
Non è tantissimo per una grossa azienda, anche se youtube ha sempre faticato e rimane a malapena a galla con i guadagni (si, la verità è questa, togliete adblock e non succhiate il sangue da una piattaforma che vi offre un servizio gratuito), ma questa cifra va moltiplicata...
Infatti la stragrande maggioranza dei grossi youtuber statunitensi si è vista quasi tutti i video demonetizzati. Si parla di centinaia di centinaia di canali, di miliardi di visualizzazioni, di milioni di euro bruciati sia nelle tasche di chi creava contenuti sia della piattaforma.
Ma perché tutto questo?
C'è chi ha ipotizzato che si tratti di una mossa per garantire maggiore qualità dei contenuti agli sponsor e quindi di far salire il valore di mercato delle pubblicità online (come detto prima infatti su youtube 1 milione di spettatori vale un decimo del milione di spettatori della televisione) e quindi di uscire dal pantano di melma in cui sta youtube.
C'è invece chi ha individuato nell'attacco dei media alla piattaforma il motivo... e in effetti le due cose non si vanno ad escludere a vicenda.
Ricordi la vicenda Wall Street Journal che ha diffamato il già citato Pewdiepie dandogli del nazista e antisemita con una fake news che più palese non si poteva...
Ecco, quello è stato solo l'inizio.
Secondo il WSJ (strano, somiglia molto a SJW...) tutti gli youtuber di un certo tipo sono nazistoni del alt-right razzisti infami bastardi che propagandano odio razziale attraverso youtube.
Insomma sono social justice warrior in tutto e per tutto alla fin fine, se non la pensi come loro sei nazista...
Trigger warning: il video è scurrile
Ora secondo me il motivo per cui abbiano mosso guerra a youtube è molto semplice: fanno fuori la concorrenza...
Che i giornali siano in crisi non è un segreto, che tutti stiano perdendo investimenti pubblicitari a sfavore di internet ormai lo sanno pure i mormoni, che i giornali sia cartacei che online siano ormai in crisi è il segreto di pulcinella.
Non credo sia difficile ipotizzare che tutto questo accanimento mediatico contro youtube che va ormai avanti da un po', fine a far perdere investimenti pubblicitari, abbia dietro come minimo un certo rosik, se non è un vero e proprio sabotaggio.
In tutto questo, in ogni caso, ci si ficca Facebook che ha iniziato a monetizzare i video caricati sulla loro piattaforma. Molti "creativi" potrebbero trasferirsi direttamente su Facebook e salutare Youtube se la monetizzazione funziona meglio.
Una vera martellata sui piedi da parte di google, perché i soldi che vanno su facebook rimangono a facebook.
In conclusione, sempre parere mio, youtube si sta calando le braghe un po' troppo verso le polemiche dei social justice warrior e sta cedendo troppo al ricatto morale dell'accusare metà dei video sulla piattaforma di essere razzisti o pieni di odio, e invece di difendersi cala le braghe e si fa inchiappettare mettendo uno strumento per non visualizzare pubblicità su tali contenuti, un'ammissione di colpa che ci si poteva risparmiare.
Senza contare che grazie agli "heroes" ormai non si può fare più nulla.
E non esagero: molti youtuber hanno notato come gli unici video che non vengono ristretti o demonetizzati in nessun caso sono quelli rivolti ai bambini... anche se Pewdiepie ha caricato un video tutt'altro che adatto ai bimbi ma parlava di Frozen e quindi non era né demonetizzato né limitato...
E tutto questo si ricollega al discorso fake news: visto come è facile? Basta che un paio di testate si mettano in testa di farti la guerra e ti dipingono come nazista, e via non devono nemmeno dimostrare nulla che tu vieni riconosciuto come nazista e devi fare i salti mortali per difenderti.
Troppo facile...
Ora se la cosa approderà in Italia non lo so, forse si visto che già Adsense "demonetizza" i miei articoli dove compaiono certe parole, come se le pubblicità che passano loro siano tutte di immensa qualità, utilità e bellezza artistica.
Su youtube america è accaduta la "Adpocalypse", così è stato chiamato il fenomeno della demonetizzazione dei contenuti "problematici".
Adpocalypse
Cosa succede con l'apocalisse degli Ad, delle pubblicità? Quando carichi un video che contiene argomenti "sensibili" come religione, violenza, linguaggio scurrile (a me impiccherebbero direttamente, immagino), immagini forti o varie ed eventuali, questo viene flaggato come tale e il tuo video non viene monetizzato perché le compagnie ora hanno l'opzione di rifiutarsi di far passare le loro pubblicità su contenuti simili.Sulla carta la cosa può anche sembrare un passo in avanti: più controllo sulla qualità dei contenuti e le aziende non si ritrovano a sponsorizzare qualcosa che non condividono, anche se lo sanno pure i somari ormai che una pubblicità su internet non significa che stanno supportando quel contenuto in particoalre... ma nella pratica le cose stanno decisamente in altro modo:
Prima di tutto il sistema dei flag o è automatico e fa schifo o è affidato agli "heroes" (fortunatamente la cosa non è andata avanti per molto) ed è pure peggio.
In ogni caso basta mettere un tag, una parola o un riferimento ad un argomento "sensibile" e tac sei demonetizzato.
Tanto per dirne una Pewdiepie si è visto i guadagni decimati. Qualcuno potrebbe ribattere che di certo non muore di fame, io posso ribattere che visti i numeri che faceva già guadagnava poco rispetto ad altri media (in televisione si guadagna 10 volte tanto, ad esempio) e in ogni caso se lui non guadagna non guadagna nemmeno Youtube. Ergo se Felix ha perso 5 milioni di dollari l'anno di guadagno (adesso non ricordo la cifra esatta) anche Youtube ha perso 5 milioni di dollari.
Non è tantissimo per una grossa azienda, anche se youtube ha sempre faticato e rimane a malapena a galla con i guadagni (si, la verità è questa, togliete adblock e non succhiate il sangue da una piattaforma che vi offre un servizio gratuito), ma questa cifra va moltiplicata...
Infatti la stragrande maggioranza dei grossi youtuber statunitensi si è vista quasi tutti i video demonetizzati. Si parla di centinaia di centinaia di canali, di miliardi di visualizzazioni, di milioni di euro bruciati sia nelle tasche di chi creava contenuti sia della piattaforma.
Ma perché tutto questo?
C'è chi ha ipotizzato che si tratti di una mossa per garantire maggiore qualità dei contenuti agli sponsor e quindi di far salire il valore di mercato delle pubblicità online (come detto prima infatti su youtube 1 milione di spettatori vale un decimo del milione di spettatori della televisione) e quindi di uscire dal pantano di melma in cui sta youtube.
C'è invece chi ha individuato nell'attacco dei media alla piattaforma il motivo... e in effetti le due cose non si vanno ad escludere a vicenda.
Ricordi la vicenda Wall Street Journal che ha diffamato il già citato Pewdiepie dandogli del nazista e antisemita con una fake news che più palese non si poteva...
Ecco, quello è stato solo l'inizio.
Secondo il WSJ (strano, somiglia molto a SJW...) tutti gli youtuber di un certo tipo sono nazistoni del alt-right razzisti infami bastardi che propagandano odio razziale attraverso youtube.
Insomma sono social justice warrior in tutto e per tutto alla fin fine, se non la pensi come loro sei nazista...
Trigger warning: il video è scurrile
Ora secondo me il motivo per cui abbiano mosso guerra a youtube è molto semplice: fanno fuori la concorrenza...
Che i giornali siano in crisi non è un segreto, che tutti stiano perdendo investimenti pubblicitari a sfavore di internet ormai lo sanno pure i mormoni, che i giornali sia cartacei che online siano ormai in crisi è il segreto di pulcinella.
Non credo sia difficile ipotizzare che tutto questo accanimento mediatico contro youtube che va ormai avanti da un po', fine a far perdere investimenti pubblicitari, abbia dietro come minimo un certo rosik, se non è un vero e proprio sabotaggio.
In tutto questo, in ogni caso, ci si ficca Facebook che ha iniziato a monetizzare i video caricati sulla loro piattaforma. Molti "creativi" potrebbero trasferirsi direttamente su Facebook e salutare Youtube se la monetizzazione funziona meglio.
Una vera martellata sui piedi da parte di google, perché i soldi che vanno su facebook rimangono a facebook.
In conclusione, sempre parere mio, youtube si sta calando le braghe un po' troppo verso le polemiche dei social justice warrior e sta cedendo troppo al ricatto morale dell'accusare metà dei video sulla piattaforma di essere razzisti o pieni di odio, e invece di difendersi cala le braghe e si fa inchiappettare mettendo uno strumento per non visualizzare pubblicità su tali contenuti, un'ammissione di colpa che ci si poteva risparmiare.
Senza contare che grazie agli "heroes" ormai non si può fare più nulla.
E non esagero: molti youtuber hanno notato come gli unici video che non vengono ristretti o demonetizzati in nessun caso sono quelli rivolti ai bambini... anche se Pewdiepie ha caricato un video tutt'altro che adatto ai bimbi ma parlava di Frozen e quindi non era né demonetizzato né limitato...
E tutto questo si ricollega al discorso fake news: visto come è facile? Basta che un paio di testate si mettano in testa di farti la guerra e ti dipingono come nazista, e via non devono nemmeno dimostrare nulla che tu vieni riconosciuto come nazista e devi fare i salti mortali per difenderti.
Troppo facile...
Ora se la cosa approderà in Italia non lo so, forse si visto che già Adsense "demonetizza" i miei articoli dove compaiono certe parole, come se le pubblicità che passano loro siano tutte di immensa qualità, utilità e bellezza artistica.