Università del Texas sul veganismo e l'accusa di esclusività razziale

Un recente articolo pubblicato su una rivista dell'Università del Texas ha sollevato una polemica sul veganismo e la sua percezione sociale, sostenendo che la comunità vegana sia prevalentemente composta da persone bianche e che questo rappresenti un problema di esclusività. L'autrice critica il movimento per la sua mancanza di inclusione e per il fatto che il veganismo sia spesso associato a uno stile di vita costoso e privilegiato.

Il veganismo è davvero un fenomeno elitario?

Secondo l'articolo, il veganismo dominante negli Stati Uniti è caratterizzato da una cultura cruelty-free che si lega a ricchezza e privilegio, rendendolo un'opzione non accessibile a tutti. L'autrice sostiene che, per essere veramente inclusivo, il movimento vegano dovrebbe abbracciare una prospettiva più intersezionale, considerando le difficoltà economiche e culturali di diverse comunità.



La questione razziale nel dibattito vegano

L'articolo afferma che la predominanza di vegani bianchi nel movimento sia un segnale di esclusività e che la comunità vegana americana si concentri su prodotti costosi, come imitazioni di carne e formaggio, invece di valorizzare piatti vegani tradizionali di diverse culture. Questo punto solleva interrogativi sulla reale accessibilità del veganismo e sulla sua capacità di coinvolgere persone di diverse origini.

La considerazione sul costo monetario dei prodotti vegani è fattuale, rimane la perplessità nell'aspettarsi che i vegani debbano per forza mangiare quello che si aspettano loro. Se una persona vuole seguire una dieta vegana concentrandosi su piatti tradizionali può farlo tranquillamente, nessuno lo fermerebbe.

Critiche e riflessioni sul movimento vegano

Sebbene sia vero che il veganismo possa essere costoso e che alcune aziende sfruttino il mercato per vendere prodotti a prezzi elevati, attribuire questa dinamica esclusivamente all'etnia dei vegani appare una semplificazione eccessiva. Il problema principale sembra essere legato più a strategie di marketing e consumismo che a una questione razziale.

Conclusione

Il dibattito sull'inclusività nel veganismo è stato deviato completamente verso una questione etnica e quindi reso assolutamente sterile e privo di utilità. Se da un lato è importante rendere il movimento più accessibile a tutte le tasche e ideali, dall'altro è necessario evitare generalizzazioni che rischiano di distorcere la realtà.

Fonte, in inglese ovviamente