Un ex comando militare è stato convertito in un campo di detenzione illegale dove vengono tenuti prigionieri gli omosessuali arrestati e vengono torturati con percosse ed elettrocuzione per farsi rivelare l'identità di altri omosessuali.
Vengono anche usati i loro telefoni cellulari: qualsiasi contatto maschile in rubrica è un potenziale omosessuale da rapire e interrogare
Non si tratta di veri e propri campi di concentramento, perché i prigionieri perseguitati in questo caso escono ne escono (quasi tutti) vivi, ma solamente perché aspettano che a sporcarsi le mani siano le famiglie dei ragazzi, spronati a commettere delitti d'onore per "difendere la società cecena".
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Foto aerea del ex comando militare convertito a campo di prigionia illegale dove vengono condotti gli interrogatori sotto tortura |
Per ora gli arrestati sono sempre quel centinaio, ma con gli interrogatori in corso e il rastrellamento dei "sospetti omosessuali" dai contatti telefonici dei prigionieri il numero potrebbe salire vertiginosamente. In ogni caso anche se restassero 100 sarebbero 100 di troppo.
Senza contare che oltre l'arresto senza alcun motivo, violando i diritti fondamentali della persona (ma si sa che nelle repubblichette delle banane questi non esistono), li stanno anche interrogando a furia di mazzate ed elettrocuzioni (che fanno male eh, parecchio male, non per niente il taser serve ad immobilizzare una persona) infrangendo praticamente tutte le convenzioni internazionali a difesa dell'individuo.
Tutto perché hanno dei gusti diversi.
Fonte originale (settare google translate in inglese per capirci qualcosa di decente)