Luisa Muraro e l'Omo-Patriarcato: Il Paradosso della Misandria e la Contraddizione del Femminismo

Un Nuovo Livello di Assurdità?

La misandria continua a sorprendere, e il concetto di omo-patriarcato ne è un esempio lampante. Secondo Luisa Muraro, filosofa femminista, gli omosessuali sarebbero il fondamento simbolico del patriarcato. Un'affermazione che ribalta completamente la narrazione tradizionale, sollevando interrogativi sulla coerenza di alcune correnti femministe.

Un Nuovo Livello di Assurdità?

La misandria continua a sorprendere, e il concetto di omo-patriarcato ne è un esempio lampante. Secondo Luisa Muraro, filosofa femminista, gli omosessuali sarebbero il fondamento simbolico del patriarcato. Un'affermazione che ribalta completamente la narrazione tradizionale, sollevando interrogativi sulla coerenza di alcune correnti femministe.



Alcuni stralci del testo "Una di meno":

"Mentre partecipavo a un incontro in vista dell’Otto marzo prossimo, che sarà in difesa dell’umanità femminile dalle violenze maschili, ho sentito una parola nuova per me: l’etero-patriarcato."

"Giusto! Ecco una parola che ci voleva. Esiste infatti un omo-patriarcato, ed è il fondamento simbolico del patriarcato. L’obbligo dell’eterosessualità non è l’essenza del patriarcato, come credono le americane, è solo una maschera perbenista che i privilegiati si mettono e si tolgono, a seconda, l’obbligo è per il popolo. Pensate al mondo di Virginia Woolf, per esempio, o leggete Il libro e la fratellanza di Iris Murdoch. E risalite all’antica Grecia, fonte della nostra civiltà."

"Senza tante letture, basta la recente sentenza delle giudici di Trento che si sono pronunciate in favore dell’assoluta paternità di una coppia gay."

"I due, come noto, si trovavano in Canada (guarda caso) e lì hanno avuto in regalo (si fa per dire) due gemelli, frutto della maternità di una tale. L’anagrafe, nel paese di lei funziona regolarmente, non è la Siria, voglio dire."

"Ma non l’ha registrata come tale, cioè madre dei due gemelli, l’ha semplicemente ignorata accettando la tesi squisitamente platonica che il frutto del ventre di lei fosse generato dall’amore di due uomini."

"Di ritorno in Italia, questi due, per il bene delle creature nate dal loro amore (non senza una certa somma di denaro nota soltanto al fisco del Canada, che platonico non è) hanno chiesto di trascriverle nella nostra anagrafe. Ma si sono scontrati con l’incredulità delle impiegate dell’anagrafe di Trento, dovuta forse a scarsa fantasia o ignoranza, per non tirar fuori quel populismo che oggi si va purtroppo diffondendo."

"Non possiamo trascriverli, hanno obiettato le impiegate, per fare un bambino ci vuole una madre."

"Le giudici, invece, avendo studiato filosofia, hanno detto sì, quello che conta nella generazione di un essere umano è l’amore (detto anche eros) e la disposizione spirituale; il corpo è secondario. Anzi, in questo caso, surrogabile."

"Morale della favola: una madre in meno. La Cassazione casserà, già lo prevedo e mi chiedo: chissà che cosa ci avremo guadagnato noi donne."

Il Concetto di Omo-Patriarcato

Muraro sostiene che il patriarcato non si basi sull'eterosessualità, ma su un sistema di potere esclusivamente maschile. Secondo questa visione, il legame tra uomini – indipendentemente dall'orientamento sessuale – sarebbe la vera radice del dominio patriarcale.

Questa teoria si scontra con l'idea comune che il femminismo sia sempre stato un alleato della comunità LGBTQ+.

Muraro fa riferimento alla società dell'antica Grecia, dove le relazioni omosessuali tra uomini erano accettate e persino incoraggiate in certi contesti. Tuttavia, il paragone con la società moderna appare forzato: il mondo è cambiato radicalmente, e le dinamiche di potere non possono essere ridotte a un semplice confronto storico.

Analisi del Caso della Sentenza di Trento

Un esempio concreto di questa teoria è la recente sentenza delle giudici di Trento, che ha riconosciuto la paternità assoluta di una coppia gay, ignorando la madre biologica. Muraro critica questa decisione, sostenendo che si tratta di una forma di patriarcato che esclude le donne.

Secondo la filosofa, la maternità surrogata non è solo una questione etica, ma anche un problema di potere: la donna che ha partorito viene cancellata dal quadro legale, lasciando spazio a una narrazione in cui solo gli uomini hanno un ruolo attivo nella genitorialità.

Questa posizione solleva diverse domande:

  • La maternità surrogata è una forma di autodeterminazione o di sfruttamento?

  • Il femminismo è davvero a favore dei diritti LGBTQ+ o esistono contraddizioni interne?

  • Esistono troppe correnti di pensiero femminista in contrasto tra loro?

Com'è che una decide di partorire per profitto, autodeterminandosi dicono loro, senza risultare madre che sarebbe patriarcato, ed è comunque patriarcato perché è "una madre di meno"?
Insomma, come al solito: non va bene un tubo, l'importante è sputare veleno sul genere maschile, pazienza se si dice tutto ed il contrario di tutto, se una cosa prima va bene poi va male e viceversa, se quello che è deprecabile se lo dice un uomo diventa bibbia se lo dice una donna.

Contraddizioni e Paradossi

L'idea di omo-patriarcato mette in discussione molte convinzioni radicate. Se il patriarcato è un sistema che opprime le donne, come può includere anche gli uomini gay, che spesso sono stati vittime di discriminazione e oppressione?

Inoltre, il femminismo ha sempre sostenuto che una donna non debba essere vista solo come madre o potenziale tale. Tuttavia, in questo caso, la critica di Muraro sembra andare nella direzione opposta: la cancellazione della madre biologica viene vista come un problema, nonostante la scelta della maternità surrogata sia spesso considerata un atto di autodeterminazione femminile.

Le Dichiarazioni di Muraro Dopo le Critiche

Dopo le polemiche suscitate dalle sue affermazioni, Luisa Muraro ha cercato di chiarire il significato di omo-patriarcato, affermando che il termine non si riferisce all'omosessualità, ma alla "omogeneità del maschio" in determinati ambienti di potere:

 Tuttavia, il suo articolo originale – successivamente rimosso – sembra indicare chiaramente che la sua critica fosse rivolta agli uomini omosessuali:

“il prefisso omo- indica spazi e istituzioni esclusivamente maschili da cui le donne sono escluse, e non ha a che fare con l’omosessualità”. Non ha a che fare con l’omosessualità vissuta da una minoranza di uomini e di donne, ma con quella sostanziale che lega gli uomini tra loro nell’amore del potere.

Ma uno dei passaggi più significativi del testo recita: 

"Giusto! Ecco una parola che ci voleva. Esiste infatti un omo-patriarcato, ed è il fondamento simbolico del patriarcato. L’obbligo dell’eterosessualità non è l’essenza del patriarcato, come credono le americane, è solo una maschera perbenista che i privilegiati si mettono e si tolgono, a seconda, l’obbligo è per il popolo. Pensate al mondo di Virginia Woolf, per esempio, o leggete Il libro e la fratellanza di Iris Murdoch. E risalite all’antica Grecia, fonte della nostra civiltà."

Questo passaggio menziona esplicitamente l'eterosessualità e fa riferimento alla cultura omosessuale maschile nella Grecia antica, suggerendo un collegamento tra l'omosessualità e il sistema patriarcale. La successiva revisione del concetto di omo-patriarcato sembra quindi un tentativo di ridimensionare la polemica, ma la contraddizione rimane evidente.

Questa discrepanza ha alimentato ulteriori controversie, con molti che vedono nelle sue parole un attacco ideologico mascherato da riflessione filosofica. Il dibattito rimane aperto: si tratta di un fraintendimento o di una posizione deliberata?

Fonti e approfondimenti

Fonte (Non più disponibile)
Libreria delle donne - la difesa di Muraro che fa acqua