Il paradosso dei complottisti
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C'è gente che vive in paesi civili e idolatrano quello che non si è fatto scrupoli ad ammazzare gli oppositori. |
Fake news e manipolazione mediatica
I gruppi social complottisti (e non) continuano a essere il terreno fertile delle fake news, alimentando visioni distorte della realtà, come appunto quelle su Russia, Cina e Corea del Nord. Pagine con centinaia di migliaia di iscritti diffondono quotidianamente contenuti di dubbia veridicità, rafforzando una narrazione che ignora i fatti. Anche quando i fatti sono palesemente sotto i loro occhi, come il discorso di Lavrov, lasciato cadere in sordina e mai preso in considerazione. A riprova di questo la "fama" di Putin rimane tutt'oggi intatta in quelle echo chamber.
Il mito di Putin e la polarizzazione sociale
Nonostante le evidenze oggettive, molti continuano a vedere Putin come un leader forte e risoluto, ignorando episodi di repressione e soppressione dell'opposizione: omicidi di dissidenti politici, oppositori e giornalisti. La lista conta centinaia di vittime, a riprova della reale debolezza del presidente della federazione russa: solo una persona debole teme il confronto con il prossimo o con i giornalisti. La capacità della propaganda di influenzare le percezioni è un fenomeno che non conosce confini.