Il "Nuovo Ordine Mondiale" secondo Lavrov: il cortocircuito dei complottisti

La dichiarazione di Lavrov alla Conferenza di Monaco

Durante la Conferenza sulla Sicurezza di Monaco del 2017, il ministro russo Sergej Lavrov ha dichiarato che l'Occidente ha bisogno di un "nuovo ordine mondiale". Un'affermazione che se i complottisti ragionassero in maniera logica avrebbe dovuto causare forte reazioni di protesta nei loro ambienti.

Il paradosso dei complottisti

Infatti in quasi tutti gli ambienti complottisti la Russia è vista ed elogiata come un "baluardo democratico contro l'Occidente corrotto", occidente corrotto che loro definiscono appunto "nuovo ordine mondiale". Sebbene alcuni di loro potrebbero aver avuto un momento di smarrimento dopo queste parole, perché i complottisti in toto non si sono levati contro la Russia per aver affermato pubblicamente che in realtà questo ordine è necessario?

Vladimir Putin propaganda filorussa
C'è gente che vive in paesi civili e idolatrano quello che non si è fatto scrupoli ad ammazzare gli oppositori. Io mi domando che problemi debbano avere al cervellino 

Fake news e manipolazione mediatica

I gruppi social complottisti (e non) continuano a essere il terreno fertile delle fake news, alimentando visioni distorte della realtà, come appunto quelle su Russia, Cina e Corea del Nord. Pagine con centinaia di migliaia di iscritti diffondono quotidianamente contenuti di dubbia veridicità, rafforzando una narrazione che ignora i fatti. Anche quando i fatti sono palesemente sotto i loro occhi, come il discorso di Lavrov, lasciato cadere in sordina e mai preso in considerazione. A riprova di questo la "fama" di Putin rimane tutt'oggi intatta in quelle echo chamber.

Il mito di Putin e la polarizzazione sociale

Nonostante le evidenze oggettive, molti continuano a vedere Putin come un leader forte e risoluto, ignorando episodi di repressione e soppressione dell'opposizione: omicidi di dissidenti politici, oppositori e giornalisti. La lista conta centinaia di vittime, a riprova della reale debolezza del presidente della federazione russa: solo una persona debole teme il confronto con il prossimo o con i giornalisti. La capacità della propaganda di influenzare le percezioni è un fenomeno che non conosce confini.