Le polemiche sulla canzone di Emis Killa

Come Don Chisciotte sono arrivate le "femministe" a combattere contro quelli che loro vedono come mostri del maschilismo ma che in realtà sono i classici mulini a vento.
Stavolta ad essere messo nella gogna è stato Emis Killa, il rap mi fa schifo ma quando le polemiche sono sterili e vuote non si può stare zitti.

3 messaggi in segreteria

Emis Killa pubblica una canzone dal titolo 3 messaggi in segreteria, che racconta di uno stalker che perseguita la sua ex. Il punto di vista è dello stalker, e vengono sottolineati i processi mentali che portano lo stalker a perseguitare la vittima. Il perché lo fa, quali processi lo portano ad assumere tali comportamenti e così via.

Dubito che sia un "inneggiare" allo stalking, dubito fortemente, è più un modo di parlare del fenomeno spiegando cosa passa per la testa dello stalker, che potrebbe essere pure istruttivo, volendo (know your enemy).
Ma per le "femministe" lo è stato, anzi lo spacciano come per apologia di reato con grave rischio di emulazione.

Il rapper ha risposto, sostenendo che era sua intenzione denunciare il fenomeno del "femminicidio", con il suo stile e con l'intento di creare confusione e forti reazioni.

Io ve lo dico sinceramente: vi odio dal profondo dell'anima per avermi fatto difendere questo qui

Meno male che aveva l'intento, perché questa è la dimostrazione che a dar retta al femminismo estremista si sbaglia sempre. Vuoi stare dalla loro parte? Troveranno comunque il modo di tirarti in faccia fiumi di fango.

Ora non voglio fare polemica sul fatto che lo stalking è un fenomeno a maggioranza femminile, che oltre metà delle vittime di stalking sono uomini e la maggior parte delle donne stalkerate sono vittima di altre donne. Così come è un dato di fatto che se 100 uomini uccidono compagne o ex compagne ci sono 70 donne che fanno altrettanto con i compagni o ex compagni.

Lasciamo stare le statistiche perché tanto l'agenda politica ha decretato che l'uomo è il nemico e bisogna dipingerlo così anche riscrivendo i dati di fatto, urlando emergenza da tutte le parti e puntando i riflettori solo su quello che fa più comodo.

Ma bisogna mettersi bene in testa che un uomo non potrà mai essere "amico" di questa gente, ma sempre e solo un cane al guinzaglio, e se non stai al tuo posto ti frullano per bene per farti stare al tuo posto.