Possiamo davvero incolpare gli uomini per la menopausa? Una teoria debole travestita da biologia evolutiva

Il titolo dell’articolo originale — Can we blame men for menopause? — non lascia spazio a dubbi sul tono provocatorio. Eppure, dietro l’ironia apparente, si cela un tentativo piuttosto esplicito di costruire una teoria pseudo-scientifica: ovvero che la menopausa sia una “colpa maschile”.

🧬 Una teoria anti-scientifica: uomini responsabili dell’infertilità?

L’autrice dell'articolo, Rose Eveleth, si interroga sull’utilità evolutiva di un tratto genetico che riduce la fertilità femminile in età avanzata. La risposta? Il comportamento sessuale maschile. Secondo la sua ricostruzione, gli uomini avrebbero storicamente preferito partner più giovani, innescando così un processo di selezione che avrebbe portato le donne a sviluppare naturalmente la menopausa.

Per sostenere questa ipotesi, viene citata una simulazione al computer che propone due possibili spiegazioni:

  • la predilezione maschile per le giovani

  • oppure mutazioni genetiche spontanee nelle donne

Indovina quale opzione viene evidenziata con entusiasmo? Esatto, la prima.

Peccato che persino gli stessi autori dello studio abbiano dichiarato che i risultati sono “difficilmente dimostrabili”. Insomma, si tratta di biologia evolutiva ipotetica, costruita su modelli statistici, non su prove concrete.


Speranza di vita grafico 1861 fino al 2011
I dati patriarcali

🔁 È la selezione o l’aspettativa di vita che conta?

L’idea che gli uomini scelgano partner giovani da “migliaia di anni” è assai discutibile. Come si può affermare questo senza fonti antropologiche verificabili o dati storici affidabili?

  • Per millenni, l’aspettativa di vita media era di 30–40 anni.

  • Solo in epoca moderna, con l’introduzione di medicina, igiene e nutrizione, la longevità ha permesso di sperimentare la menopausa su larga scala.

  • È quindi verosimile che la menopausa sia un adattamento biologico alla sopravvivenza, non alla preferenza maschile.

Inoltre, è fallace pensare che “qualche millennio” basti a produrre mutazioni evolutive profonde in una specie complessa come la nostra.

🐋 Non siamo nemmeno l’unica specie con la menopausa

Nel regno animale, ci sono almeno quattro specie conosciute oltre l’essere umano che sperimentano la menopausa: alcune orche, balene pilota e altri cetacei. Questo suggerisce una strategia evolutiva condivisa, molto più antica delle dinamiche sociali umane. Gli scienziati ipotizzano che l’accudimento condiviso e la trasmissione dell’esperienza da parte delle femmine anziane possano aver reso utile interrompere la fertilità in età avanzata.

Pensare che tutto questo sia avvenuto per “colpa” della libido maschile significa semplificare oltre misura l’evoluzione, trasformandola in un’opinione personale infarcita di risentimento ideologico.

🩺 Biologia riproduttiva e limite fisico

Oggi è possibile vedere donne ultrasessantenni partorire grazie a medicina avanzata, ma in natura una gravidanza oltre i 55 anni avrebbe pochissime probabilità di successo, sia per la madre sia per il neonato. La menopausa, più che una sventura inflitta dal patriarcato primitivo, sembra essere una soglia biologica sensata: una protezione naturale, non una punizione culturale.

🧩 Conclusione: quando l’attivismo si traveste da scienza evolutiva

La ricostruzione proposta nell’articolo in questione si fonda su speculazioni teoriche mascherate da evoluzionismo, sostenute più dal desiderio di colpevolizzare che da dati oggettivi. Una narrazione che semplifica le dinamiche biologiche per adattarle a una lettura ideologica, ignorando secoli di scienza, antropologia e osservazione comparata del comportamento animale.

> In sintesi: la menopausa non è stata “progettata dagli uomini”, né biologicamente né culturalmente. Cercare colpevoli a tutti i costi non porta né alla comprensione né al progresso.


Ultimo aggiornamento: Giugno 2025