Troppa gente si domanda perché paghiamo l'acqua, l'ultima in ordine cronologico che ho visto io invitava a riflettere sul fatto che "siamo gli unici al mondo a pagare pochi per usufruire di un bene gratuito concesso dalla natura". Così mi sono preso la briga di scrivere queste righe.
Sia che si parli di acqua del rubinetto, sia che si parli di acqua in bottiglia (che però ammettiamolo, chi paga 1,5 euro un litro e mezzo di acqua convinto che abbia proprietà differenti rispetto alle altre è in totale fallo: sta pagando il marketing), noi paghiamo il servizio e non l'acqua in sé.
Se non fossimo collegati alla rete idrica dovremmo farci non si sa quanta strada per portare l'acqua a casa, ma è solo una parte del problema. Chi vive in montagna e ha accesso immediato ad una fonte potabile è fortunato, noialtri invece abbiamo per lo più fonti cariche di batteri, virus e forse anche parassiti. Più strada percorre l'acqua più inquinanti, cadaveri animali e così via incontra e raccoglie.
In ogni caso nessuno obbliga nessuno a pagare. Prendi, vai al fiume, ti carichi l'acqua e la porti a casa. A casa la filtri due o tre volte per togliere impurità, inquinanti e metalli pesanti, poi la fai bollire per un po' per eliminare batteri e virus. Aspetti che si freddi e puoi finalmente bere e fare la pasta. Ma devi farlo spesso, magari non tutti i giorni, ma quasi. Ma ne vale la pena per risparmiare qualche decina di euro al mese?
Perché paghiamo l'acqua?
La signorina non ha tenuto conto di numerosissimi fattori, cosa che magari non dovrebbe stupire ma che a sua parziale discolpa non è l'unica che fa ragionamenti così semplicistici. Dietro ci sono diverse faccende da considerare:
La prima: paghiamo il servizio, non l'acqua in sé.
Sia che si parli di acqua del rubinetto, sia che si parli di acqua in bottiglia (che però ammettiamolo, chi paga 1,5 euro un litro e mezzo di acqua convinto che abbia proprietà differenti rispetto alle altre è in totale fallo: sta pagando il marketing), noi paghiamo il servizio e non l'acqua in sé.Il servizio consiste nell'avere l'acqua a casa "pulita" o la certezza di bere acqua potabile in caso di quella in bottiglia.
La seconda: Liberamente disponibile?
Il "bene concesso dalla natura" in realtà è tutt'altro che concesso e pronto da essere consumato, ma è garantito dal lavoro dei "pochi uomini che paghiamo".Se non fossimo collegati alla rete idrica dovremmo farci non si sa quanta strada per portare l'acqua a casa, ma è solo una parte del problema. Chi vive in montagna e ha accesso immediato ad una fonte potabile è fortunato, noialtri invece abbiamo per lo più fonti cariche di batteri, virus e forse anche parassiti. Più strada percorre l'acqua più inquinanti, cadaveri animali e così via incontra e raccoglie.
Il pozzo a casa? 99 volte su 100 è inquinato dagli scarichi fognari nostri o dei vicini.
Fai analizzare l'acqua del pozzo se ce l'hai, avrà sicuramente tanta escherichia coli quanto le fogne di Calcutta. In quel caso non si può usare nemmeno per lavarsi
Fai analizzare l'acqua del pozzo se ce l'hai, avrà sicuramente tanta escherichia coli quanto le fogne di Calcutta. In quel caso non si può usare nemmeno per lavarsi
La terza: Nemmeno l'acqua piovana è tanto salutare
Molti credono che l'acqua piovana sia perfettamente linda e pulita, il nettare degli dei! Questo perché non entra a contatto con nulla fino a quando non tocca terra. In realtà si fa parecchia strada prima di toccare terra, raccogliendo il fumo dei camini, lo smog (al TG lo dicono sempre che la pioggia fa abbassare l'inquinamento se ci fai caso), i fumi delle industrie, spore, polvere, insetti e chi più ne ha più ne metta.Come dimenticare le piogge acide?
Ecco perché paghiamo per avere "un bene naturale" che ci viene portato a casa (o comunque molto vicino come nei supermercati), depurato, filtrato, insomma comodo e potabile, senza rischi e duraturo. Questo perché naturale NON è.
Paghiamo anche la depurazione
Se hai un pozzo a casa e non prendi acqua dall'acquedotto paghi comunque la bolletta dell'acqua. Mettono un contatore nel pozzo. Questo perché con quello che facciamo con l'acqua al 99% la sporca: Le acque del water vanno depurate perché contaminata da virus, germi e batteri nocivi per l'uomo. Ti lavi? Va depurata perché hai usato saponi vari. Fai la lavatrice? Va depurata perché hai usato detergenti e riversi anche la sporcizia degli indumenti. Lavi i piatti? Idem come sopra perché hai usato i saponi vari.Ecco perché paghiamo per avere "un bene naturale" che ci viene portato a casa (o comunque molto vicino come nei supermercati), depurato, filtrato, insomma comodo e potabile, senza rischi e duraturo. Questo perché naturale NON è.
Per questo paghiamo il servizio e non l'acqua in sé. In bolletta mi pare che un litro di acqua si paghi addirittura meno di un centesimo. Ha un costo a metro cubo per evitare che la gente la sprechi senza ritegno "perché tanto è gratis".
In ogni caso nessuno obbliga nessuno a pagare. Prendi, vai al fiume, ti carichi l'acqua e la porti a casa. A casa la filtri due o tre volte per togliere impurità, inquinanti e metalli pesanti, poi la fai bollire per un po' per eliminare batteri e virus. Aspetti che si freddi e puoi finalmente bere e fare la pasta. Ma devi farlo spesso, magari non tutti i giorni, ma quasi. Ma ne vale la pena per risparmiare qualche decina di euro al mese?
Conclusioni:
Il ragionamento iniziale, appunto come dicevo, è fin troppo semplicistico.
Non siamo più ai tempi degli antichi romani che raccoglievano l'acqua da fiumi e piogge, oggi gli inquinanti in atmosfera e nel territorio sono purtroppo molti di più e molto più nocivi.
L'acqua è un diritto, per questo motivo le bollette hanno un costo contenuto (anche se stanno privatizzando aumentando tali costi), ma è altrettanto vero che renderla potabile richiede lavoro.
🔍 Fonti e dati ufficiali
- Istat – Rapporto sull’acqua in Italia (2023): Report completo su prelievo, qualità e distribuzione dell’acqua potabile
- Altroconsumo – Inchiesta tariffe idriche (2025): Analisi comparativa dei costi nelle città italiane e trend delle bollette
- Water Footprint Network: Dati globali sul consumo idrico per alimenti e filiere produttive
💧 Prezzo medio dell’acqua in bolletta
Secondo Altroconsumo e dati regionali, il costo medio dell’acqua potabile in Italia è compreso tra:
- ~2,35 €/mc per le fasce agevolate (fino a 30 mc)
- ~4–5 €/mc nelle fasce intermedie e alte
- Il costo al litro è inferiore a 1 centesimo
🔧 Il prezzo include servizi di raccolta, depurazione, fognatura e gestione. Nelle città italiane, il costo annuo può variare da 163 € (Milano) a 850 € (Frosinone)
❓ FAQ – Domande frequenti sull'acqua e i suoi costi
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💧 Si paga l'acqua o il servizio?
Il costo in bolletta è riferito al servizio: prelievo, trasporto, filtraggio, potabilizzazione e smaltimento. L'acqua in sé ha valore simbolico, ma renderla disponibile e sicura ha un costo reale. -
🚿 Quanto costa 1 litro di acqua del rubinetto?
Meno di un centesimo. Il costo medio si aggira attorno ai 2,35–5 € per metro cubo, ovvero 1000 litri. Il prezzo dipende dalla regione, dal consumo e dalle tariffe locali. -
🌧️ L'acqua piovana è potabile?
No, salvo rarissime eccezioni. L’acqua piovana raccoglie agenti inquinanti durante la caduta: smog, fuliggine, polveri, residui industriali. Può essere usata per irrigazione, ma non è sicura da bere senza trattamenti. -
⛲ Posso bere l’acqua di un ruscello o di un pozzo?
Non senza analisi. Le fonti naturali possono contenere batteri, virus e contaminanti. Il rischio di Escherichia coli, nitrati e altre sostanze nocive è elevato, soprattutto nelle aree urbanizzate. -
🔬 Perché si paga la depurazione anche se ho il pozzo?
Perché l’acqua che utilizzi viene comunque scaricata (lavandini, WC, lavatrici) e deve essere trattata. Anche con un pozzo privato, la depurazione resta un servizio pubblico da sostenere.