Festival di Yulin - nel 2025 è ancora attivo: 5000 cani morti

Ogni anno, nella città cinese di Yulin, si tiene il controverso Festival della carne di cane, un evento che coincide con il solstizio d’estate e che continua a suscitare indignazione internazionale. Nel 2025, nonostante le pressioni globali e i cambiamenti normativi, il festival è ancora attivo: si stima che siano stati macellati circa 5.000 cani, molti dei quali provenienti da furti o catture illegali.

📜 Le origini del festival: tradizione o marketing?

Contrariamente a quanto si pensa, il festival non ha radici antiche. È stato lanciato nel 2009 come celebrazione locale, ma è nel 2010 che si è trasformato in un vero e proprio evento commerciale, promosso da ristoratori e macellai per incentivare la vendita di carne di cane. L’idea era quella di creare un “marchio identitario” per Yulin, sfruttando il solstizio d’estate e la tradizione regionale del consumo di carne accompagnata da litchi. Da qui probabilmente l'errore di ritenerlo una tradizione antica.

📈 L’esplosione mediatica e l’effetto boomerang

Nei primi anni, il festival era poco conosciuto persino in Cina. Ma a partire dal 2012, le campagne animaliste occidentali — petizioni, mail bombing, hashtag virali — hanno acceso i riflettori sull’evento. Il risultato? Un’impennata di visibilità e affluenza: nel 2014, si stima che siano stati macellati fino a 15.000 cani. Hotel pieni, ristoranti al completo, e un festival che da sagra locale è diventato un fenomeno globale.

Questa dinamica è nota come effetto Streisand: più si cerca di censurare qualcosa, più lo si rende famoso. Le proteste, pur animate da buone intenzioni, hanno inizialmente amplificato la portata del festival, alimentando l’orgoglio locale e la difesa delle tradizioni.

Cani ammassati in una gabbia minuscola destinati al festival di Yulin

🔄 La svolta: attivismo più strategico e risultati concreti

Dal 2016 in poi, molte associazioni hanno corretto il tiro, adottando approcci più ponderati e culturalmente sensibili. Invece di attacchi frontali, si è puntato su pressioni diplomatiche, salvataggi mirati e campagne educative. Il risultato è tangibile: nel 2020, il Ministero dell’Agricoltura cinese ha riclassificato i cani come animali da compagnia, escludendoli dalla lista del bestiame. Alcune città come Shenzhen e Zhuhai hanno vietato il consumo di carne di cane e gatto, e nel 2025 un sondaggio ha rivelato che l’87,5% dei residenti di Yulin non consuma carne di cane o gatto, e che l’88% non sarebbe toccato da un eventuale divieto.

📉 Il festival oggi: numeri in calo, ma il problema persiste

Nel 2025, il numero stimato di cani macellati è sceso a circa 5.000. Un calo significativo rispetto ai picchi del passato, ma non sufficiente per parlare di vittoria. Il festival non è stato abolito, e il commercio illegale di cani — spesso rubati o catturati con metodi crudeli — resta una piaga aperta.

Stima annuale dei cani macellati al Festival di Yulin
Anno Cani macellati (stima) Note
2009 ~10.000 Primo evento, visibilità locale
2010 ~7.000 Inizio ufficiale come iniziativa commerciale
2012 ~10.000 Prime proteste internazionali, aumento visibilità
2014 ~15.000 Apice del festival, massima affluenza
2015 ~1.000 Primo calo significativo, salvataggi attivisti
2016 ~2.000–3.000 Restrizioni locali, pressioni mediatiche
2018 ~3.000 Festival ridimensionato, ma ancora attivo
2020 ~3.000 Riclassificazione del cane come animale da compagnia
2023 ~2.000 Pressione crescente da ONG e media
2025 ~5.000 Stima attuale, fluttuazioni locali e ritorno parziale

🧠 Conclusione: una battaglia ancora aperta

Il Festival di Yulin 2025 dimostra che il cambiamento è possibile, ma non ancora compiuto. Le proteste iniziali hanno avuto effetti controproducenti, a dimostrazione che all'epoca non ero un pazzo ma l'animalismo estremista era effettivamente foriero di guai. Ma l’evoluzione dell’attivismo e la sua maturazione, solo pochi elementi estremisti attualmente fanno danni, ha portato a risultati concreti. Tuttavia, finché anche un solo cane verrà macellato per spettacolarizzare una tradizione commerciale, non si potrà parlare di traguardo raggiunto.

Fonti Verificate

Domande Frequenti

Il festival di Yulin esiste ancora nel 2025?

Sì. Il festival è ancora attivo e si stima che siano stati macellati circa 5.000 cani nell’edizione più recente.

Il festival è una tradizione antica?

No. È nato nel 2009 come evento locale, e dal 2010 è stato trasformato in una manifestazione commerciale.

Le proteste animaliste hanno avuto effetto?

In parte. Inizialmente hanno aumentato la visibilità del festival, ma nel tempo hanno contribuito a ridurne la portata.

I cinesi mangiano ancora carne di cane?

La maggior parte no. Un sondaggio del 2025 mostra che oltre l’87% dei residenti di Yulin non consuma carne di cane o gatto.

Cosa ha fatto il governo cinese?

Nel 2020 ha riclassificato il cane come animale da compagnia, escludendolo dalla lista ufficiale del bestiame.

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Fabrizio Leone
Blogger da oltre 15 anni, faccio del mio meglio per diffondere fatti e non fallacie logiche o punti di vista polarizzati e distorti. In Sociologia i media sono definiti "il quarto potere" e a ben donde: le notizie plasmano l'opinione pubblica e molti abusano di questa dinamica.