Cinque menzogne femministe confutate da una femminista

Il mio amico di "penna" Stefano mi ha parlato di una femminista che confuta le favole delle pseudo femministe. Christina Hoff Sommers. Una donna con i contro fiocchi che pubblica su youtube una serie di video dove discute e fa fact checking sulle affermazioni delle finte femministe. In questa occasione voglio parlare (so che molti non riescono a seguire l'inglese parlato) del suo video riguardo i cinque principali miti delle misandriche.

Cinque miti duri a morire

Menzogne ripetute talmente tante volte che sono prese come realtà, come ha purtroppo insegnato il padre della propaganda nazista goebbels. E non importa quante volte le si confuti, queste continueranno ad essere ripetute per mero vantaggio.

Il primo: Le donne sono la metà della popolazione mondiale, lavorano per i due terzi delle ore lavorative mondiali, guadagnando il 10% del reddito mondiale e possedendo solo l'1% delle proprietà del mondo.
Questa frase è citata da molte istituzioni, compresa l'ONU, ma è un'invenzione!
Due università hanno spiegato che questa frase è stata semplicemente inventata da qualcuno all'ONU negli anni '80 (E non è la prima volta che si inventano qualcosa, basti pensare alle fandonie sul impatto della carne sull'ambiente). Non ci sono prove che sia mai stato preciso, e di sicuro non lo è allo stato attuale.
In Africa ad esempio le donne senegalesi possiedono l'11% delle terre, e fino al 54% in Ruanda e Burundi. E stiamo parlando di Africa...


Secondo: Ogni anno fra 100 mila e 300 mila ragazze sono vendute come schiave negli Stati Uniti.
Mito riguardante gli USA ma che le nostre amiche odiatrici di uomini nostrane porteranno anche da noi, insieme allo spauracchio del "maschio bianco privilegiato"...
La fonte di questa balla è un rapporto del 2001 che afferma che i bambini a rischio di sfruttamento sessuale sono fra i 100 ed i 300 mila. Bambini a rischio, non attualmente sfruttati (per fortuna, aggiungerei). E' stato detto chiaro e tondo che i bambini realmente rapiti e venduti come schiavi per la prostituzione sono nell'ordine delle centinaia. Che è qualcosa che fa comunque paura, poveri bambini, ma non sono 300 mila fortunatamente.

Terzo: Negli USA il 22-35% delle donne che visitano il pronto soccorso lo fanno a causa di violenza domestica.
Quale è la fonte di questa buffonata che è stata riportata perfino in dei libri (la grande letteratura misandrica)? Pare che molte misandriche abbiano capito male (e figurati...) uno studio del 1997... cosa diceva in realtà quello studio? Beh la cifra vera è meno della metà del 1%.
'Ste pseudo femministe hanno proprio tanta voglia di gonfiare le cifre eh

Quarto: Nei college una ragazza su cinque viene stuprata
Cavallo di battaglia delle femministe estremiste che le vittimizza oltre ogni immaginazione, dipinge gli uomini come tutti stupratori e la società come "cultura dello stupro".
La realtà è ben diversa, e come al solito le finte femministe non hanno capito un tubo, o meglio, hanno creato ad hoc lo studio che hanno pubblicato.
Dei criminologi hanno infatti notato delle falle critiche in questi dati. Prima di tutto si erano intervistate pochissime persone e il campione era molto ambiguo, e ad essere incluse nella definizione di stupro c'erano cose che con lo stupro non c'entrano nulla come cercare di strappare un bacio o provarci da ubriachi.
Chi difende il dato afferma che altri studi hanno confermato tale "realtà", ma "gli altri studi" presentano le stesse identiche fallacie. Insomma truffatori che danno ragione ad altri truffatori, il top della credibilità.

Secondo dati più accurati e reali, la media è di una ogni quaranta. Ma se gli stupri nei college ci sono e non sono nemmeno pochi (una ogni quaranta ragazze è parecchio alta come media, nonostante abbiano sparato cifre molto più allarmistiche) perché le pseudo femministe devono mentire spudoratamente depauperando quella che è una battaglia sensata?

Quinta: Wage gap
Ah quando adorano il wage gap! La madre di tutte le cretinate misandriche. L'abbiamo già confutata questa storiella, anche ridendo di quelli che cercavano di dimostrarla vera finendo con il confutarla a loro volta. Ma detto da una femminista ha tutto un altro sapore!
Anche lei afferma che quando si fanno ricerche più accurate il cosiddetto wage gap si assottiglia tanto fino quasi a sparire. In termini tecnici si parla di "margine di errore", quindi tecnicamente non esiste nessuna assoluta differenza di alcun tipo.
Mica siamo robot! Come ho già detto, è probabile che negli studi delle misandriche ci siano donne che guadagnano sensibilmente più degli uomini.

La nostra Christina conclude che queste affermazioni minano e rovinano le giuste cause, e dirottano sforzi e finanziamenti dove non servono. Ma è impossibile da spiegare agli estremisti invasati che cercano una scusa per odiare e perseguitare persone solo perché nate maschi.

Il video, per chi capisce l'inglese: